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#251 08-03-2023 17:58:53

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Chiaramente da appassionato di nuoto che dedica una parte della sua giornata al seguire questo sport su base quotidiana, non potrei che essere contento nel vedere un aumento dell'interesse generale verso i vari meeting in-season (a patto non vi siano risvolti negativi), però cercando di essere obiettivi le parole di Soligo mi sembrano un filo vuote, alla fine dei conti parla dei risultati che vorrebbe vedere e non dei cambiamenti da implementare per poterli raggiungere, a mio modo di vedere vi sono 2 ostacoli belli grossi al raggiungimento del coinvolgimento NCAA nelle gare esterne al circuito collegiale o più nello specifico in quello italiano.

In primo luogo, come già hai evidenziato è molto arduo replicare il senso di comunità e appartenenza alla propria squadra universitaria in un contesto diverso, a maggior ragione in contesti non americani dove manca proprio la base culturale per poterlo fare, aggiungo inoltre che fondamentale ai fini del coinvolgimento creato da competizioni come ISL e NCAA, era che ogni tappa fosse un po' come una giornata di campionato e quindi a prescindere dai risultati (magari anche modesti) della stessa, vi era un significato più alto ai fini della competizione generale.

In secondo luogo, penso che la NCAA abbia una costanza di risultati soprattutto nelle gare più brevi che comportano pochissimo nuotato e tanto lavoro a secco, che semplicemente non può essere replicato per i meet invernali di lunga, quindi va da sé che il livello prestativo medio sia inferiore e di conseguenza lo stesso valga per l'attenzione e l'interesse che queste gare ricevono. E sinceramente non mi auspico nemmeno che le cose cambino, per fare un riferimento a caso menziono il protagonista dello scambio di persona da te citato: Shane Casas, il quale, ha sempre fatto fregio personale quello di cercare di mantenersi sempre in buone condizioni per poter fornire prestazioni adeguate 365 giorni l'anno, e come risultato ha ottenuto che tutti i personali raggiunti nel 2022 (salvo quello sui 200 dorso) siano arrivati all'infuori dei 2 eventi clou dei Mondiali di corta e lunga e se andiamo a osservare il suo palmares individuale è piuttosto povero rispetto a quello che è il talento e la versatilità incredible dell'atleta in questione.

Tutto sommato, se per coinvolgere maggiormente un grande pubblico che ha bisogno del pacchetto ben confezionato per potersi godere questo sport, si dovesse andare a pregiudicare la preparazione degli atleti che poi non sarebbero in grado di esprimersi al meglio al momento giusto...non so neanche se sia davvero desiderabile per un appassionato di nuoto

P.S. ho trovato molto interessante il meet di Fort Lauderdale pure io, però è normale sia un po' una mosca bianca in termini di livello prestativo, esternamente ai trials nazionali e alle competizioni estive

Il tuo secondo punto coglie un problema tipico del mondo del nuoto.

L'USRPT (Ultra Short Race Pace Training, cioè allenamenti brevi e molto intensi al passo di gara, in modo da non stressare troppo il fisico e poter nuotare a livelli quasi ottimali per tutto l'anno) di Michael Andrew e del padre coach ha cercato di introdurre una metodologia di allenamento alternativa a quella che va per la maggiore da tanti decenni (che, in breve, prevede tanti chilometri in allenamento a passi variabili e, spesso, distanti da quello di gara, e pochissimi scarichi durante l'anno in cui raccogliere i frutti del grande lavoro fatto, dopo che il fisico, con il riposo, trova una specie di super-compensazione e può rendere al massimo).

Io ho schematizzato i due estremi e in mezzo ci sono le varie sfumature, e non c'è dubbio che la preparazione di un velocista puro sia molto diversa da quella di chi nuota distanze più lunghe, o fa tante gare; ma è ormai provato che chi (vedi anche i nuotatori giapponesi), gareggiando spesso, si mantiene durante l'anno a livelli molto vicini ai propri migliori, trova poi difficoltà nell'evento-clou ad esprimersi al massimo.

Io ricordo sempre il Lochte migliore, quello del triennio 2010-2012 (a parte l'Olimpiade di Londra che, dopo gli eccellenti 400 misti iniziali, non andò come sperato per vari fattori, tra cui alcuni elencano anche un overtraining, ma concorsero di certo anche motivi psicologici).

Durante i meeting in-season, Lochte nuotava tante gare con crono molto lontani dai propri migliori; ma rapportando il complesso delle sue prestazioni all'enorme lavoro fatto (spesso anche durante il meeting), il suo coach Troy traeva indicazioni utili in vista del grande evento stagionale.

