Gregorio Paltrinieri

Gregorio Paltrinieri, oro 1500 stilelibero
Gian Mattia D’Alberto / LaPresse

Cala il sipario su questi Campionati del Mondo di Nuoto in vasca corta di Doha e l’Italia ha il tempo per riaprirlo, concedere il bis e ricevere gli applausi del mondo! L’Italnuoto deve ringraziare Gregorio Paltrinieri, fresco campione del mondo dei 1500 stilelibero per aver regalato a tutti l’alloro mancante! Eh sì, perché fino ad oggi, malgrado un mondiale ampiamente positivo, alla nazionale mancava il gradino più alto del podio ed il nostro alfiere non s’è fatto sfuggire occasione migliore: 14’16″10, record dei Campionati (nonché europeo ed italiano) e “mamma butta la pasta”!

Cerchiamo, malgrado l’emozione, di andare con ordine!

Il mondiale qatariota si dimostra ancora una volta il mondiale delle staffette e delle azzurre: grandissimo quarto posto per la staffetta in rosa, dietro mostri sacri come Olanda (a quello che la FINA considera il record mondiale in 1’34″24, ma in realtà superiore al loro record europeo), USA e Danimarca. Con Silvia Di Pietro che si migliora ancora in prima frazione (24″30), Erika Ferraioli (23.35), Aglaia Pezzato (23.89) e Giada Galizi (24.24) la staffetta realizza il nuovo record italiano in 1’35″78 dando dimostrazione di quanto la squadra sia compatta, concreta e pronta a competere a questi livelli, finora quasi sconosciuti. Ai piedi del podio, ma con un sorriso e molte sicurezze in più!

I 100 stilelibero orfani di azzurri decretano lo stato di grazia del Brasile che vince con César Cielo Filho il primo dei ben tre allori odierni: 45″75 il tempo del brasiliano che supera uno dei protagonisti di questo mondiale, il francese superman Florent Manaudou ed il russo argento dei 200 Danila Izotov (45″81 e 46″09 rispettivamente). Qualche rimpianto per la mancata partecipazione di Marco Orsi, ma i criteri di convocazione erano chiari fin dall’inizio e lo stesso bomber non può certo recriminare (e si consola con un mondiale veramente positivo).

Appena il tempo di salutare il re dei velocisti ed ecco che le bandiere brasiliane si rialzano al vento (dei condizionatori) per la nuova regina del dorso veloce femminile: Etiene Medeiros stampa il nuovo record mondiale in 25″67! Ancora una volta l’aussie Emily Seebohm si deve inchinare e rimanere sul secondo gradino del podio, affiancata da uno dei personaggi del mondiale, quella Katinka Hosszú mai scesa dal podio in una gara individuale (25″83 e 25″96).

Una delle poche gare senza record (del mondo o della manifestazione) i 200 dorso vanno al polacco Radoslaw Kawecki che con una gara tutta all’attacco sopravanza l’americano Ryan Lochte, alla prima delusione della giornata (1’47″38 contro 1’48″20). Terzo gradino del podio per l’australiano Mitchell James Larkin (1’48″35) che con la sua condotta di gara baldanzosa ha sopravanzato il vero deluso della gara, il giapponese Ryosuke Irie.

Giappone che, archiviata la delusione dei 200 dorso, si riprende con gli interessi il palcoscenico mondiale grazie a due ragazzine terribili capaci di salire sui primi due gradini del podio nei 200 rana, lasciando alla regina della specialità Rikke Møller Pedersen (2’17″83) le briciole del bronzo: Kanako Watanabe (2’16″92) e Rie Kaneto (2’17″43) alzano la bandiera giapponese sull’Aquatic Centre di Doha!

Ecco giunta l’ora della seconda, scottante, delusione di giornata per Ryan Lochte solo terzo (51″24) nei suoi 100 misti vinti (primo oro per la sua nazione) dal tedesco Markus Deibler con il nuovo record del mondo in  50″66. Secondo il russo Vladimir Morozov (50″81) a secco di medaglie pesanti, questa sì una sorpresa!

