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Sono 20 - 8 femmine e 12 maschi - i convocati azzurri per i Mondiali in corta.
Nell’ultima edizione di Abu Dhabi 2021 la Nazionale italiana ha conquistato 16 medaglie: 5 ori, 5 argenti e 6 bronzi, non sarà facile ripetersi.
Il Sito Ufficiale FINA dell'evento per rimanere aggiornati.
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Squadra ridotta ma ambiziosa, come avvenuto per altre manifestazioni simili. Trovo abbastanza condivisibili le poche integrazioni fatte da Butini, Cusinato pur superata da Franceschi e Cocconcelli nei misti ha fatto anche lei il tempo limite, ci sta premiarla con la convocazione nei 200 farfalla dove è andata comunque molto vicina (nonché nettamente sotto in World Cup, che però non era evento valido per la qualificazione ai mondiali); c'è anche poi un posto libero nei 400 misti dove visti i risultati di questo inizio stagione potrebbe fare bene. Per Silvia Di Pietro il discorso è un po' diverso, lei ha avuto un'influenza proprio a ridosso dei campionati italiani e probabilmente si è deciso di concederle una deroga per questo motivo, che per un'atleta del suo calibro (soprattutto se parliamo di vasca corta) che si è comunque avvicinata al limite sia nei 50 stile che nei 50 farfalla, mi sembra giusto. Al maschile invece si tratta di due integrazione mirate esclusivamente alla composizione della 4x100 sl, unica staffetta insieme alla mista maschile qualificata di diritto a questi campionati.
Da capire poi se si vorrà provare a comporre coi presenti altre staffette, ma né la 4x200 sl maschile né la mista femminile potrebbero essere particolarmente competitive, la prima necessiterebbe probabilmente dell'apporto di Ceccon e Razzetti, che hanno risultati altalenanti nella distanza e avranno già un campionato parecchio denso, e servirebbe uno tra Frigo e Conte Bonin, sebbene nessuno dei due abbia convinto agli assoluti nei 200; la mista femminile invece ha un buco nel delfino, lo potrebbe coprire la Di Pietro con Cocconcelli nello stile libero ma pagano entrambe abbastanza dalle migliori. Più probabile invece che vengano schierati azzurri e azzurre nelle 4x50, dove i maschi sono al completo e le caratteristiche di Di Pietro e Cocconcelli si adattano meglio.
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Sono d'accordo con l'analisi di Andrea.zam.
Aggiungo che l'Italia continua ad onorare con squadre assai competitive tutte le principali manifestazioni Fina e Len.
Questo non è davvero scontato; basti pensare alle rappresentative davvero ridotte, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, con cui molte nazioni europee si presenteranno ai Mondiali di Melbourne di vasca corta (anche per i costi della trasferta australiana).
Ultima modifica di nuotofan (18-11-2022 19:54:23)
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Ormai è evidente che all'interno della FINA ci sia uno di Padova a fare i calendari.
Ceccon (di Vicenza) avrebbe tutte le sue (ipotetiche) gare concentrate nei prime tre giorni.
Giorno1: 100 dorso, 50 farfalla e 200 misti, più la 4x100sl.
Pomeriggio giorno2: sf dei 100sl poco prima della finale dei 100 dorso.
Giorno3: 50dor e 100mx, con le finali nel giorno 4.
Praticamente può concentrarsi su 100dor e 100mx.
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Ormai è evidente che all'interno della FINA ci sia uno di Padova a fare i calendari.
Ceccon (di Vicenza) avrebbe tutte le sue (ipotetiche) gare concentrate nei prime tre giorni.
Giorno1: 100 dorso, 50 farfalla e 200 misti, più la 4x100sl.
Pomeriggio giorno2: sf dei 100sl poco prima della finale dei 100 dorso.
Giorno3: 50dor e 100mx, con le finali nel giorno 4.
Praticamente può concentrarsi su 100dor e 100mx.
E Ceccon ha deciso di rispondere al "padovano della Fina" rinunciando alle gare individuali a dorso.
Leggendo su nuoto.com https://www.nuoto.com/2022/12/11/melbou … elle-gare/ Razzetti viene dato partente nei 200 misti ma nelle liste di partenza della Omega ( dove invece figura ancora la Quadarella che sappiamo essere invece assente) https://www.omegatiming.com/2022/16th-f … ve-results non compare
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Beh, una discreta dimostrazione di profondità da parte della staffetta italiana...
E probabilmente c'è il potenziale per scendere ancora.
Impressionante la McKeon
Ultima modifica di stilelibero (13-12-2022 15:58:25)
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Beh, una discreta dimostrazione di profondità da parte della staffetta italiana...
E probabilmente c'è il potenziale per scendere ancora.
Impressionante la McKeon
Colgo volentieri questo giusto spunto natatorio (che affiora dalla melma, per me ormai insopportabile, dello spam), per confermare che la profondità ad alto livello è diventata la caratteristica del gruppo della velocità maschile, anche in vasca corta.
Mancava Zazzeri, diventato affidabilissimo anche in lunga (ma che in corta lo è forse ancor di più), e Deplano lo ha sostituito al meglio.
