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Domani scattano le gare. Era da tempo (diciamo dal 1986) che i CWG Games non facevano concorrenza al Mondiale come quest'anno. Per britannici, australiani e canadesi è la manifestazione principale della stagione. Si parte col botto ovvero con il tentativo della Titmus di togliere il record dei 200 sl alla Pellegrini. Torna Scott, che risulta iscritto anche ai misti.
Puoi aggiungere i sudafricani (lo stesso Sates, pur partecipando ai Mondiali, ha detto che la manifestazione principale della stagione erano i Commonwealth Games).
Sì, c'è molta attesa per i 200 stile libero femminili, visto che la Titmus, in quella che doveva essere una stagione "low-profile" dopo le Olimpiadi di Tokyo, ha migliorato il WR dei 400 sl ai campionati Australiani di aprile e, anche nei 200 sl, si è confermata su livelli da 1.53 basso, mai visti in passato con la regolarità mostrata dall'australiana nelle ultime due stagioni.
E la Titmus, pochi giorni fa, ha dichiarato che l'avvicinamento a questi CW è andato piuttosto bene.
3 anni fa si mise in luce un quattordicenne rumeno di cui forse avrete sentito parlare david popovici . Vedremo se ci sarà qualcuno che potrà avvicinare le sue prestazioni
Già, come ho avuto modo di scrivere fin troppo spesso, quella finale dei 100 stile libero di Baku fu un'illuminazione.
A parte il fenomeno Popovici, quegli Eyof 2019 furono di altissimo livello, con primati della manifestazione stabiliti quasi in ogni gara.
Ricordo alcuni dei protagonisti: Grgic (che di lì ad un mese divenne doppio campione mondiale juniores), Borodin e Kos, la Chikunova etc
Era prevedibile che, per tanti fattori (a partire dal Covid che ha condizionato le stagioni 2020 e 2021, impedendo il previsto svolgimento degli Eyof nel luglio 2021, per passare all'esclusione della Russia) questi Eyof sarebbero stati di livello tecnico inferiore, e così è (e in maniera molto netta).
E' altresì quasi certo che la rappresentativa italiana (anche senza Galossi) risulterà, alla fine, la nazione più medagliata e questo dimostra, oltre alla consistenza del movimento, anche come siano state eccessivamente pessimistiche certe lamentele lette su nuoto.com nei mesi delle chiusure, in particolare nel 2020, come se l'Italia fosse la nazione messa peggio in Europa.
Devo dire che i ragazzi e le ragazze italiane spiccano, in genere, per come siano tecnicamente bene impostati e come sappiano affrontare con maturità le gare.
Ad esempio, Ragaini continua a progredire e, proprio nei 200 delfino, si è dovuto scontrare con quello che mi è parso il talento più interessante visto finora, il 15enne ucraino Mykola Kotenko, fisico da bimbetto ma ottima tecnica per i 200 delfino.
Piuttosto deludente Nicholas Castella, involuto sia da un punto di vista cronometrico che tecnico (sia in semifinale che in finale dei 100 stile libero si è trovato a nuotare schiacciato contro la corsia) rispetto ai Campionati danesi di alcuni mesi fa.
Ciò detto, è importante che questa manifestazione si sia tornata a fare per quel valore ludico e partecipativo dello sport che resta preminente (che assurdità però la regola di uno per nazione..)
sportsnuoto ha scritto:Se ho letto bene Ceccon è iscritto solo ai 50 farfalla (e ci sta) e soprattutto ai 200 stile libero!! Speriamo di non vedere la sua solita gara in distanze per lui così lunghe in cui illude per due vasche e mezzo per poi tirare il freno a mano
Ceccon è passato più veloce di Popovici al mondiale, è chiaro che non poteva tenere. Ceccon ha privilegiato la velocità negli ultimi due anni, ma può essere competitivo fino ai 200. Naturalmente bisogna vedere se il gioco vale la candela.
E' stata davvero impressionante la apparente facilità con cui Ceccon è passato ai 50 m in 23.38 (Popovici, che passa molto veloce ai 50m, ha virato in 23.77 nella finale dei recenti Mondiali, dove era tra l'altro stimolato dalla partenza lanciata di Dean).
Oggi nel tuffo Ceccon ha preso un metro a chiunque e poi ha allungato a vista d'occhio come faceva nelle gare giovanili in vasca da 25 metri (non so se ricordate quel Criteria in cui - dopo avere acquisito un grande vantaggio - si fece quasi riprendere per poi riallungare, tra qualche contestazione degli spettatori che lo consideravano un atteggiamento irridente).
E' evidente - come ha confermato lui stesso nel post-gara - che non ha mai preparato sul serio i 200 m e la sua grandissima velocità lo induce a realizzare passaggi del tutto squilibrati (23.38-26.49-28.34-30.74).
