di Alessandro Foglio

Meno di venti giorni e la stagione di nuoto Master 2015/2016 prenderà il via. Sarà un’annata lunga e ricca di impegni, ma soprattutto colma di novità, in particolar modo nel regolamento. Pubblicato ufficialmente la scorsa settimana sul sito della Federazione, si notano subito alcune differenze dalla passata stagione.
La più evidente è il cambio del numero massimo di atleti per le fasce della classifica a squadre nazionale, ma anche alcuni dettagli per quanto riguarda le staffette e le organizzazioni stesse delle manifestazioni. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo parlato con Claudio Tomasi, atleta e responsabile del Settore Master italiano.

Cambiano i numeri nelle fasce per le classifiche di squadra nazionali. Scatteranno ogni 25 atleti. Come mai questa scelta?

Esatto. Innanzitutto perché il mondo master è cambiato e le società hanno aumentato di molto il numero di loro iscritti nel corso degli anni. Sono presenti ancora società con 9/10 tesserati, ma rianalizzando  come sono distribuiti abbiamo deciso di cambiare questi numeri. Quindi le vecchie fasce sono state riformulate con lo scatto ogni 25 atleti: 1-25, 26-50, 51-75, e così via. Sarà un modo anche di stimolare certe squadre che tesserano magari 40 atleti ma ne portano a punti durante l’anno solamente 15.

Un incentivo in questo senso arriva anche dalle novità sulle staffette, quelle estive in particolare. Qui che succede?

Nelle staffette estive, che poi sono quelle dei Campionati Italiani, in primis puoi presentare quante squadre vuoi, ma varrà comunque solo il miglior punteggio. Da quest’anno inoltre per poter portare punteggio ai fini di classifica nazionale chi partecipa alle staffette deve aver almeno un punteggio valido durante l’anno nel Circuito Supermaster. Questo perché ci siamo accorti l’anno scorso di quanta gente si sia tesserata a ridosso dei Campionati Italiani partecipando di fatto solo a essi o alle staffette.

Discorso diverso invece per quelle invernali, saranno valide solo quelle in vasca da 25 svolte nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile, dove non esiste questa limitazione. Come mai?

Ne abbiamo discusso, vedremo come andranno le cose quest’anno e poi si potrà sempre decidere di cambiare. Ma dobbiamo considerare che essendo nel pieno della stagione, un atleta può programmare di gareggiare anche dopo, quindi sarebbe una regola troppo limitativa.

Ricordo inoltre la novità riguardante i primati italiani. Da quest’anno sarà possibile omologare un record se ottenuto in prima frazione anche della mistaffetta. A livello agonistico non è permesso perché le condizioni gara (con uomini e donne che gareggiano insieme) non sono le stesse. Ma noi abbiamo fatto notare come spesso nelle gare master si gareggi in batterie miste e dunque questo discorso varrà anche per le mistaffette.

Cambio di marcia invece per quanto riguarda la gestione di 800 e 1500. Da quest’anno spetterà alle società organizzatrici decidere se si partirà dalla serie più lenta o da quella più veloce.

Questo è un vincolo forte e aveva una ragione ben precisa. Le persone più lente facevano queste gare senza fare riscaldamento, mentre i più veloci, che invece lo facevano, si ritrovavano a scaldarsi ore prima della partenza. Quest’anno lasciamo questa libertà agli organizzatori, ovviamente comunicandolo in locandina. Molto dipenderà da numero di iscritti e dalla struttura della vasca, quindi ci è sembrato giusto esistendo tante realtà diverse lasciare la possibilità di scegliere.

Una parte importante del regolamento è dedicato alle disposizioni organizzative. Colpa di troppe cattive gestioni dello scorso anno?

Parlerei più che altro di una gestione più attenta. Per esempio chiediamo agli organizzatori di valutare al meglio i tempi gara in accordo anche con i giudici e i cronometristi. Bisogna alleggerire certe manifestazioni, non inserendo troppe gare in una sola sessione.

Mentre più rigida è la scelta di fermare l’arrivo di nuove manifestazioni. Perché?

Stavamo crescendo troppo. Troppe manifestazioni, soprattutto al nord Italia, con programmi simili a distanza di poche settimane uno dall’altra. Ovvio che se ho una gara più vicina a casa mia la preferisco a un altra più lontana se mi offre lo stesso programma. Questo ha portato nel corso degli anni a una diminuzione del numero degli iscritti per trofeo, e una conseguenza “morte” naturale della stessa manifestazione.
Il movimento è schizofrenico e reputo molto importante la figura del referente Master di ogni regione. Per gestire al meglio questa situazione poi ci vorrebbe più collaborazione tra le stesse società che organizzano trofei nelle vicinanze sia logistiche che temporali. Un esempio sono il meeting del Flaminio e il Trofeo Roma Master che l’anno scorso si sono disputati una domenica dopo l’altra a Roma ma con programmi completamente diversi ed entrambi hanno avuto ottimi numeri.

La stagione sarà movimentata dai Campionati Europei di Londra a fine maggio. I Campionati Italiani slitteranno più avanti e sempre a Riccione?

A Riccione sarebbe comodo! Già, perché ormai gli Italiani vanno organizzati  in impianti che dispongono di due vasche per le gare e poche piscine in Italia ne dispongono. Inoltre Riccione è ottima dal punto vista di ricezione alberghiera e noi siamo ormai in perfetta sintonia con i gestori della piscina. Visti gli altri “impegni” internazionali probabilmente saranno organizzati a fine giugno.

Insomma, le regole sono chiare. Adesso non ci tocca che entrare in acqua e nuotare!!!

Keep calm and Stay Master

Regolamento completo