di Redazione,

Doping, una macchia che sta sconvolgendo il mondo dello sport intero, e in particolare la Russia che rischia seriamente un’estromissione dai Giochi di Rio

L’avevamo lasciata con il sorriso sulle labbra e la consapevolezza di essere in un grande stato di forma: dopo i tempi nuotati a Orlando iniziavamo a pregustarci l’ennesima sfida testa a testa con l’avversaria degli ultimi anni, il giovane talento lituano Ruta Meilutyte. Ma per Julija Efimova potrebbero essere le ultime gioie delle carriera in vasca.

La campionessa mondiale in carica dei 100 rana pare infatti essere stata nuovamente trovata positiva a un controllo antidoping, rischiando così di dover dire addio alla propria carriera. Sì, perchè la russa aveva già scontato una squalifica di 16 mesi nel 2014, tornando alle gare circa un anno fa, giusto in tempo per qualificarsi per Kazan.

Sarebbe il meldonium – nome ormai alla ribalta delle cronache di molti sport, almeno in questi primi mesi del 2016 – la sostanza proibita trovata nel sangue della Efimova: o almeno così riportano tutte le testate giornalistiche mondiali, mentre il primo a lanciare la notizia è stato il sito russo Sport Express (http://www.sport-express.ru/ ). A dare conferma di questa situazione anche altri siti web russi che si occupano di nuoto, ma al momento né WADA (l’agenzia mondiale antidoping) né FINA hanno ancora rilasciato un comunicato ufficiale.

Potrebbe scoppiare tutto come una bolla di sapone, ma conoscendo i precedenti, non tanto della Efimova quanto quelli del mondo dello sport russo, non ci stupiremmo più di tanto se la notizia fosse vera. La quattro volte campionessa mondiale è stata controllata lontano dalle gare e il meldonium è la stessa identica sostanza trovata a gennaio di quest’anno a Melbourne, durante gli Australian Open di tennis, nelle analisi di Maria Sharapova, ultima celebre sportiva finita nel ciclone del doping.

Ma cos’è il meldonium? Si tratta di un farmaco creato per curare gravi problemi circolatori come l’arresto cardiaco, poichè favorisce la circolazione del sangue e in soggetti sani aumenta la resistenza alla fatica e diminuisce i livelli di acido lattico e urea. Questo farmaco è prodotto in Lettonia ed è popolare proprio nei paesi dell’Est, tant’è che veniva somministrato alle truppe russe in Afghanistan negli anni Ottanta del XX secolo per sentire meno la fatica.

(QUI una spiegazione più dettagliata da: Wired.it http://www.wired.it/scienza/medicina/2016/03/08/meldonium-sostanza-maria-sharapova/ ).

Già da un anno la WADA lo teneva sotto controllo per i suoi effetti sul corpo umano, e dal primo gennaio 2016 è stato inserito ufficialmente tra le sostanze vietate, sebbene agli atleti l’aggiornamento fosse stato notificato nel settembre 2015 tramite email e nelle settimane successive ne avessero parlato anche alcune autorevoli testate generaliste internazionali , tra cui (per citarne solo alcuni) USAToday e The Guardian, oltre a siti web di settore tra cui, per esempio, SwimSwam.com: (https://swimswam.com/blood-flow-drug-meldonium-added-to-wadas-banned-substances-list/ ).

Errore? Ennesima sbadatezza? O volontà? C’è da dire che in Russia sono più di 100 i casi di sportivi trovati positivi al meldonium, dato che in parte “scarica” gli atleti, affossando molte responsabilità anche alle varie Federazioni. Lo stesso Vladimir Putin nella giornata di ieri aveva accusato le stesse Federazioni Russe di non aver avvertito atleti, allenatori e società in tempo sul passaggio del meldonium a farmaco proibito.

(QUI la lista delle sostanze proibita dalla WADA: https://wada-main-prod.s3.amazonaws.com/resources/files/wada-2016-prohibited-list-en.pdf ).

Se davvero questa notizia fosse confermata, dovremmo probabilmente dire addio a Juljia Efimova, che difficilmente potrà tornare a gareggiare, dato che per lei sarebbe la seconda squalifica, dopo che la prima volta fu fermata a causa dell’assunzione dello steroide 7-cheto-DHEA e sospesa, come abbiamo già ricordato, per 16 mesi.

Al momento, però, la notizia è stata ripresa anche da autorevoli agenzie stampa come Reuters, e la fondatezza della notizia sarebbe stata verificata: pochi minuti fa, sul sito web della Federazione russa (http://www.russwimming.ru/node/14050) è stato tra l’altro annunciato, in un breve comunicato stampa, che la Efimova sarebbe stata sospesa temporaneamente “in relazione a una possibile violazione delle regole antidoping“.

Intanto sui social non si risparmiano i commenti, specie da chi della lotta al doping ha fatto un marchio da portare avanti, come Filippo Magnini, che su Twitter non le manda a dire alla russa: “ Che schifo che schifo che schifo! #STOP @IAMDOPINGFREE facciamo ancora finta di niente?”. Ancora più diretti Claudio Rossetto: “ Di nuovo positiva la Efimova….ma sto covo di dopatacci sulla West Coast lo vogliono chiudere o no?” e Luca Dotto: “Basta qualcuno glielo dia un calcio in culo a sta dopata di merda!! Ancora che ha il coraggio di farsi vedere in giro”. (QUI i Twitt degli azzurri https://twitter.com/FiloMagnini ).

Insomma, prima di giudicare attendiamo notizie dagli organi ufficiali, ma data la piega che sta prendendo la situazione in Russia, le possibilità che questa notizia sia smentita sono davvero basse.