Tutto secondo copione invece nei 100 delfino donne, dove la svedese (ormai non più svedesina) Sarah Sjöström regola tutte con il nuovo record del mondo in 54″61. Incredibile la facilità con cui la bionda Sarah supera le difficoltà (un arrivo ai 25 metri che dir sbagliato è poco) e si riprende la testa della gara, condotta con sicurezza dalla prima all’ultima bracciata. Il dominio nordeuropeo è interrotto solo dalla cinese Ying Lu, seconda in 55″25 che precede la danese Jeanette Ottesen (55″32) e l’olandese Inge Dekker (56″40). Solo sesta la nostra portacolori Ilaria Bianchi che conclude il suo mondiale con 56″67. Certo che nemmeno il suo record italiano (56″13), stabilito in occasione della vittoria iridata di Istambul nel 2012, avrebbe permesso all’azzurra di salire sul podio!

Fabio Scozzoli

Fabio Scozzoli
blogdisport

Ed eccola la terza medaglia d’oro brasiliana di giornata: Felipe França Silva fa suoi i 50 rana con un eccellente 25″63, migliore prestazione mondiale in tessuto. Gara di altissimo spessore quella dei 50 rana che vedono il dominatore degli ultimi europei Adam Peaty ed il campione olimpico dei 100 rana Cameron Van der Burgh salire sul secondo gradino del podio (25″87) appaiati. Discorso a parte merita il nostro Fabio Scozzoli che torna nel modo migliore possibile a vestire i panni di protagonista in una finale mondiale solo un anno dopo il bruttissimo incidente che lo ha costretto a saltare la scorsa stagione quasi per intero: quinta piazza con un eccellente 26″15, la sensazione di un atleta che sta recuperando la condizione e le sicurezze e la certezza di avere un’altra freccia nell’arco azzurro della velocità!

Erika Ferraioli

Erika Ferraioli
La Presse

Nemmeno il tempo di metabolizzare l’emozione per il “Fabione nazionale” che una freccia rosa nostrana si appresta a navigare nelle onde della velocità al femminile: Erika Ferraioli, fresca record-woman dei 50 stilelibero, sale sul blocchetto di una finale stellare al fianco delle regine della specialità Ranomi KromowidjojoBronte Campbell. L’olandese volante non prende nemmeno in considerazione le avversarie e già a metà gara accumula un vantaggio considerevole che conserva ed accresce nella vasca di ritorno: 23″32 il tempo con cui si aggiudica la gara davanti all’australiana (23″62) ed alla tedesca Dorothea Brandt (23″77). E la nostra Erika? Ancora record italiano con 24″09! Forse il piccolo rammarico di non aver abbattuto il muro dei 24″ ma di certo la sicurezza di aver portato, insieme alla compagna di allenamenti Silvia Di Pietro, la velocità italiana al femminile dove le compete: tra i grandi del mondo!

200 delfino uomini che come da copione vanno al sudafricano Chad Le Clos. Certo, copione scritto e rispettato, ma davvero vicino ad essere stravolto. Gara appassionante grazie al giapponese Daiya Seto che fino all’ultima bracciata ha insidiato il primeggiare del campione olimpico in un duello spalla a spalla, pinnata a pinnata: 1’48″61 contro 1’48″92 e sospiro di sollievo per il vincitore della World Cup 2013-2014. Terzo gradino del podio e fortunato primo spettatore per il polacco Pawel Korzeniowski (1’50″21), una delle poche certezze polacche dell’ultimo decennio.

Ed ecco che il sipario si riapre per dar spazio al nostro cavaliere senza macchia e senza paura: Gregorio Paltrinieri, nuovo campione mondiale dei 1500 stilelibero. Gara condotta dall’inizio alla fine, con una sicurezza disarmante. Tempo stratosferico (14’16″10, secondo solo al mondiale di Hackett) che precede di oltre due secondi un rinato Oussama Mellouli (14’18″79) e addirittura 7 l’avversario più temuto alla vigilia, il canadese Ryan Cochrane (14’23″35). Quinto il gemello diverso Gabriele Detti (14’29″94, preceduto dal faringio Pal Joensen 14’26″54). Mondiale un po’ amaro quello di Gabriele – soprattutto dal punto di vista delle medaglie – ma siamo sicuri che il suo cuore guascone non potrà che riprendersi e sfidare nuovamente il compagno di allenamenti nonché super avversario Gregorio. Che dire ancora? Campione mondiale!!!

Ultima gara individuale della manifestazione e per l’Italia cala (quasi) il sipario: Federica Pellegrini mesta quinta classificata, lontanissima da colei che le toglie anche il record mondialeSarah Sjöström disintegra il muro del 1’51 e porta il nuovo limite sulla distanza a 1’50″78, con un ultimo 50 coperto in un incredibile 27″74! Mai realmente in gara Federica, forse stordita dalla partenza a razzo di Katinka Hosszú (26″04 – 54″32 le sue prime due frazioni) e degna rivale della svedese: la magiara conclude il suo mondiale con un argento di primissimo valore ad un solo centesimo dal vecchio record della mafaldina nazionale (1’51″18) precedendo l’olandese vincitrice dei 100 Femke Heemskerk (1’51″69).