Il ventenne Conte Bonin ha vinto una sorta di derby veneto con Frigo (autore comunque di un buon 46.51 in mattinata), e mi ha fatto piacere vedere l'altro corregionale Ceccon colloquiare amabilmente con lui, mentre si avviavano al blocco di partenza, per stemperare la pressione della finale.
E Ceccon che non si era espresso al meglio nella batteria dei 50 delfino (pagando con l'esclusione dalle semifinali), ha nuotato un sontuoso 45.13 lanciato, consentendo di raggiungere quel WR che nobilita ulteriormente l'oro della 4x100 sl.
PS Avevo parlato, anni fa, di Ponti, ma che dire di Ilya Kharun, 17enne canadese che sta progredendo a vista d'occhio? Nei 50 delfino è già tra i più veloci in assoluto nel nuotat; perde ancora visibilmente dagli specialisti della vasca corta in fase di partenza e virata, ma il suo futuro nelle tre distanze del delfino appare radioso.
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vedremo se Ceccon riuscirà a confermarsi nei 100 stile individuali, comunque è assurdo tenere un forum in queste condizioni, si vede che a chi gestisce Corsia4 non interessa
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Ultima considerazione (che verrà subito sommersa dalla melma spammatrice).
Ho seguito le gare su Rai Sport con il commento di Mecarozzi e Sacchi.
Posto che Sacchi continua ad essermi simpatico e in generale risulta gradevole all'ascolto, perché riesce ad innalzare con alcune considerazioni centrate, non solo dal punto di vista tecnico, il tono "molto pop" impresso da Mecarozzi alle telecronache, é evidente come continui a mostrare evidenti limiti di conoscenza su tanti nuotatori e tante nuotatrici anche di primo livello.
Qualche esempio
1) Sacchi ha detto che Mollie O' Callaghan si è scoperta dorsista per questi Mondiali di corta casalinghi.
La 15enne O'Callaghan gareggiò già al Mondiale Juniores 2019 sia nel dorso che nello stile libero, mettendosi in mostra nei 100 dorso ancor più che nei 100 stile libero, e poi ha continuato a gareggiare regolarmente nel dorso, sia in vasca lunga che in vasca corta, nelle gare australiane.
In vasca corta è più competitiva nei cambi di direzione a dorso rispetto a quanto non sia nello stile libero (cioè perde meno dalle specialiste), di qui la scelta di privilegiare il dorso individuale rispetto allo stile libero.
2) In presentazione della 4x200 sl femminile Sacchi dice che la Cina resta sempre competitiva e quindi da seguire con attenzione per la 4x200 sl.
Abbastanza sconcertante, viste le assenze in particolare di Yang Junxuan, Li Bingjie, Zhang Yufei e in generale di tutto il quartetto che vinse l'oro olimpico a Tokyo, di cui non fa cenno, oltre ai problemi contingenti legati al Covid.
A questo proposito, non è vero che tutti gli atleti cinesi si siano presentati ai blocchi con la mascherina: molti lo hanno fatto, ma non Zhang Yufei nei 50 delfino femminili e Qin Haiyang nei 100 rana maschili (che hanno anche nuotato ad ottimi livelli, probabilmente perché davvero esenti da ogni problema di salute).
3) In ultima frazione Sacchi dice che la sola specialista dei 200 è Taylor Ruck rispetto a Lani Pallister e a Leah Smith.
Affermazione formalmente corretta ma che non considera l'evoluzione della carriera della Ruck, che purtroppo (anche per i problemi alimentari di cui poi ha parlato e che Sacchi ha ricordato) ha perso quel tono aerobico che ne aveva fatto, nel 2018 (quando vinse sia CG che Panpacs), il prospetto più interessante nei 200 sl, ma anche fortissima nei 200 dorso e capace di reggere molti impegni individuali.
La Ruck ha riguadagnato una buona velocità di base ma fatica ancora molto a chiudere i 200 sl , e questo lo si è visto anche oggi, nonostante siamo in vasca corta, e anche tenendo conto del fatto che sia partita a spron battuto per provare a colmare il distacco dal duo di testa.
Vedendo come si erano comportate le atlete fin qui, era evidente che chi dava più garanzie restava la non-specialista dei 200 Lani Pallister e quindi che la vittoria australiana fosse in cassaforte alla fine della terza frazione.
Potrei continuare con molti altri esempi (tipo Crooks che si era già messo in grande evidenza in vasca da 25 yds in questa stagione Ncaa), ma lascio spazio allo spam.
Ultima modifica di nuotofan (14-12-2022 13:34:25)
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grazie mille, una parte significativa del piacere che ho nel seguire il nuoto nasce dai vostri commenti. Sono veramente scoraggiato dai problemi del forum
PS - ci sono anche problemi tecnici - avevo cercato di postare oggi per chiedervi lumi sulla performance della Pilato (non ha preparato la manifestazione? Ci sono problemi tecnici?) ma non mi ha accettato il messaggio
Ultima modifica di marioflavio (14-12-2022 14:26:34)
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grazie mille, una parte significativa del piacere che ho nel seguire il nuoto nasce dai vostri commenti. Sono veramente scoraggiato dai problemi del forum
PS - ci sono anche problemi tecnici - avevo cercato di postare oggi per chiedervi lumi sulla performance della Pilato (non ha preparato la manifestazione? Ci sono problemi tecnici?) ma non mi ha accettato il messaggio
Ciao Marioflavio.