D'altra parte continua ad acquisire potenza per le distanze fino ai 100m: incrociando il recentissimo 51.38 nei 100 delfino (gara che non gli veniva "naturale") con il passaggio di oggi a metà gara (49.87 senza usare troppo le gambe), si può pronosticare un 100 stile libero da 47.5; peccato che non lo vedremo in questa gara individuale agli Europei di Roma.
buongiorno a tutti e ben ritrovati
domanda...che fine ha fatto Grgic?
E' probabile che non si sia completamente ristabilito dai gravi problemi al tendine della spalla (poi operato) che gli hanno impedito di partecipare a qualsiasi manifestazione internazionale dopo i Mondiali Junior di Budapest 2019 in cui - a 16 anni - vinse, a suon di WJR, sia gli 800 che i 1500 stile libero.
Ciao, sono riuscito a vedere alcune gare di oggi e poi ho pensato di leggere rapidamente il resoconto della prima giornata su nuoto.com.
Lettura foriera delle consuete soddisfazioni.., come potrà constatare chi avrà la pazienza di arrivare fino ai 1500 stile libero femminili https://www.nuoto.com/2022/07/19/assolu … re-butini/; gara non eccezionale secondo le parole della Quadarella: peccato che le venga attribuito un 15.40.59 che è di 3 decimi migliore del suo RI, e alla Caramignoli un 15.46.00.
Non c'è niente da fare: ci vuole classe a scrivere certe cose.
nuotofan ha scritto:Ero quasi certo della vittoria italiana nella 4x200 stile libero, e le prime due frazioni (ottimo Ragaini, che mi pare evidente abbia molti margini di crescita, mentre ha nuotato addirittura oltre le aspettative Filippo Bertoni) hanno chiuso la gara in anticipo.
Con avversari più vicini e cambi un po' più tirati si poteva puntare anche al record dei Campionati della Russia, stabilito nella famosa edizione di Netanya 2017, ma ormai mi è ben chiaro che i record giovanili contano relativamente: quello che importa è avere una prospettiva di crescita a livello assoluto, e non c'è dubbio che in questo caso ci sia.Insomma si può dire che abbiamo una nuova staffetta dei sogni da seguire in ottica LA 2028
Beh, di questi tempi è quasi una necessità rifugiarsi nei sogni..,
Sì, i quattro ragazzi del 2006 (oltre a Galossi, Bertoni e Ragaini, c'è anche Potenza che ha nuotato le batterie) hanno senz'altro buone prospettive di crescita.
Poi, certo, è evidente come abbiano ancora molto da progredire per diventare protagonisti in staffetta a livello assoluto, e quindi aggiungo che le possibilità che questa 4x200 stile libero si affermi anche a livello senior sono inferiori rispetto alla ormai famosissima 4x100 mista dell'EuroJunior 2017.
Allora faceva impressione il front-half costituito da Ceccon, il cui talento nel dorso già risaltava, che nuotò un eccellente 54.7 per lanciare quella staffetta, e da Martinenghi che era nettamente lo junior più forte al mondo a rana (nuotava 59" bassissimo al via e frazioni lanciate sotto i 59").
Poi, a delfino c'era un Burdisso comunque in grande progresso e con doti agonistiche evidentissime (anche se alcuni del forum avevano dubbi sulle sue possibilità di affermarsi a livello assoluto) e a stile libero Nardini (autore di frazioni lanciate da 48" alto).
Quel front-half è diventato il più forte al mondo anche a livello assoluto e, sinceramente, i prodromi si vedevano già allora.
Il livello della finale della 4x200 sl agli Eurojunior di Otopeni appena conclusi è stato oggettivamente più basso rispetto a quella staffetta mista di 5 anni fa di Netanya che aveva contrapposto l'Italia alla Russia di Kolesnikov, Somov, Kuimov e Girev.
Detto questo, è evidente che Galossi è ben più di una promessa (come il Martinenghi di allora), Bertoni (sarà per il fisico) può essere assimilato a Burdisso, mentre Ragaini merita di essere atteso con fiducia, ma sarebbe davvero troppo impegnativo paragonarlo adesso a Ceccon.
Vedremo; l'importante è far crescere con calma questi ragazzi e avere delle belle speranze per il futuro.
Ringrazio Vale per i suoi soliti ottimi resoconti (ma non dobbiamo dare per scontato le cose buone, soprattutto in questi tempi) che, ad esempio, hanno messo in evidenza l'ottimo EuroJunior disputato dalla 2006 Sara Curtis, che ha finito in crescendo (e non è frequente, anche considerando atlete più esperte di lei a livello internazionale) ed ha già dimostrato indubbie qualità velocistiche a stile libero e dorso con una struttura fisica (decisamente longilinea) che pare molto propizia per ulteriori progressi.
a proposito di ex giovani fenomeni, ma Grgic? non conosco bene la sua storia e mi sembra che gareggi sporadicamente su distanze più brevi con risultati poco incoraggianti. Che gli é successo? dopo i mondiali junior del 2019 é sparito completamente!
