Cosa ha reso la International Swimming League così interessante e diversa dal solito?
Molte cose, alcune delle quali approfondiremo nelle prossime settimane.
Ma una cosa è certa: ha unito intorno al nuoto appassionati da ogni parte del mondo come pochi altri eventi (forse nessuno) avevano fatto in passato.
Abbiamo avuto la possibilità di parlarne nel primo Global Swimming Forum sula ISL, organizzato dagli amici di “The Social Kick Podcast” con i quali abbiamo condiviso la passione per questo evento durante le ultime sei settimane.
Gli invitati alla chiacchierata, alcune delle eccellenze mondiali nel parlare di nuoto, non hanno bisogno di presentazioni:
Brett Hawke, ex nazionale australiano di nuoto, coach e presentatore del famoso podcast “INSIDE w/ Brett Hawke”
Sergio Lopez Miro, medaglia di bronzo alle olimpiadi di Seoul 1988 ed attuale head coach della Virginia Tech University
Coleman Hodges, Production Manager di SwimSwam USA
Andy Ross, giornalista di Swimming World Magazine
Daniel, presentatore del podcast messicano “Lane4 Podcast”
Sonny Trigg, meglio conosciuto come TheSwimSuit Guy
Luke Paddington, John Mullen e Brian Lundquist (ex nazionale USA e campione del mondo) di Social Kick.
Questi i punti salienti del panel:
- Reazioni a caldo sulla finale e più in generale sulla ISL 2020.
Spettacolo, emozioni, grandi gare. Una delle cose più belle che siano accadute al nuoto.
Cali Condors squadra migliore, avrebbero vinto anche senza la jackpot rule. - Personaggi della ISL.
Non solo Dressel e i soliti noti, ma anche la possibilità di vedere molti americani che potremmo anche non vedere alle Olimpiadi. - Draft rule.
Partendo proprio da una nostra considerazione, è pensiero comune che sia necessaria una regola in stile draft, che permetta alle squadre meno competitive di poter mettere per prime sotto contratto i free agent migliori in modo da equilibrare la competizione.
- Vendibilità del prodotto.
Su una base che è comunque ottima, ci sono diverse cose che possono essere migliorate. Mostrare i tempi, ad esempio, aiuterebbe la comprensione del prodotto, così come diminuire il numero di gare (magari le staffette) per aumentare lo storytelling, l’analisi in studio o le interviste ai protagonisti. - Sostenibilità del prodotto ISL.
Le preoccupazioni sul futuro della lega, riguardanti soprattutto i debiti contratti dalla proprietà nella scorsa ed in questa stagione, sono ormai note e condivise. - Perché la vasca corta.
Anche se è pensiero comune che il nuoto vero sia in vasca da 50, la vasca corta presenta dei lati positivi e opportunamente sfruttati dalla ISL. È molto televisiva, si può coprire con un’unica inquadratura e ha dato la possibilità alla regia di giocare con immagini e luci. Le gare sono più veloci, gli atleti si stancano di meno perché è (in generale) meno faticosa e si possono incastrare molti più eventi in meno tempo.
I record sono, per quanto possibile, meno complicati da battere, anche solo per il fatto che tutti gli americani non gareggiano mai in vasca da 25 se non ai mondiali (quando li fanno).
La registrazione del Global Swimming Forum – ISL Season 2 Breakdown disponibile su YouTube