Chiudono, come da tradizione, le staffette 4×100 miste al maschile ed al femminile. Tra gli uomini ancora una volta Ryan Lochte deve rinunciare all’alloro: la nazionale a stelle e strisce è preceduta dal Brasile: 3’21″14 per i sudamericani – che con questa affermazione si aggiudicano anche il medagliere con ben 7 ori in cassaforte – 3’21″49 per gli USA. Sale sul podio anche la Francia (3’22″26) che precede Russia e Gran Bretagna nell’ordine per le nazioni europee.

Italia ancora presente nella finale al femminile, vinta dalla Danimarca (348″66) che precede Australia (3’50″31) e Giappone (3’50″50). Settime le nostre portacolori, ma comunque artefici di un ottimo 3’55″15 grazie ad Arianna Barbieri (58.88), Arianna Castiglioni (1:05.60), Ilaria Bianchi (57.65) e Erika Ferraioli (53.02).

 

Ed ora sì, può calare definitivamente il sipario su questi Campionati Mondiali di vasca corta di Doha 2014, non senza lasciarvi un resoconto completo dei podi di giornata ed il medagliere della manifestazione.

 

4×50 sl F

1) Olanda 1’34″24 RM
2) USA 1’34″61
3) Danimarca 1’35″48

100 sl M

1) César Cielo Filho (BRA) 45″75
2) Florent Manaudou (FRA) 45″81
3) Danila Izotov (RUS) 46″09

50 do F

1) Etiene Medeiros (BRA) 25″67 RM
2) Emily Seebohm (AUS) 25″83
3) Katinka Hosszú (HUN) 25″96

200 do M

1) Radoslaw Kawecki (POL) 1’47″38
2) Ryan Lochte (USA) 1’48″20
3) Mitchell James Larkin (AUS) 1’48″35

200 ra F

1) Kanako Watanabe (JPN) 2’16″92
2) Rie Kaneto (JPN) 2’17″43
3) Rikke Møller Pedersen (DEN) 2’17″83

100 mi M

1) Markus Deibler (GER) 50″66 RM
2) Vladimir Morozov (RUS) 50″81
3) Ryan Lochte (USA) 51″24

100 fa F

1) Sarah Sjöström (SWE) 54″61 RM
2) Ying Lu (CHN) 55″25
3) Jeanette Ottesen (DEN) 55″32

50 ra M

1) Felipe França Silva (BRA) 25″63
2) Adam Peaty (GBR) 25″87
2) Cameron Van der Burgh (RSA) 25″87

50 sl F

1) Ranomi Kromowidjojo (NED) 23″32
2) Bronte Campbell (AUS) 23″62
3) Dorothea Brandt (GER) 23″77

200 fa M

1) Chad Le Clos (RSA) 1’48″61
2) Daiya Seto (JPN) 1’48″92
3) Pawel Korzeniowski (POL) 1’50″21

1500 sl M

1) Gregorio Paltrinieri (ITA) 14’16″10
2) Oussama Mellouli (TUN) 14’18″79
3) Ryan Cochrane (CAN) 14’23″35

200 sl F

1) Sarah Sjöström (SWE) 1’50″78 RM
2) Katinka Hosszú (HUN) 1’51″18
3) Femke Heemskerk (NED) 1’51″69

4×100 mi M

1) Brasile 3’21″14
2) USA 3’21″49
3) Francia 3’22″26

4×100 mi F

1) Danimarca 3’48″86
2) Australia 3’50″31
3) Giappone 3’50″50

 

Medagliere

1. BRA 7 1 2 10
2. HUN 6 3 2 11
3. NED 5 1 6 12
4. RSA 4 1 5
5. ESP 4 4
6. JPN  3  3  4 10
7. FRA  3  2 3 8
8. SWE  3 1 4
9. USA  2  9 6 17
10. DEN  2  1 3 6
11. AUS  1  5 4 10
12. RUS  1  4 4 9
13. ITA  1 2 3 6
14. GER  1 1  2 4
15. POL  1 1  1 3
16. JAM  1  1 2
17. LTU  1  1 2

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