Dal Lussemburgo a San Marino. Mentre nel piccolo stato del centro Europa si davano battaglia numerosi numeri uno del nuoto continentale, in Italia si sono visti all’opera tanti azzurri alle prime gare stagionali e di rientro dai collegiali di gennaio.  Il 30 e 31 gennaio, a Serravalle presso la vasca olimpica del “Multieventi” è andato in scena il “3° Gran Prix D’Inverno San Marino – Meeting del Titano” al quale hanno preso parte reduci di Kazan e Netanya quali Rivolta, Sabbioni, Ferraioli e Di Pietro solo per citarne alcuni.

Proprio la Di Pietro, reduce dai duri allenamenti a Tenerife con il collegiale azzurra è stata protagonista di questi tre giorni: la romana allenata da Mirko Nozzolillo si è imposta nei 50 farfalla con il tempo di 26”61, nei 100 in 59”26 e nei 50 stile vinti in 25”41 gara nella quale ha messo la mano davanti a Paola Biagioli (25”69) e alla compagna di squadra Erika Ferraioli (25”81) anche loro reduci dagli allenamenti con il raduno azzurro. Ferraioli che però si prende la distanza doppia, andando a vincere i 100 stile in 55”43 proprio davanti a Silvia Di Pietro (56”20) e alla Biagioli (56”30).

Prosegue la lunga sfida nei misti femminili: come successo anche a dicembre, in occasione dei Campionati Assoluti Open, Luisa Trombetti e Carlotta Toni si dividono equamente le distanze. I 200  li vince ancora la torinese, che tocca in 2’16”94 davanti all’atleta della Rari Nantes Florentia, seconda in 2’17”18. La toscana si è però confermata nei 400, vinti in 4’45”45 proprio davanti alla Trombetti che chiude in 4’48”24. Una rivalità che potrà solamente giovare a entrambe le atlete, spinte a far meglio per cercare uno storico pass per Londra e Rio.

Negli altri stili si mettono in luce Carlotta Zofkova, oro nei 100 dorso in 1’01”54 davanti ad Arianna Barbieri (1’02”85) che vince però i 50 in 29”41. Gara questa che vede  cadere il record italiano Ragazze, per mano di Costanza Cocconelli (classe 2002) brava a migliorare il primato di 28”89 che già le apparteneva portandolo a 28”69. In assenza delle due raniste numero uno in Italia, Carraro e Castiglioni, la scena se la prende Elisa Celli che si impone nei 200 con il tempo di 2’32”56, mentre a farfalla deve faticare più del previsto Alessia Polieri per imporsi nella stessa distanza: l’emiliana vince in 2’14”24 bruciando di poco le atlete del Centro Nuoto Torino Giulia Facchini (2’14”31) e Adele Corapi (2’14”58).

Altra e ultima protagonista al femminile è Erica Musso: in apertura di programma vince una batteria di alto livello nei 200 stile, nuotando in 2’01”89 davanti alla Biagioli (2’02”26) a Giada Galizi (2’02”64) e a Chiara Masini Luccetti (2’02”98) confermando che il posto nella 4×200 olimpica se lo dovranno giocare in tante, con il quartetto vice campione del mondo favorito, ma non di certo confermato. La Musso si regala poi la vittoria anche nei 400 il giorno dopo, chiudendo in 4’14”18.

Tante carne al fuoco anche in campo maschile: apriamo con Simone Sabbioni, che non delude le aspettative dei tanti fan vincendo sia i 50 in 26”13 (davanti a Di Tora con 26”15) che i 100, nuotati in 54”93 davanti a Ciccarese (55”44). Il romano dell’Aniene si aggiudica però i 200 grazie al crono di 2’00”44 davanti all’altro classe 96′ Emanuel Turchi che tocca in 2’00”87, con un Sabbioni clamorosamente fuori dalla finale in 2’10”43.

