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La sacra fiamma Olimpica si è accesa questa mattina intorno alle undici e mezza italiane a Olimpia, la capitale dei Giochi, per iniziare il suo cammino che la porterà fino a Sochi, in Russia, per l’inizio dei XXII Giochi Olimpici Invernali. Seguendo la cerimonia classica, la sacerdotessa, attrice greca Ino Menegaki, ha in un primo momento infuocato la fiaccola olimpica, per poi successivamente accendere una seconda fiaccola, quella ufficiale dei Giochi di Sochi che ha la forma di una piuma di  un uccello di fuoco, celebre nelle fiabe russe. E’ stato un giovane sciatore greco, Ioannis Antoniou, il primo tedoforo di questo lungo percorso che vedrà la fiaccola Olimpica correre, a partire dal 7 ottobre, per tutta la Russia e per più di quattro mesi, passando di mano in mano a più di 14.000 tedofori e percorrendo circa 69.000 kilometri. Un percorso che terminerà solo il sette febbraio, giorno di inaugurazione dei Giochi russi, che mancano al più grande stato al mondo dai Giochi estivi di Mosca 1980. Un evento grandioso per una città che da pochi giorni si è vista anche assegnata, anche se manca ancora la certezza ufficiale, un gran premio di Formula 1. Il primo tedoforo russo sarà Alex Ovechkin, campione di hochey e capitano dei Washington Capitals che sarà anche uno dei protagonisti per la conquista di una medaglia a Sochi. La fiaccola viaggerà anche nello spazio, il 7 novembre sarà sulla Stazione Spaziale Internazionale, per poi tornare sulla Terra due giorni dopo. Nella speranza che la fiamma non si spenga, come già avvenuto in passato, il viaggio è cominciato e vedrà impegnati sportivi di tutta la Russia e molte celebrità cercare di portare sana e salva la fiaccola fino all’inaugurazione dei Giochi, dove scopriremo anche chi saranno gli ultimi tedofori. Il mondo del nuoto ha già collaborato quando alla presentazione della fiaccola olimpica di Sochi era presente la due volte campionessa Paralimpica Olesya VladyKina.

 Alessando Foglio