Per quanto riguarda la Pilato, nell'intervista post-gara ha accennato in primo luogo a "problemi sportivi" avuti nei mesi scorsi, e poi ha riconosciuto di non essere in buona condizione di forma, come capitato anche nei due anni precedenti ad inizio stagione (cioè nell'ultimo trimestre dell'anno solare).
Infine, ha detto di soffrire molto il freddo che accompagna questo anomalo Mondiale di vasca corta.
Va citato anche un accenno della Caporale ad alcuni problemi di salute, che però riguardano la privacy della Pilato e su cui quindi sorvolo.
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grazie mille
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Spammo 10 note partendo dal duo Mecarozzi-Sacchi, sempre fonte di ispirazione
1) Commentando la prova di Ciampi nella finale dei 400 stile, hanno detto che sarebbe stato meglio rovesciare i crono, cioè fare meglio in finale che in batteria. Già, peccato che con il 3.38.98 della finale Ciampi non avrebbe superato la batteria (nono crono per il coreano Kim con 3.38.86)
2) Scelta suicida del selezionatore australiano che ha schierato la O'Callaghan in frazione interna nella 4x50 sl. La O'Callaghan ha una partenza lanciata tradizionalmente lenta (e quindi bisognava farla partire in prima) e qui è stata lentissima (0.52) ma Sacchi ne ha attribuito le cause ai problemi nello stile libero che si riverberano in partenza. Freudiano.
3) Anch'io ho un approccio freudiano verso la 4x50 sl: da un punto di vista natatorio non le attribuisco un grande valore, ma non c'è dubbio che da un punto di vista televisivo sia adrenalinica. Spettacolare sia quella femminile che quella maschile.
4) Scorrendo gli splits della 4x50 sl femminile, spicca come Kate Douglass abbia praticamente eguagliato il parziale della McKeon nonostante una partenza assai più prudente, mentre in campo maschile il secondo parziale assoluto, dopo quello di Chalmers, è stato il 20.47 di un mio antico pallino, l'ucraino Bukhov.
5) Tornando al duo fonte di ispirazione, Sacchi si è molto sorpreso per il recupero negli ultimi 25m della Haughey nella finale dei 100 stile libero femminili, fin quasi a raggiungere la McKeon. In realtà non è così sorprendente da un punto di vista natatorio, considerato che la Haughey ha una notevolissima resistenza alla velocità (non per nulla è più duecentista della McKeon, che si è ormai trasformata da tempo in una specialista dei 50 e 100 sl, oltre che dei 100 delfino).
6) Bello vedere il pieno recupero di alcuni talenti giovanili che hanno avuto alcuni problemi di assestamento. Mi riferisco in particolare all'olandese Marrit Steenbergen (51.25 nei 100 sl e 57.65 nei 100 misti, dopo avere già fatto bene nei 200 misti) e all'australiano Thomas Neill (3.35.05 nei 400 sl)
7) Un altro giovane australiano, il 18enne Isaac Cooper, si era messo in evidenza per le sue qualità velocistiche fin dalle prime gare di categorie e ha confermato questa sua predisposizione con il 22.52 nella semifinale dei 50 dorso. Il problema di Cooper sarà trasferire completamente questi progressi alla vasca lunga, in particolare nei 100 dorso. Problemi che non avrà un altro 18enne in evidente crescita, il sudafricano Pieter Coetze.
8) Finale dei 100 stile libero maschile di grande livello medio, coi i primi 7 abbondantemente sotto i 46" e Dean appena sopra. Da rilevare il 45.77 di Pan Zhanie, il "Popovici cinese" di cui pochi ancora parlano. Sul vero Popovici poche parole: all'inizio di questi Mondiali aveva quasi 2" di gap come PB rispetto a Chalmers e gli è arrivato a meno di mezzo secondo, portandosi ad un 45.6 con cui in altri Mondiali di corta si sarebbe vinto l'oro.
9) Ho il difetto di perdere troppo tempo leggendo i commenti su Swimswam. Ieri, dopo l'eliminazione in batteria dei due 100isti Usa ed altre controprestazioni, c'era chi voleva addirittura il ritiro dell'intera squadra "per ignominia". Oggi gli Usa hanno fatto il pieno di ori, e immagino che si siano levati i peana. E' quasi meglio leggere lo spam su questo forum
10) Resta più che discreto il comportamento medio della squadra italiana, con la conferma del livello altissimo acquisito dalla velocità maschile e di un Mora che in vasca corta è ormai una certezza. Fin troppo severi certi commenti fatti dagli stessi atleti dopo la gara, mi riferisco in particolare a Razzetti che si è comunque confermato vicino ai suoi migliori crono.