La gestione di Grgic da parte della Federazione Croata resta un mistero.
Grgic fu uno degli indiscussi protagonisti dei Mondiali Juniores di Budapest che si tennero dal 20 al 25 agosto 2019. Dominò 800 sl (7.45.92) e 1500 sl (14.46.09) nonostante gareggiasse con atleti di due anni più grandi.
Oltre al valore di quei crono, nuotati a 16 anni e 7 mesi di età, mi fece impressione la sua sicurezza nell'affrontare le gare. E poi aveva margini di progresso nettissimi: solo migliorando di alcuni decimi la fase di virata sarebbe stato, già allora, competitivo con i migliori al mondo.
Insomma, pareva lanciato verso l'Olimpiade 2020 ed invece - anche dopo lo spostamento di un anno dell'evento olimpico - non si ebbero più notizie di lui fino ai Campionati Europei del maggio 2021.
Lì era iscritto ai 400 stile libero del primo giorno ma non si presentò, e la Federazione croata disse che si trattava di un problema di poco conto.
Dopo qualche settimana saltò fuori che Grgic soffriva - da tempo - di persistenti dolori alla spalla e gli esami a cui si era sottoposto avevano verificato la rottura del tendine (senza parole..; hai un talento del genere e non lo tuteli per prevenire una situazione del genere..) per cui, ovviamente, Grgic doveva dire addio alle Olimpiadi, ma dichiarava che ci avrebbe riprovato a Parigi 2024.
In realtà le sue apparizioni ai meeting sono rimaste sporadiche e temo che i problemi alla spalla non siano mai stati del tutto risolti, e gli impediscano di svolgere i volumi di allenamento che servono per le distanze del mezzofondo su cui - ripeto - era un prospetto impressionante.
Basterebbe un'intervista per saperne di più..
Ero quasi certo della vittoria italiana nella 4x200 stile libero, e le prime due frazioni (ottimo Ragaini, che mi pare evidente abbia molti margini di crescita, mentre ha nuotato addirittura oltre le aspettative Filippo Bertoni) hanno chiuso la gara in anticipo.
Con avversari più vicini e cambi un po' più tirati si poteva puntare anche al record dei Campionati della Russia, stabilito nella famosa edizione di Netanya 2017, ma ormai mi è ben chiaro che i record giovanili contano relativamente: quello che importa è avere una prospettiva di crescita a livello assoluto, e non c'è dubbio che in questo caso ci sia.
Prova di forza di Galossi nelle batterie degli 800 stile libero, che consolida il suo status di netto favorito (dopo la batteria dei 1500 sl avevo ipotizzato un duello con Krzysztof Chmielewsky, che però in finale, dopo una partenza veloce, ha mostrato evidenti segnali di fatica ).
Peccato davvero per il programma delle gare che, domani pomeriggio, prevede la finale degli 800 stile poco più di 20 minuti prima della finale della 4x200 stile libero.
Non capisco perché non si sia pensato alla logica eventualità (frequentissima a livello giovanile) che diversi protagonisti degli 800 stile lo siano anche della 4x200 sl, nelle loro squadre nazionali; bastava porre la finale degli 800 sl all'inizio del programma, invece che verso la fine.
Un 2007 che nuota già 15'15" non è un po' troppo eccessivo? Per carità, magari sarà un fenomeno, ma a volte ho la sensazione che in alcuni contesti i ragazzini vengano troppo spremuti. Greg alla sua età nuotava in 16 minuti.
Concordo, ed aggiungo che Albayrak e Tuncelli si erano già presentati a questi EuroJuniors con PB di grande livello.
E' evidente come il mezzofondo turco, ormai da diverse stagioni, presenti giovanissimi e giovanissime che nuotano grandi crono, ma poi molti/e di loro faticano a migliorare.
Va detto che la cosa non riguarda solo il nuoto turco, perché abbiamo visto grandi speranze come Keselj e Pignatiello dare il meglio di sé nella categoria juniores (addirittura la Pignatiello ha già abbandonato il nuoto agonistico).
E' un discorso che resta attualissimo, quello di non esagerare con i carichi di lavoro troppo presto. Da questo punto di vista fanno bene coloro che non danno troppa importanza ai risultati giovanili, condizionati sia da una precoce (o meno) crescita biologica, che dai volumi di allenamento che il coach ti ha spinto a fare.
