Cameron-van-der-Burgh

Cameron-van-der-Burgh

È stata una serata di grande nuoto la quinta e penultima giornata di gare a Glasgow, con finali che hanno tutte regalato emozioni intense, spesso associate a ottimi riscontri cronometrici. A meritare la copertina ancora una volta lo sprint, perché dopo i fantastici tempi stampati da Francesca Halsall nello stile libero e nel dorso, è toccato ai ranisti dare vita a un 50 davvero spettacolare. Al termine di una gara tiratissima il campione mondiale in carica Cameron van der Burgh [foto: thesportseagle.co.za] ha dovuto nuotare il suo miglior tempo in tessuto (26’’76, a soli nove centesimi dal suo record mondiale di Roma 2009) per bruciare al tocco l’inglese Adam Peaty che con 26’’78 ha stabilito il nuovo primato europeo della distanza.

E il Sudafrica ha fatto il bis grazie all’altro suo fuoriclasse, portando a casa anche l’oro nei 100 farfalla, in cui anche Chad Le Clos solo con il miglior crono mondiale dell’anno (51’’29) è riuscito ad aver ragione del giovane Joseph Schooling che ha dato a Singapore uno storico argento (51’’69).
E a proposito di storia … Era da quarant’anni che una nuotatrice gallese non vinceva una gara a questi Giochi: digiuno interrotto da Jazmin Carlin che negli 800 stile libero ha superato con 8’18’’11 (primato personale che la pone al quinto posto nel ranking all-time) la resistenza della neozelandese Lauren Boyle (8’20’’59), con cui si è alternata al comando fino ai 650 metri.
Verrà certo ricordato negli annali della manifestazione anche il 100 stile libero con l’oro e l’argento delle sorelle Campbell: 52’’68 (dopo un passaggio in 25’’01, ben al di sotto del record del mondo) il tempo di Cate, che per poco non cedeva la vittoria a Bronte, capace di nuotare il suo personale con 52’’86, salendo così nella graduatoria di ogni tempo alla sesta posizione (quarta in tessuto). Al bronzo l’altra australiana Emma McKeon (53’’61). E non è stato l’unico podio monopolizzato dagli australiani della serata: lo stesso è accaduto nei 200 dorso con Mitch Larkin primo in 1’55’’83, davanti a Josh Beaver (1’56’’19) e Matson Lawson (1’56’’63).
Indimenticabile resterà anche la finale dei 100 rana per via della condotta di gara della giamaicana Alia Atkinson che dopo una partenza a razzo si è praticamente fermata a venticinque metri dall’arrivo concludendo al terzo posto (1’08’’14), superata dall’inglese Sophie Taylor, al record britannico in 1’06’’35, e dall’australiana Lorna Tonks (1’07’’34). Grande battaglia nell’ultima vasca anche nei 200 farfalla, che hanno visto alla fine prevalere la canadese Audrey Lacroix (2’07’’61) sull’inglese Aimee Willmott (2’08’’07).

Tutti i podi del 28 luglio:

200 dorso M
1) M. Larkin (AUS) 1’55’’83
2) J. Beaver (AUS) 1’56’’19
3) M. Lawson (AUS) 1’56’’63

800 stile libero F
1) J. Carlin (WAL) 8’18’’11 RG
2) L. Boyle (NZL) 8’20’’59
3) B. MacLean (CAN) 8’20’’91

100 rana F
1) S. Taylor (ENG) 1’06’’35 RG/RN
2) L. Tonks (AUS) 1’07’’34
3) A. Atkinson (JAM) 1’08’’14

200 farfalla F
1) A. Lacroix (CAN) 2’07’’61
2) A. Willmott (ENG) 2’08’’07
3) M. Groves (AUS) 2’08’’44

50 rana M
1) C. Van der Burgh (RSA) 26’’76 RG
2) A. Peaty (ENG) 26’’78 RE
3) C. Sprenger (AUS) 27’’46

100 stile libero F
1) C. Campbell (AUS) 52’’68 RG
2) B. Campbell (AUS) 52’’86
3) E. McKeon (AUS) 53’’61

100 farfalla M
1) C. Le Clos (RSA) 51’’29 RG
2) J. Schooling (SIN) 51’’69
3) A. Barrett (ENG) 51’’93

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