Ultima modifica di nuotofan (15-12-2022 14:12:24)
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Purtroppo causa orari non sto riuscendo a seguire questi mondiali, passo solo per dire che è sempre un piacere leggervi nonostante i problemi tecnici e lo spam dilagante nel forum (che sono a maggior ragione un peccato visto il livello medio dei post).
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Spammo 10 note partendo dal duo Mecarozzi-Sacchi, sempre fonte di ispirazione
10) Resta più che discreto il comportamento medio della squadra italiana, con la conferma del livello altissimo acquisito dalla velocità maschile e di un Mora che in vasca corta è ormai una certezza. Fin troppo severi certi commenti fatti dagli stessi atleti dopo la gara, mi riferisco in particolare a Razzetti che si è comunque confermato vicino ai suoi migliori crono.
Mi unisco a questo commento per dare anche una mia impressione sul mondiale, in particolare in ottica azzurra. Condivido la valutazione tutto sommato positiva, diciamo con alti e bassi, mi aspettavo forse un rendimento medio più alto considerando che la squadra come avevo detto in sede di convocazioni è ridotta ma di grande qualità, mentre diverse finali alla portata sono sfuggite, in particolare al femminile. C'è da sottolineare però una qualità del mondiale che complessivamente mi sembra più alta di altre manifestazioni del genere, nonostante comunque qualche assenza ci sia. Ovviamente spiccano le staffette, coronate da una staffetta da WR nonostante l'assenza di Zazzeri, risultato eccezionale, oltrettutto con un Miressi non esaltante come in gara individuale; medaglia insperata anche nella 4x200 dove l'eroe è di nuovo un Conte Bonin strepitoso e combattivo fino all'ultima bracciata. Molto bene anche Ceccon, partito con un passo falso nei 50 delfino (onestamente comunque nei 50 in corta non lo vedevo benissimo neanche alla vigilia) ma poi in crescita fino all'oro di oggi nei 100 misti e all'ottima frazione in staffetta. Ragionavo che paradossalmente nonostante sia probabilmente il nostro atleta di punta e le sue gare principali siano proprio sui 100, in teoria non dovrebbe partecipare alla 4x100 mista, il che oltre a essere molto particolare dà ulteriore rilievo alla nostra nazionale.
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Rieccomi con i miei noiosi 10 spam, rigorosamente natatori, in una giornata di finali in cui c'è stato di tutto: finali ripetute (con conseguenti lacrime), WRs, oro e bronzo per l'Italnuoto.
1) Si parte con la 4x50 sl mixed (ci vuole più tempo a scriverla che a disputarla) che enfatizza l'importanza di quello che potrei chiamare il sesto stile, cioè la rapidità nei cambi. La Francia eccelle (somma dei tre tempi di stacco a 0.15) e vola verso il WR (1.27.33), a differenza dell'Australia che è piombata da un +0.41 della Harris. Sacchi non se ne accorge e quindi, stavolta, niente spiegazione freudiana per le titubanze della Harris in partenza.
2) Non c'è dubbio che Kate Douglass sia uno dei personaggi di questi Mondiali. E' davvero unico trovare una nuotatrice capace di eccellere dai 50 sl ai 200 misti e 200 rana, anche considerando la vasca corta. Lo stesso Sacchi si è detto ammirato dalla scorrevolezza della sua rana, con cui ha domato l'attacco iniziale della King. In generale, finale di livello medio elevato che ha confermato i progressi dell'olandese Schouten ma, visto che su Swimswam molti, da tempo, davano per scontato il WR per la Douglass, ovviamente il WR non c'è stato (2.15.77 per la Douglass, ad oltre un secondo dal WR della Soni).
3) WR e barriera dei 2' sfiorati, invece, nei 200 rana maschili, che sono stati dominati da un potentissimo (ha messo su davvero parecchi muscoli) Daiya Seto (2.00.35, a meno di due decimi dal WR di Prigoda) che ha allungato dopo metà gara su un Nick Fink (2.01.60) a cui non è bastato migliorare il PB e stabilire il record americano per evitare le critiche di Sacchi per una prima metà gara non all'arrembaggio (ma Sacchi sapeva quale era il PB di Fink e il modo in cui Fink nuota i 200 rana?).
4) Il WR è arrivato nella finale dei 50 dorso femminili in cui la MacNeil (25.25 due centesimi meglio di quanto nuotato dodici mesi fa) ha dimostrato, una volta ancora, la sua capacità di dare il meglio nel momento clou. Stavolta sono totalmente d'accordo con il commento di Sacchi che ne ha sottolineato le capacità agonistiche di "killer delle piscine", a partire dalla partenza eseguita al meglio (a differenza delle semifinali) con cui ha deciso la gara, considerando poi la sua consolidata superiorità nella seconda sub, quella dopo la virata dei 25 m. Sacchi ha citato la ridotta statura dei nuotatori giapponesi, che danno fiducia a chi è sotto il metro e 80, ma è l'intero podio di questo 50 dorso femminile a presentare atlete di statura non elevata (Curzan e O'Callaghan, oltre alla MacNeil).