Poi, certo, c'è chi noterà anche come uno come Paltrinieri, a quasi 28 anni e dopo migliaia di chilometri percorsi in allenamento, trova ancora gli stimoli per migliorarsi, e gareggia sia in piscina che nelle acque libere.
nuotofan ha scritto:Al pomeriggio aveva prima la finale dei 200 stile libero, che ha affrontato usando pochissimo le gambe e nuotando un 1.45.45 di pura galleggiabilità e ampiezza di bracciata (e che spaventa pensando a che cosa potrebbe fare in futuro nei 400 stile libero, aumentando la sua endurance, anche solo con un allenamento che accompagni la naturale crescita biologica).
Sul podio sembra Galossi il velocista e Popovici il mezzofondista, invece è l'inverso. Popovici ha in testa un'idea un po' folle: vuole dominare anche sui 50 sl, non so se sia interessato ai 400.
Hai perfettamente ragione nel valutare le strutture fisiche di Popovici e Galossi, e nel ritenere che come terza gara individuale Popovici sia senz'altro più stimolato dai 50 stile libero che dai 400 stile libero, gara che implica volumi di lavoro che, probabilmente, lo annoiano (sono i privilegi dell'essere un talento unico).
E' sicuro, invece, che il suo coach Adrian Radulescu abbia capito che Popovici avrebbe potenzialità enormi sui 400 stile, e lo ha dimostrato ieri nuotando un 1.45.4 nei 200 stile libero preservando le gambe (quindi senza ricercare la prestazione massima).
Nei 50 stile libero è evidente che - con la crescita e l'allenamento - acquisterà velocità, ma si dovrà sempre scontrare con specialisti molto più esplosivi di lui.
Vedremo che scelte farà Popovici nei prossimi anni.
Galossi ritocca di un paio di centesimi il personale. Popovici è troppo veloce nelle prime vasche e il nostro non riesce a prenderne la scia (2,5 secondi di scarto a metà gara). Comunque tocca d'argento davanti a Whittle (in preparazione per i CWG). In finale erano tutti 2004 tranne Galossi, di due anni più giovane e già questo è piuttosto significativo. Nel frattempo continua lo show di Popovici che non si risparmia nelle staffetta (47"3) al lancio della mista a stile libero, dove Masiuk conferma le ottime impressioni di ieri sul lanciato (oggi 48"3 al via).
Oggi pomeriggio Popovici mi ha impressionato ancora di più rispetto al solito.
In mattinata (48.6 lanciando la 4x100 mixed a stile libero) era parso cominciare a risentire di un certo calo di condizione.
Al pomeriggio aveva prima la finale dei 200 stile libero, che ha affrontato usando pochissimo le gambe e nuotando un 1.45.45 di pura galleggiabilità e ampiezza di bracciata (e che spaventa pensando a che cosa potrebbe fare in futuro nei 400 stile libero, aumentando la sua endurance, anche solo con un allenamento che accompagni la naturale crescita biologica), e poi la finale della 4x100 mixed a stile libero, dove - dopo la solita partenza assai poco esplosiva (Masiuk gli ha dato mezzo metro) - ha nuotato un 47.34 che parla da solo.
Popovici era in corsia 7 e Masiuk in 8, e non c'è dubbio che la vicinanza di corsia abbia agevolato Masiuk (secondo lo schema visto più volte, da Lezak 2008 a Scott 2019), che peraltro si conferma in evidente progresso anche a stile libero.
Atleta solidissimo il giovane polacco (nato nel dicembre 2004), e buoni progressi anche dal connazionale Krzysztof Chmielewski, per la disinvoltura con cui ha gestito la batteria dei 1500 stile libero in mattinata e la finale dei 200 delfino al pomeriggio.
Potrebbe essere molto interessante la finale degli 800 stile libero, con duello per l'oro tra Chmielewski e Galossi.
Gli inglesi sono concentrati sui CG, gli ungheresi hanno avuto il mondiali in casa, russi e bielorussi non ci sono, Marchand non c'è ... Popovici? Arriva in un punto della stagione dove generalmente gli atleti sono già in vacanza....
la mia sensazione è che sarà una specie di Settecolli potenziato, tutti gli italiani e a macchia di leopardo qualcuno random delle altre nazioni.
A mio parere una manifestazione inutile, una volta deciso di recuperare il mondiale bisognava annullare l'Europeo. Del resto la scarsa importanza dell'Europeo deriva proprio dall'aver fatto gli Europei anche negli anni Olimpici, li avessero fatti ogni 4 anni negli anni in cui non c'erano manifestazioni mondiali avrebbero mantenuto un significato.
Comprendo perfettamente il tuo punto di vista, e anch'io preferirei un calendario meno inflazionato di eventi.
D'altra parte capisco di essere in netta minoranza perché la tendenza dello sport-business é di aumentare il numero di manifestazioni e di gare nelle singole manifestazioni.
E quindi cerco di cogliere gli spunti più significativi di ogni evento, nella consapevolezza che l'appuntamento davvero importante restano le Olimpiadi, che si disputano ogni 4 anni.
