Al quanto inquietante ed allo stesso tempo ridicola, la vicenda accaduta al podista dell’arenautica militare Devis Licciardi, che per scappare ad un controllo antidoping si infila un pene  finto negli slip per illudere i controlli e far fuoriuscire da esso dell’urina pulita. Ma fortunatamente il podista è stato smascherato dagli agenti antidoping, che l’hanno subito bloccato. L’altleta è stato convocato d’urgenza dal CONI che ha aperto un fascicolo.

Anche il nuoto a vissuto una vicenda simile, ma questa volta senza pene.

Vi ricordate la forte irlandese Michelle Smith, che dopo le vittorie di Atltante 1996 fù accusata dall’americana Janet Evans di doping? le accuse non foruno provate in un primo momento, ma la stessa Smith si fregò con le sue mani, proprio durante un controllo antidoping.

Infatti durante gli europei di Vienna, venne pizzicato il marito della Smith nella sala antidoping  a contraffare i flaconi con le urine. I controlli fatti sulle urine verificarono che il marito della Smith, anch’esso squalificato per doping nel 1993, aveva alterato i campioni della moglie con l’alcool. Furono presi nuovi compioni di urine della Smith i quali confermarono l’uso di sostanze dopanti. L’altleta fù squalificata per quattro anni e con quella squalifica concluse la sua carriera.

Forse è ora di smetterla con le squalifiche a tempo, ti sei dopato? ti abbiamo beccato? bene lo sport non lo vedi nemmeno in TV seduto sul divano.

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foto di Licciardi tratta dal messaggero.it

Michelle Smith