5) Veniamo al "dramma" dei 50 dorso maschili. Fase di partenza un po' nervosa con qualcuno che, al pronti, aspetta un po' ad alzarsi. Viene dato lo start e, subito dopo, si ode il segnale acustico di partenza falsa. In acqua se ne accorgono in tre (tra cui Mora) che si fermano immediatamente, mentre gli altri 5 finalisti disputano l'intera gara, che viene virtualmente vinta da Cooper in 22.49 (che sarebbe il nuovo WJR) su Murphy e Stokowski. Sconcerto dei 5 nuotatori quando si rendono conto dell'inutilità del loro sforzo e, mentre il duo in telecronaca intravede un movimento con la testa di Murphy come causa scatenante della falsa partenza, la giuria ammette l'errore e decide di ripetere la gara dopo un'ora abbondante. Vi risparmio le iniziali "teorie complottiste" di Sacchi sul potere politico degli Usa, ricordando un noto esempio del passato, e quindi sul fatto che Murphy non sarebbe stato squalificato, poi ritrattate quando al replay si è visto che quasi in simultanea con Murphy era scattato anche Mora.
6) Semifinali dei 50 sl femminili che fanno pregustare un bel duello Wasick-McKeon per l'oro nella finale di domani, mentre in quelli maschili si conferma essere uno straordinario specialista Jordan Crooks (20.31) che ha una sub dopo la virata dei 25m devastante. Gli 8 finalisti nuotano sotto i 21" e, come per Fink, non basta a Deplano nuotare il PB (21.12) per evitare le critiche di Sacchi.
7) Dopo una bella finale dei 100 misti femminili, vinta di poco dalla Steenbergen su Gastaldello e Louise Hansson, si arriva alla finale dei 100 misti maschili. Ceccon nuota in corsia 2 e stavolta spinge a delfino e dorso come è nelle sue capacità. E' primo a metà gara e tiene bene anche a rana, dove inizia la sua rimonta il canadese Acevedo. Il gruppo di testa tende a compattarsi ancora di più a stile libero con Acevedo, che nuota nella corsia accanto a quella di Ceccon, che si avvicina ulteriormente, ma è Ceccon a prevalere con il primo sub 51" della sua carriera (50.97) a pochi centesimi dal RI di Orsi. Acevedo (51.05) e Finlay Knox (51.10) conquistano due belle medaglie per il Canada relegando fuori dal podio Casas ed Andrew.
8) Il nastro si riavvolge per la ripetizione della finale dei 50 dorso maschile (bene per Ceccon che ha un po' più di tempo per recuperare in vista della 4x200 sl). Come prevedibile, l'esito cambia e la vittoria va a Murphy in 22.64 su Cooper (22.72) e Stokowski (22.74). Mora è quarto in 22.81 e si rammarica molto per i pochi centesimi che lo separano dal podio (e, come sempre accade, non si considera che il quinto, Coetze, è ancora più vicino con 22.84). Dopo la premiazione ci saranno le lacrime del giovane Cooper che aveva vinto l'atto primo, quello - sfortunatamente per lui - non valido.
9) Dopo una finale dei 1500 sl femminili dominata dalla Pallister in un ottimo 15.21.43 si disputa la 4x200 sl maschile. In fase di presentazione Sacchi dice che l'Australia non è nel suo momento migliore (??, l'unica spiegazione è che Sacchi intendesse dire che all'Australia mancavano parecchi nuotatori per questa staffetta, da Winnington a Graham, a Short, a Incerti) e si stupisce molto quando, in acqua, avviene quello che in realtà era scontato, e cioè che solo l'Australia poteva insidiare la vittoria degli Usa. Questo almeno fino all'ultima frazione, quando Horton non può certo rivaleggiare con Kibler che porta gli Usa ad un netto WR. Le frazioni lanciate più veloci sono state in seconda, con l'1.40.35 del solito gladiatore Chalmers (al terzo impegno di giornata) , l'1.40.48 di Carson Foster e l'1.40.66 di Katsuhiro Matsumoto. Molto bene anche Ceccon con 1.42.61 dopo il PB di Ciampi (1.42.68) al lancio, che aveva visto toccare primo Hwang Sunwoo (1.40.98) di pochi centesimi su Kieran Smith e su un ottimo Thomas Neill. Solidissima frazione anche di Razzetti (1.42.76) che tiene accese le speranze di podio, considerando che la Corea del Sud ha una formazione a trazione anteriore. in realtà l'ultimo frazionista coreano, Yang, non si disimpegna male (1.43.73) ma Conte Bonin fa un autentico capolavoro agguantandolo alla virata dei 175m e poi vincendo un appassionante testa a testa: 1.41.58 l'eccellente frazione di Conte Bonin, che fa salire sul podio l'Italia con il nuovo RI
10) Pensavo a come certi giudizi possano cambiare. Chi ha seguito le imprese giovanili di Burdisso e Ceccon aveva visto Burdisso come l'atleta che gettava il cuore oltre l'ostacolo e Ceccon come il grande talento limitato da un po' di pigrizia. Oggi Ceccon ha affrontato senza timore un difficile impegno ravvicinato: 100 misti-200 stile libero, distanza quest'ultima che, come ha detto con la consueta lucidità nel post-gara, non conosce bene per passo-gara e distribuzione dello sforzo. Complimenti a Ceccon anche per l'understatement con cui commenta le sue grandi prove, tipo oggi quella dei 100 misti: davvero un atleta pienamente maturo ed affidabile ai massimi livelli.