Trovo sempre interessante seguire le manifestazioni giovanili (Europei e Mondiali Juniores, ma anche Eyof) e, a questo proposito, faccio notare che Popovici sarà sicuramente presente anche ai Campionati Europei "di casa" dal 5 al 10 luglio (con impegni anche in staffetta). Il suo allenatore ha fatto un accenno anche ai Mondiali Juniores che si disputeranno a Lima a partire da fine agosto.
Sarà quindi molto complicato per lui trovare un altro picco di forma tale da permettergli addirittura di insidiare il record mondiale dei 100 stile libero agli Europei di Roma.
Alcuni personali motivi di interesse per gli Europei di Roma (oltre al prevedibile bottino di medaglie italiano, da record):
1) Vedere come si comporterà Lukas Maertens (che hai Mondiali ha nuotato molto, riuscendo a chiudere comunque con un buon 1500 sl, sui livelli del suo PB) e, in generale, il nuoto tedesco, che ha dato segnali di crescita ad inizio stagione, da confermare nel più abbordabile panorama continentale.
2) Tra Europei giovanili ed Europei assoluti, verificare il rendimento della emergente compagine turca, praticamente assente ai Mondiali di Budapest, oltre alle performance di qualche talento sparso (ad esempio il 2004 portoghese Matos Ribeiro)
3) Peaty a Roma ci sarà, per un confronto con Martinenghi comunque interessante. Penso che partecipi anche Duncan Scott che - come Peaty - ha dovuto saltare i Mondiali.
4) Anche la Francia si sta riorganizzando e, nonostante l'assenza del suo numero 1 (nonché miglior nuotatore dei Mondiali) Leon Marchand, cercherà di cementare un gruppo che ha come obiettivo Parigi 2024.
Prima che puntare al WR, penso che Popovici farà bene a guardarsi dal solidissimo Grousset (e, magari, da un ritrovato Miressi) nella finale dei 100 stile libero.
5) Vedere i progressi di alcuni talenti europei (oltre a quelli citati, ad esempio l'ottimo Ksawery Masiuk) e se si muove qualcosa in alcuni settori, tipo il mezzofondo femminile, in cui molte promesse giovanili (Ajna Keselj, ad esempio) paiono arenate.
Intervista https://www.repubblica.it/sport/vari/20 … 355564557/
ai genitori di Ceccon, che affronta le varie difficoltà affrontate dal giovane Thomas e da loro stessi per arrivare ai successi odierni.
Riflettevo sull'impressione che Ceccon faceva a noi osservatori (molto) esterni, che ne avevamo subito individuato il grande talento ma eravamo perplessi sulle sue qualità agonistiche o, addirittura, sulla sua capacità di sacrificio.
E, invece, dovremmo partire dal presupposto che chi fa sport a livelli agonistici viene - comunque - da anni di sacrifici.
Mi è molto dispiaciuto leggere dei problemi incontrati da Ceccon (e Burdisso) all'esordio in nazionale maggiore, di "scherzi" che non reputo tali (come ho già avuto modo di dire tempo fa), ma solo un modo di mettere a disagio i nuovi arrivati.
I più disincantati diranno che il nonnismo in certi ambienti esiste da sempre (un po' come lo spam su questo forum..) e che "serve a temprare".
Può darsi: mi auguro solo che in nazionale italiana ci siano, d'ora in poi, "capitani-nonni" più saggi rispetto al periodo citato dai genitori di Ceccon.
Paltrinieri ieri ha riannodato i fili con quello stupendo 1500 stile nuotato al SetteColli 2020. Dopo quella gara - nuotata pochi mesi dopo avere cambiato guida tecnica - il WR di Sun sembrava davvero vicino.
Sappiamo, invece, cosa è successo nel 2021, per cui Paltrinieri è stato costretto ad un altro miracolo di volontà per arrivare comunque sul podio olimpico.
Sembra proprio che Greg sia l'uomo delle sfide impossibili, e non c'è dubbio che faccia leva sul suo smisurato orgoglio (ad esempio la quotazione davvero assurda a cui era data la sua vittoria ieri, o il fatto che pareva improbabile la sua stessa partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo dopo la mononucleosi) per inseguire obiettivi che paiono razionalmente fuori portata.
E' stato così fin dall'inizio, e probabilmente ricorderete l'utente del forum che lo conosceva fin da piccolo (perché frequentava la piscina in cui Greg è cresciuto) ed era preoccupato per quel suo volersi spingere sempre oltre, e ricercare traguardi sempre più ambiziosi.
Nel frattempo sono passate tante stagioni e il contachilometri di Paltrinieri ha continuato a girare vorticosamente, sia in piscina che in mare aperto.
Tra tanti atleti che hanno bisogno di pause da un agonismo esasperato, Paltrinieri pare un'eccezione clamorosa.