Vita facile per Matteo Rivolta, primo sia nei 50 farfalla, vinti in 24”28 davanti a Raffaele Tavoletta (24”78) che nei 100, grazie ad un buon 52”60 con il quale ha domato la concorrenza di Francesco Giordano (54”24) e Giacomo Carini (54”65). Il nuovo corso di Matteo sembra continui a portare buoni risultati, nonostante il cammino sia ancora lungo e per vederlo in condizioni migliori dovremo aspettare qualche mese. Se la farfalla veloce è roba sua, nei 200 ci pensa Francesco Pavone a vincere, nuotando in 1’59”31 mentre Carini viene squalificato per falsa partenza. La concorrenza della giovane new entry del team Arena Swim Your Best aiuterà lo stesso Pavone nella caccia a quel primato italiano avvicinato lo scorso anno e che lo consacrerebbe finalmente a livello mondiale?

Un’altra doppietta la mette a segno Flavio Bizzarri, anche lui di ritorno dal collegiale di Tenerife (assieme a  Rivolta e coach Nozzolillo) vincendo i 100 in 1’02”65 e i “suoi” 200 2’15”06 mentre la gara veloce se l’aggiudica Lorenzo Antonelli in 28”74. Antonelli che dopo il pass conquistato un po’ a sorpresa l’anno scorso nei 100 per Kazan deve riprendersi da un Mondiale non esaltante e dal rientro di un agguerrito Fabio Scozzoli, mentre a sorpresa troviamo Marco Orsi cimentarsi proprio nei 50 rana, chiusi al quarto posto in 29”23.

Il “bomber” non sbaglia però nei 50 stile vinti in 22”38 davanti a Federico Bocchia con 22”68 e Lucio Spadaro con 23”00.  Spadaro che si prende però i 100, in 50”79 davanti al giovane talento torinese Alessandro Miressi, secondo in 50”87 ma primo nei 200 (1’51”46) davanti a Federico Turrini, che rinuncia per una volta ai misti vincendo i 400 stile in 3’58”42.

RISULTATI completi Meeting del Titano

E se gli azzurri sono ancora, giustamente, indietro per quanto riguarda le prestazioni cronometriche, chi va più forte di tutti sono i giapponesi. Nel week end erano impegnati nella Tokyo Cup (vasca da 50 m) una ghiotta occasione per rivedere in acqua Kosuke Hagino, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai Mondiali di Kazan. Il nipponico si presenta in forma smagliante, vincendo con miglior crono annuale mondiale 200 misti in 1’57’’73, 400 misti in 4’11’’38 e 400 stile in 3’47’’61. Tempi “mostruosi” considerato il momento della stagione, con la forma massima che di logica dovrebbe arrivare tra sette mesi. E’ dunque probabile che, se continuasse così, il bronzo di Londra non resterà l’unica medaglia olimpica del ventiduenne giapponese.

Ma non solo Hagino è andato forte: anche Daiya Seto non scherza, chiudendo alle spalle del compagno sia i 200 misti (1’57’’95) che i 400 misti (4’12’’98) e vincendo con il miglior annuale mondiale i 200 farfalla, grazie al tempo di 1’55’’33. Interessanti le sfide a rana, con Yasuhiro Koseki che vince i 100 in 1’00’’50 davanti al sempre eterno Kosuke Kitajima (1’00’’61) alla caccia della quarta Olimpiade. I due sono protagonisti anche dei 200, prova in cui ha la meglio il giovane Ippei Watanabe, che vince in 2’09’’40. Da segnalare anche Katsumi Nakamura, primo nei 50 stile in 22’’18 e nei 100 in 48’’93.

In campo femminile scontato il successo di Natsumi Hoshi, primatista nazionale e recente oro Mondiale nei 200 farfalla che si impone proprio in questa prova in 2’06’’76 . Ma la grande protagonista è la quindicenne Rikako Ikee che domina 50 stile in 25’’06, i 100 con 53’’99 (terzo crono mondiale annuale) i 200 in 1’58’’23 e i 100 farfalla in 58’’07. A Rio sarà lei la nuova Franklin/Ledecky del nuoto mondiale???

RISULTATI completi Tokyo Cup