Oggi inauguriamo una nuova rubrica che ci accompagnerà – speriamo – verso le prossime Olimpiadi di Tokyo2020one.
Vi racconteremo, con numeri, grafiche e aneddoti la storia degli azzurri del nuoto alle Olimpiadi.
In questo primo appuntamento scopriremo il Medagliere azzurro, quali nuotatori hanno l’onore di farne parte e qualche curiosità.
Il sogno di qualsiasi atleta che partecipa ad un’Olimpiade è vincere la medaglia d’oro ed è quindi impossibile parlare di Olimpiadi senza menzionare il Medagliere.
Nonostante esistano diverse accezioni, il Medagliere classico, quello in cui un oro vale più di qualsiasi altra cosa, è indubbiamente il più importante, quello universalmente riconosciuto come fotografia del valore di una nazione e dei suoi atleti.
Il club dei medagliati alle Olimpiadi è quanto di più elitario ci sia nel mondo del nuoto in Italia.
Ne appartengono solo 16 atleti – 3 donne e 13 uomini – tutti nelle edizioni dei Giochi successive a Monaco 1972, quando Novella Calligaris entrò nella storia come prima italiana capace di salire su un podio a cinque cerchi.

Il più vincente?
Domenico Fioravanti, che con i suoi due ori a Sydney 2000 è stato anche il primo azzurro a diventare campione olimpico nel nuoto.
Il più medagliato?
Massimiliano Rosolino, che è anche l’unico ad avere una medaglia per ogni colore.
Il primo ad andare a podio in due edizioni diverse?
Stefano Battistelli, che grazie al bronzo ottenuto a Seoul ’88 (400 misti) è stato anche il primo uomo a podio.
La prima donna a vincere?
Federica Pellegrini, unico oro femminile (200 stile a Pechino 2008).
Le staffette da podio?
Solo una, la 4x200 di Atene 2004, che in finale schierava il quartetto Brembilla, Rosolino, Cercato, Magnini (con Cappellazzo e Pellicciari in batteria).