E la staffetta dei sogni è campione del mondo.
Davvero.
Sono passati 5 anni da quegli Europei Juniores di Netanya 2017 in cui, forse solo sul forum, ci entusiasmammo tanto per quell'oro nella mista maschile, ottenuto superando una formazione russa davvero forte.
Tre dei quattro componenti di allora sono oggi sulla vetta del mondo: Ceccon, Martinenghi e Burdisso.
Ceccon è ormai super-maturo (apprezzo anche le sue interviste post-gare, e sapete come la penso in generale e.. Caporale) ed appare in ulteriore, possibile evoluzione; Martinenghi, che in quella staffetta junior aveva fatto la differenza, è diventato quello che auspicavamo, e cioè l'umano più vicino a Peaty; Burdisso resta quel campione di grinta e volontà che mi ha incantato fin da quel primo 200 delfino, in cui era il solo a cercare di fronteggiare il già marziano Milak.
Il 3.27.51 di oggi eguaglia il record europeo della Gran Bretagna, ed è stato ottenuto con un Miressi non certo nella sua forma migliore (e lo stesso Burdisso ha come obiettivo prioritario della stagione gli Europei di agosto).
Siamo a poco più di 7 decimi dal WR degli Usa; e questo avvalora, al di là dell'assenza di Dressel (che resta il miglior nuotatore al mondo), un titolo mondiale davvero storico.
Fa piacere notare che gli USA avrebbero potuto batterci solo col miglior Dressel. Andrew ha nuotato 50.06. Burdisso secondo me da 10 e lode.
Vero, ed Andrew ha superato le mie attese nuotando un ottimo parziale a delfino.
Staffetta mista di grande qualità tecnica, oltre che estremamente spettacolare nel prolungato duello al vertice
La mista maschile chiuderà un mondiale ricco di gioie per l'Italia. Il sogno è l'oro ma anche l'argento ci darebbe soddisfazione. Gli azzurri sono davanti come somma tempi 3'29"20 contro 3'29"48. Se però teniamo conto anche del lanciato di rana e stile libero (al netto del tempo di reazione) sono gli Usa a guidare: 3'27"69 contro 3'27"81. Ballano un paio di decimi, o di qua o di là. Capitolo freschezza: gli americani hanno nuotato di più, basti dire che Murphy e Fink hanno dovuto affrontare anche i tre turni dei 200 e questo potrebbe lasciare delle scorie, soprattutto per il ranista. Al mattino, come al solito, gli Usa schiereranno un quartetto alternativo, mentre l'Italia probabilmente no. Non esiste una squadra favorita, tutto si giocherà in acqua. La nostra è una staffetta a trazione anteriore. Per vincere il titolo dobbiamo essere perfetti nelle prime due frazioni. Ceccon sarà reduce dalla finale dei 50 dorso, ma due ore prima, un buon lasso di tempo per recuperare. Se Martinenghi apre le acque possiamo sperare, dal momento che quella di Burdisso sarà un'operazione di difesa. Burdisso è un peso leggero, soffre l'ondosità della vasca, è chiaro che Andrew gli è superiore. Per questo deve lanciarsi con un certo margine. Poi toccherà a Miressi, visto in decisa ripresa nella mista a crawl. Gli americani considerano la mista maschile loro proprietà, tra Mondiali e Olimpiadi (senza tenere conto di boicottaggi o squalifiche) non hanno perso che un paio di volte. Confido che l'imboscata azzurra abbia successo.
L'Italia è certamente una staffetta a trazione anteriore, ma l'assenza di Dressel e - comunque - la composizione delle ultime due frazioni Usa, hanno spuntato parecchio le ali al back-half Usa.
Detto in termini semplici: non ricordo una staffetta mista in cui tra le prime due squadre favorite ci sia stata una tale vicinanza in ogni frazione.
Anche nella temuta farfalla, guardando ai crono di questo Mondiale, ci sono solo 3 decimi tra il 51.4 di Burdisso in semifinale e il 51.1 di Andrew in finale ( e Andrew, per quanto mostrato finora nella sua carriera, non ha certo fama di uomo che si trasforma in positivo in staffetta e, in generale, negli ultimi giorni di gara di un grande evento).
La danza ravvicinata dei decimi, ovviamente, vale anche per Ceccon-Murphy, Martinenghi-Fink e Miressi-Held.
Sì, evidente occasione per vincere un oro che non sarebbe nemmeno a sorpresa (ai nastri di partenza darei esattamente il 50% di chance di vittoria per Usa ed Italia).
Bella prova di orgoglio della coriacea Quadarella....
Sì, c'è da dire che la notizia del forfeit - per Covid - della Pallister (la maggior papabile all'argento) le ha restituito parecchio morale nella rincorsa al podio.