Ultima modifica di nuotofan (16-12-2022 18:10:48)
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Mi unisco a questo commento per dare anche una mia impressione sul mondiale, in particolare in ottica azzurra. Condivido la valutazione tutto sommato positiva, diciamo con alti e bassi, mi aspettavo forse un rendimento medio più alto considerando che la squadra come avevo detto in sede di convocazioni è ridotta ma di grande qualità, mentre diverse finali alla portata sono sfuggite, in particolare al femminile. C'è da sottolineare però una qualità del mondiale che complessivamente mi sembra più alta di altre manifestazioni del genere, nonostante comunque qualche assenza ci sia. Ovviamente spiccano le staffette, coronate da una staffetta da WR nonostante l'assenza di Zazzeri, risultato eccezionale, oltrettutto con un Miressi non esaltante come in gara individuale; medaglia insperata anche nella 4x200 dove l'eroe è di nuovo un Conte Bonin strepitoso e combattivo fino all'ultima bracciata. Molto bene anche Ceccon, partito con un passo falso nei 50 delfino (onestamente comunque nei 50 in corta non lo vedevo benissimo neanche alla vigilia) ma poi in crescita fino all'oro di oggi nei 100 misti e all'ottima frazione in staffetta. Ragionavo che paradossalmente nonostante sia probabilmente il nostro atleta di punta e le sue gare principali siano proprio sui 100, in teoria non dovrebbe partecipare alla 4x100 mista, il che oltre a essere molto particolare dà ulteriore rilievo alla nostra nazionale.
Dobbiamo sempre tenere conto che, in particolare a livello di 100m (ma non solo), c'è grande differenza tra le gare in vasca corta e in vasca lunga.
I 100 dorso in vasca corta sono totalmente diversi dai 100 dorso in vasca lunga (ad esempio, chi ha seguito i recenti Campionati invernali Juniores in Usa ha visto Diehl preceduto nelle 100 yds a dorso da atleti a cui in vasca lunga avrebbe rifilato un paio di secondi, ma che avevano sub molto più lunghe e performanti delle sue) e per questo Ceccon, primatista mondiale dei 100 dorso in vasca da 50m, ha deciso di non disputare i 100 dorso in questi Mondiali di vasca corta.
Per contro, Mora è uno straordinario specialista della vasca corta e quindi è giusto (se in sufficienti condizioni di freschezza) che disputi lui la frazione a dorso nella 4x100 mista.
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La staffetta mista 4x50 ha segnato davvero un grandissimo risultato. Forse con Dressel gli stati uniti sarebbero stati davanti. Forse...
E domani probabilmente i 50 rana stabiliranno chi fra Italia e Stati Uniti sarà in cima al medagliere maschile. Questo la dice lunga sullo stato attuale del settore maschile italiano.
Per il resto c'è l'atleta delle Cayman che sembra soffrire le finali e ha rischiato una vera beffa. Impressionante la Meilutyte ma la rana per me è sempre stata un mistero... è più una questione di potenza fisica o di tecnica di nuotata il suo strapotere?
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Impressionante la Meilutyte ma la rana per me è sempre stata un mistero... è più una questione di potenza fisica o di tecnica di nuotata il suo strapotere?
La Meilutyte è un perfetto mix di potenza fisica (evidenziata dalla grande partenza) e di tecnica di nuotata.
In generale la vasca corta e le distanze più brevi sono propizie a chi è dotato/a di maggiore potenza. il precedente WR dei 50 rana era della giamaicana Atkinson, atleta decisamente potente.
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Altra giornata di gare in cui si è visto di tutto, da un Rivolta sorridente e (finalmente) soddisfatto per le sue prove, a una 4x50 mista femminile davvero sorprendente in alcuni parziali. In mezzo, due ori e un WR italiani, e l'argento di Sara Franceschi.
1) Si parte con la 4x50 mista femminile ed è (sorprendentemente) gara a tre per l'oro fino al tocco finale.
Tutto quello che poteva andare male per il quartetto Usa è andato (siamo al femminile, quindi non gareggiava Murphy ma ha agito la ancor più famosa legge di Murphy): da una King che ha nuotato un parziale lanciato (29.00) superiore a quanto poi fatto con partenza da fermo nella semifinale dei 50 rana, ad un incomprensibile 24.94 della Huske, 3 decimi sopra quanto nuotato nella finale dei 50 delfino e addirittura quasi 9 decimi peggio dello stratosferico 24.06 lanciato della Junevik, svedese in grande progresso (il nome Sara di sicuro conta).
