Pino Daniele cantava “ogni scarafone è bello a mamma sua”, noto modo di dire per indicare che agli occhi della mamma ogni figlio  è il meglio del meglio  che ci sia. Sempre, nuoto compreso.

E’ proprio questa “convinzione” che ha ferito l’orgoglio e acceso l’ira di una madre quando in una gara svoltasi al Freetime Sporting Club di Monteverde ha visto la propria “cocca di mamma” terminare la gara tra le ultime posizioni.

Racconta Michaela Allegri sul Messaggero che la mamma Ultrà sia andata in escandescenza urlando improperi irripetibili e facendosi anche scappare un “…vi ammazzo” con gli allenatori della figlia,  oltre che organizzatori della gara, colpevoli, a suo giudizio, di non aver allenato bene la figlia di otto anni e di averla messa in cattiva luce facendole fare una brutta figura con quel piazzamento poco decoroso

“Gli ultimi saranno i primi” o “l’importante e’ partecipare”, niente di tutto questo anzi insulti e tentativo di entrare in contatto con i malcapitati allenatori che hanno successivamente denunciato la mamma per ingiurie.

La Mamma-ultrà ha così  dovuto accusare una vera sconfitta perché’ il giudice l’ha condannata a pagare 300 Euro di multa.

Che dire , è vero, che “ogni scarafone è  bello a mamma sua” ma ci auguriamo che almeno questa volta il detto “tale madre tale figlia” non sia valido.

foto tratta da http://forumroma.it