Ovviamente di questo non c'è traccia nell'articolo di Arcobelli sulla Gazzetta che parla di super-Simo alle spalle dell'inafferrabile Ledecky (anche la Melverton è citata solo di passaggio).
Devo riconoscere che Sacchi e Mecarozzi, invece, hanno parlato dell'assenza della Pallister in fase di presentazione della gara.
Poi, chiaro, era impossibile attendersi che - ad esempio - notassero che la Cina, nella 4x100 stile libero mixed, avesse rinunciato alle due sue 100iste migliori (la 2005, molto promettente, Cheng Yujie, finalista nella gara individuale e Yang Junxuan, vincitrice dei 200 stile libero) oltre a Pan Zhanie tra i maschi (misteri cinesi.., comunque non male il 48.88 in prima frazione del 2003 Hong Jinquan) e, infatti, non mi sono minimamente stupito che non l'abbiano fatto..
Continuo a trovare notevole il Mondiale del 2004 cinese Pan Zhanie, a maggior ragione considerate le tante prestazioni deludenti nella formazione cinese, il cui avvicinamento al Mondiale è stato senz'altro condizionato dalla situazione Covid in Cina, che ha impedito lo svolgimento delle gare di selezione e, probabilmente, influenzato anche gli allenamenti.
Il non ancora 18enne Pan Zhanie si è presentato con un crono di 48.59 nei 100 stile libero e ha nuotato 47.65 in semifinale, per poi confermarsi - in quella finale molto tesa - con 47.79.
Ha poi nuotato due ottime frazioni nella 4x200 stile libero, in cui speravo di vederlo schierato in prima frazione al pomeriggio. Invece la Cina l'ha mantenuto in quarta e, ampiamente fuori da ogni gioco, ha nuotato un notevole 1.45.71 lanciato.
sportsnuoto ha scritto:Se l'Andrew che abbiamo visto oggi in semifinale è quanto di meglio può offrire, allora forse possiamo giocarcela seriamente con loro nelle prime 3 frazioni (Burdisso oggi ha detto che se la mista non la vinciamo adesso che Dressel è assente allora non la vinciamo più). Il problema sarebbe il nostro stile libero non a livelli ottimali e soprattutto la capacità unica che hanno gli statunitensi di performare al meglio nelle staffette.
Lo dicono i numeri, l'Italia è favorita nella mista maschile. La somma tempi degli azzurri è più bassa di quella degli americani. Oggi Andrew aveva una concatenazione di eventi, mettiamo che domani nuoti 50"8: restiamo davanti. Mattiamo che Held valga un paio di decimi meglio di Curry: restiamo davanti. Immagino non saranno schierate riserve in batteria (Lamberti o Codia). Non serve risparmiare un titolare (come oggi de Tullio) se in finale non ci si arriva.
Hai ragione quando sostieni che gli Usa si esaltano nelle staffette, fa parte del loro dna e deriva in massima parte dall'agonismo delle competizioni universitarie. Ma questa per noi è un'occasione storica.
Ovviamente concordo sull'occasione favorevolissima (Burdisso l'ha detto apertamente, con il suo abituale pragmatismo); ma sul fatto che siamo i favoriti sarei più prudente, e non solo perché nella mista finale contano le condizioni di freschezza dei vari atleti nell'ultimo giorno di gare e a poco serve fare la somma dei crono nuotati in gara individuale.
D'altra parte, lo si è già visto nella mista-mista, dove gli Usa, con Armstrong e Fink, sono stati lievemente più veloci a metà gara rispetto a Ceccon e Martinenghi. Questo potrà essere ribaltato sabato pomeriggio, oppure no: siamo insomma in quella tipica fascia di incertezza/tolleranza citata più volte a proposito delle staffette che, quando i valori sono vicini, vengono decise dalle performance reali.
Allo stesso modo, molto conteranno le scelte degli Usa. Penso che schiereranno Murphy a dorso (e anche qui è un prenderci, rispetto ad Armstrong, che mi sembra peraltro più costante di Murphy su prestazioni da 52" bassissimo, che saranno poi quelle che, al meglio, mi aspetto di vedere sabato pomeriggio), Fink a rana e, probabilmente, Andrew a delfino e Held a stile libero.
Su Andrew ho forti perplessità e personalmente farei un pensierino su Trenton Julian. A stile libero, invece, anch'io propenderei sul più esperto Held (46.99 lanciato per lui nella 4x100 stile libero) rispetto ad un Curry che non ha spiccato il volo in questi Mondiali.
In definitiva: sarei d'accordo con Xman, cioè sul fatto che l'Italia è lievemente favorita, se ci fosse il solito Miressi che assicura una frazione lanciata da sub 47".
E invece questo è un ulteriore fattore che aggiunge incertezza alla già citata incertezza insita nella staffetta mista finale, peraltro accrescendone il fascino.