In generale, la Svezia ha performato alla grande, con somma dei ts nettamente migliore di Usa ed Australia e c'è mancato poco che arrivasse all'oro. Invece, in un arrivo ravvicinatissimo l'Australia (che doveva soffrire a rana e invece ha limitato benissimo i danni) si è presa titolo mondiale e WR.
2) Nella 4x50 mista maschile era l'Italia la favorita, con lieve margine teorico sugli Usa, e il quartetto azzurro è stato formidabile nell'ampliare in gara questo margine teorico con una prestazione impeccabile.
Si è partiti con Mora che ha fatto match pari con Murphy e Cooper, per continuare con Martinenghi capace di un grande split sotto i 25" (24.95), 3 decimi meglio di quello di Fink, a Rivolta (21.60) che ha scavato la piscina con le sub e la sua potenza distanziando nettamente Casas. Ottimo anche Deplano a nuotare sul 20 e mezzo, non dando speranza di recupero ad un Andrew che pare in crescita dopo un avvio di Mondiale sottotono. Il netto WR ha siglato la superba prestazione di squadra dell'Italia.
3) Da un oro italiano all'altro, con gli 800 stile libero di Paltrinieri, favorito anche su questa distanza dopo la vittoria nei 1500.
Greg ha ormai esperienza e armi affilate per fare la differenza in modi diversi, ed oggi questo è avvenuto subito dopo un passaggio a metà gara relativamente tranquillo, quando ha aumentato il ritmo distanziando sensibilmente tutti a parte Christiansen, arrivato alla fine secondo a 1"49 da re Greg.
A parte il sorriso suscitato da Mecarozzi ,che ha esultato all'arrivo di Paltrinieri urlando che si trattava anche di record dei campionati (già, era il primo 800 maschile che si disputava in un Mondiale di corta) è da notare come tutto conti: ai 200m il distacco di Christiansen (partito molto lento) era di 1"58 da Paltrinieri, quindi in realtà la differenza con il norvegese Greg l'ha fatta in avvio, nonostante Paltrinieri (come ha detto nel post-gara), non abbia insistito a spingere vedendo che molti altri lo seguivano
4) Semifinali dei 100 delfino femminili che fanno pregustare una gustosa finale tra Huske e MacNeil (con vista sul WR della Dahlia) anche se Louise Hansson sarà come al solito combattiva (in semi è arrivata quasi di testa, non respirando nelle ultime bracciate e quindi perdendo di vista il muretto), mentre quelle maschili, aldilà dei crono ravvicinati dei primi tre, hanno a mio parere ribadito i favori del pronostico per LeClos, che pare avere il maggior margine tra l'ultima sub e l'arrivo. In ogni caso, Ponti cercherà il suo primo titolo iridato e Rivolta la conferma a 12 mesi di distanza da Abu Dhabi.
5) 400 misti femminili che lasciavano spazio ai sogni di podio in casa Italia e Sara Franceschi, nuotando il PB a 4.28.58, è stata molto brava a centrare l'argento alle spalle della favorita Flickinger.
400 misti maschili con campo di gara decisamente più competitivo, in cui Carson Foster ha dovuto accettare ancora il ruolo di secondo arrivato alle spalle di un Seto che non avrà pienamente recuperato nei misti la magia natatoria della stagione 2019/ 2020 (quando stabilì il WR di vasca corta), ma ha dimostrato ancora una volta la sua strabordante potenza nella rana, dove ha compiuto l'allungo decisivo su Carson Foster.
Sates ha precluso il terzo gradino del podio ad un buon Razzetti, finalmente soddisfatto per la sua prestazione.
La regia televisiva ha mostrato la linea gialla del RC di Lochte (3.55.50) e Seto, fin quasi all'arrivo, era decisamente avanti (alla fine 3.55.75 il crono di Seto), per cui il duo in telecronaca ha pensato ad un netto vantaggio sul WR (che ha invece linea rossa).
Altrimenti bastava controllare i parziali, ma capisco che i numeri annoino.
6) E WR c'è stato indiscutibilmente nella seconda semifinale dei 50 rana femminile, dove la Meilutyte (28.37, 19 centesimi meglio del precedente limite della Atkinson) stavolta ha eseguito tutto alla perfezione, senza farsi influenzare dalla presenza della King (pure lei scesa sotto i 29"). La sudafricana Van Niekerk (record africano) è molto veloce nel nuotato ma paga un'enormità in partenza. La nostra Pilato è la più vicina alla Meilutyte nella prima vasca ma fatica a reggere il ritmo delle migliori nella seconda. Comunque domani ci proverà per il podio, con un bel sorriso recuperato nel post-gara.
7) Semifinali dei 50 rana maschili con Martinenghi e Cerasuolo protagonisti in un campo di gara che vede gli 8 finalisti in poco più di 4 decimi. Ottavo è quel Sakci di cui mi chiedo ancora come abbia potuto nuotare quel crono fantascientifico, sotto i 25", nella piscina di casa. Non se lo chiede, invece, il suo quasi omonimo Sacchi le cui analisi sono per me sempre strepitose: nella prima semifinale ha elogiato molto i particolari tecnici di Fink e criticato decisamente quelli di Peaty, poi uno va a vedere i crono finali e la differenza è di circa due decimi (ma quanto sono lunghi due decimi in un 50?)