Nella sf dei 200 misti abbiamo visto perché Marchand è andato in America, per sopportare gli sforzi ravvicinati (40 minuti dopo la finale dei 200 farfalla) e curare le sub: spettacolare quella nella transizione rana/crawl. Servono 4 ore per smaltire l'acido lattico di un 200 farfalla, quindi il tempo che ha fatto va rivalutato. Oro in cassaforte e domani altro grande crono.
Marchand davvero strepitoso.
L'avevo elogiato dopo averlo visto ai Campionati Europei Juniores 2019, perché era evidente il suo talento natatorio, abbinato a grandi possibilità di maturazione fisica, ma quello che è avvenuto nell'ultimo anno, dopo il trasferimento negli Usa, penso che non abbia precedenti, perché miglioramenti così clamorosi, su tante distanze, tra i 19 e i 20 anni, non li ricordo per nessun altro atleta.
E pensavo ai corsi e ricorsi storici.
Cseh si é trovato a gareggiare con il coetaneo Phelps (entrambi nati nel 1985, e possiamo aggiungervi Lochte che è del 1984) e adesso Carson Foster, nuotatore apprezzabilissimo sotto il profilo tecnico e grande lavoratore in allenamento, nato nel 2001, si ritrova il 2002 Marchand che appare veramente capace di riscrivere, dopo vari anni di stasi, la storia dei misti, prendendo il testimone da Phelps, di cui condivide lo storico coach.
Lo scorso anno Carson Foster mancò per pochissimo la qualificazione olimpica per poi nuotare un crono migliore di quello che servì a Kalisz per vincere il titolo olimpico. Chissà se, con questo Marchand, avrà un'altra possibilità di titolo olimpico.
Notizie di Dressel, cos'ha?
Penso che solo i componenti del team americano lo sappiano.
Nel comunicato ufficiale si è parlato, genericamente, di preservarne la salute.
Nella sua batteria dei 100 stile libero aveva nuotato un 47.9 apparentemente molto controllato (a partire dal passaggio ai 50m) e, inquadrato dopo l'arrivo, non sembrava assolutamente affaticato, per cui il suo forfeit dalla semifinale mi ha sorpreso.
Poi, certo, rileggendo qualche passaggio di sue dichiarazioni dei giorni precedenti, c'erano accenni a "risposte del suo corpo da monitorare".
E si ricorderà come abbia più volte detto che l'anno olimpico è stato super-stressante.
Domattina Dressel avrà le batterie dei 100 delfino e dei 50 stile libero: vedremo cosa accadrà.
Gli ori azzurri hanno distolto l'attenzione sul fatto più eclatante del mondiale: l'esplosione a livelli siderali di Popovici. Nel vecchio forum avevo intitolato il thread su di lui equiparandolo a Van den Hoogenband, ma io stesso non credevo al paragone che avevo fatto. Invece il rumeno sta mantenendo le promesse. Il crono sui 200 ci può stare. Un duecentista leggerissimo che scivola fluido sull'acqua. Meno muscoli significa anche poca produzione di acido lattico. Ma sui 100, come fa? Sta rivoluzionando la storia recente della velocità a crawl dove la priorità è l'erogazione della potenza, per la quale si rende utile (se non obbligatoria) una struttura di 90-100 kg di massa.
Ho considerato Popovici un (vero) fenomeno dalla prima volta in cui l'ho visto nuotare, e cioè alla finale Eyof a Baku del 24 luglio 2019 (erano gli stessi giorni in cui Dressel vinceva la finale di Gwangju in 46.96 contro il 47.08 di Chalmers, sfiorando il WR di Cielo).
Il favorito di quella finale Eyof era Whittle, 14enne asceso agli onori della cronaca per i suoi grandissimi crono, considerata l'età, e reduce dall'Europeo Juniores di inizio luglio a Kazan.
Whittle era già più strutturato (non parliamo dei vari Nickelsen e Chowaniec, che erano anche più grandi di un anno rispetto a Popovici e Whittle) di quell'allampanato (anzi, quasi scheletrico) ragazzo romeno dai lunghi capelli, che pure si era segnalato nei turni preliminari per i suoi crono in netto progresso.
La partenza di Popovici fu la peggiore tra i finalisti, ma nel nuotato guadagnava a vista d'occhio su tutti.
Un altro evidentissimo punto debole anche in quel contesto di giovanissimi si manifestò alla virata, ma - di nuovo - grazie al nuotato nella vasca di ritorno Popovici realizzò quel famoso 49.82, infrangendo la barriera dei 50" prima di avere compiuto i 15 anni.
Mi si dirà che, nella storia del nuoto, si sprecano gli esempi di chi non ha poi progredito come sperato. Ma, rispondo io, quello era davvero un caso unico. Già allora Popovici avanzava a velocità inspiegabili per il fisico che si ritrovava.