Di sicuro la partenza di Cerasuolo è tra le migliori e con il suo 25.66 si giocherà anche lui il podio in una gara che vedrà, come nei 100, Martinenghi e Fink favoriti.
8) Chiudo con le finali dei 50 stile libero. In quella femminile l'atteso duello tra McKeon e Wasick si è risolto in un monologo della McKeon che ha chiuso subito i discorsi con una partenza e una prima vasca da Kromowidjojo.
Alla fine l'australiana è arrivata a 11 centesimi dal WR della Kromo staccando di netto una Wasick che ha perso, in finale, la fluidità mostrata in semifinale e in altre gare di Coppa del Mondo.
In quella maschile c'era un netto favorito, Crooks, e c'è mancato poco che Proud continuasse la sua striscia di vittorie in un 2022 fino ad oggi perfetto, che l'aveva già visto vincitore ai Mondiali ed Europei di vasca lunga e ai CG.
Uguale passaggio ai 25m per i due e anche in subacquea Proud ha contenuto l'esuberanza di un Crooks che, in effetti, ha dimostrato di subire un po' la pressione della finale.
Il tocco sulla piastra d'arrivo lo ha comunque premiato: 20.46 per il suo primo oro mondiale, 20.49 per Proud.
Ultima modifica di nuotofan (17-12-2022 19:10:02)
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Italia ormai al vertice con beffa sul finale! Forse con un Ceccon a dorso o stile si sarebbe vinto l’oro con WR!
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Prima di cucinare il consueto polpettone natalizio sul forum dedicato all'ultima giornata dei Mondiali, spammo il mio entusiasmo per la spettacolarità del nuoto: quale sport può offrire tanti motivi e risultare attrattivo fino al tocco finale, come, ad esempio, la 4x100 mista maschile, dove chi è primo a 5 metri dall'arrivo si ritrova (purtroppo per noi) terzo?
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Brucia un po' questa finale, nonostante un mondiale notevole dei nostri.
Miressi ha lasciato troppo sul blocco, però la differenza l'ha fatta Fink che ha costretto i nostri ultimi 2 a forzare subito. Miressi è passato in 21.41 ma è come se fosse passato in 21.0.
Mi aspettavo che Martinenghi pareggiasse Fink, nonostante l'esito della gara individuale, però con 54.8 l'americano è andato oltre le aspettative.
Capita, in estate è successo a noi con Burdisso che fece un parziale incredibile.
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Msta finale spettacolare con vittoria ex equo tra USA e Australia e l'Italia dietro per 8 centesimi superata negli ultimi metri. Tutti al WR.
L'Australia sfrutta la maggior freschezza dei suoi componenti, l'Italia paga un terribile cambio a 0:56 di Miressi che in staffetta non sempre riesce a dare un contributo al 100%. Grandissima la frazione di Fink a 54:88!!
I nostri hanno fatto buone frazioni, ma chiaramente su Miressi pesa quel cambio che lo ha obbligato a forzare tantissimo nelle 2 vasche iniziali e a cedere negli ultimi metri.
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Italia ormai al vertice con beffa sul finale! Forse con un Ceccon a dorso o stile si sarebbe vinto l’oro con WR!
E' senz'altro difficile lasciare fuori Ceccon, ma capisco le scelte dello staff tecnico azzurro e, anche a posteriori, non me la sento di criticarle.
Mora (49.48 la sua frazione) è stato solidissimo nonostante la fatica dei 200 dorso (che aveva anche Murphy) e anche il 45.56 lanciato di Miressi ricade nel campo del prevedibile.
E' chiaro che quel +0.56 di ts di Miressi è superiore alla media anche per lui, che ha notoriamente ts lenti, ma in questa staffetta, come in ogni staffetta, è contato ogni dettaglio, dalla partenza all'arrivo.
Gli australiani hanno sovraperformato, in particolare l'anello debole Yong (56.55 a rana) e Temple a delfino (49.34).
Chalmers si è visto (inaspettatamente) così vicino alle posizioni di testa da non dover nemmeno rischiare il cambio (tranquillo 0.31 anche per lui) per poi scatenarsi negli ultimi 25 metri (44.63 la sua frazione lanciata, da quel gladiatore che ogni volta si conferma essere).
Gli Usa hanno avuto una straordinaria frazione a rana di Fink (54.88) che ha staccato nettamente Martinenghi (55.52): quei pochi centesimi che sono mancati all'Italia per l'oro e il WR si possono trovare anche lì, ma - ripeto - secondo me è inutile focalizzarsi su un particolare, perché la staffetta è stata di livello elevato e non ci sono state vere controprestazioni.
Poi, certo, se proprio dovessi dare una risposta secca alla tua questione, direi che Ceccon è forse mancato più a stile libero (dove avrebbe potuto nuotare qualche decimo meglio di Miressi) che a dorso.
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