Insomma, Lochte era il numero uno al mondo indiscusso nel 2010 (lo dimostrò ai Nationals e ai Panpacifici) e nel 2011 (protagonista assoluto dei Mondiali di Shanghai), ma nei vari meeting in-season non sembrava assolutamente il nuotatore più forte al mondo.

Ricordo un commento di Ottavio (un grande forumista, e soprattutto un vero allenatore di nuoto) quando l'USRPT di Andrew sembrava dare risultati; "a tutti piacerebbe ottenere grandi risultati faticando il meno possibile".

Magari in futuro si riuscirà a trovare la metodologia di allenamento perfetta per ogni nuotatore, con volumi e intensità molto diversi tra di loro, ma per ora, quello che Ivolivi chiamava "allenamento metabolico", resta il più diffuso.

Ultima modifica di nuotofan (08-03-2023 18:01:49)

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#252 08-03-2023 18:57:20

Miro
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Riporto la newsletter settimanale di Luca Soligo https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … lorizzata/ in cui, forse come Pollicino che lascia le briciole per un fine preciso (in questo caso, vedere chi se ne accorge), o magari solo per un "lapsus alla Sacchi", viene citato Shane Ryan (nuotatore irlandese) al posto di Shaine Casas come uno dei protagonisti del meeting di Fort Lauderdale.

Sul tema fondamentale trattato, cioè cercare di rendere più spettacolari i meeting di nuoto durante la stagione, io ho idee un po' diverse da quelle di Soligo, ma sono consapevole di essere un caso particolare, meritando sempre di più il nick (nuotofan) che scelsi in pochi secondi quando decisi di iscrivermi al forum di Corsia4, nel lontano marzo 2008.

A mio parere il meeting di Fort Lauderdale è stato altamente spettacolare, in primo luogo per i tre WJR della McIntosh, ma anche per altre prestazioni (ho scritto un post sopra su quelle di Kaii Winkler), incluso il 50.80 di Casas nei 100 delfino, le grandi doppiette di Regan Smith, un 200 sl femminile di altissimo livello come crono da podio etc etc

Ma capisco che Luca Soligo si riferisca all'atmosfera generale, al trasporto sugli spalti, all'eccitazione dei nuotatori e così via; le cose, insomma, che si vedono nel circuito Ncaa da lui citato o si vedevano nell'Isl, insieme ad una "confezione televisiva" assai più curata.

Beh, penso che il punto fondamentale sia la mentalità con cui quasi tutti gli atleti e, soprattutto, i loro coach, vedono questi meeting durante la stagione, e cioè come una semplice tappa di passaggio, una sorta di stazione della lunga via Crucis che dovrebbe portare al massimo prestativo in quell'unico grande appuntamento stagionale (continuando con il mio paragone quasi blasfemo, visto come una sorta di resurrezione dopo avere portato la croce per tanti mesi).

Gareggiare su tante gare con il fisico appesantito dai volumi (km sonanti) che si stanno macinando in allenamento, rende tutto più complicato e fa apparire in qualche modo clamorosi, quando capitano, i record.

Il confronto con la Ncaa è difficile (forse impossibile); lì emerge un forte senso di appartenenza all'università per cui si gareggia; di qui il tifo sugli spalti e il senso di squadra anche durante i semplici "dual meets" prima delle finali di Conference; dual meets che vengono disputati spesso senza i costumi da gara e con risultati tecnicamente non rilevanti.

Un aspetto, però, potrebbe essere recepito.

Nelle finali di Conference Ncaa, e nella finale generale, c'è un limite alle gare individuali che ogni atleta può disputare, ed è di tre (come il numero dei giorni dell'evento). Questo costringe a delle scelte, non semplici, ma che consentono agli atleti di gareggiare in condizioni di eccellente freschezza.

Una scelta simile anche per i meeting durante l'anno, di sicuro renderebbe meno dolorose le tappe della via Crucis citata sopra.

Forse l'avrò già scritto anni e anni fa, ma il nuoto non dovrebbe seguire la strada del calcio e di tutti gli sport di squadra.
Lo sport di prestazione è proprio un'altra forma di spettacolo sportivo. Il nuoto è uno sport che misura i limiti umani. Per apprezzarlo serve un minimo di cultura di questo sport, neanche tanta.

Quindi l'obiettivo sarebbe quello di diffondere questa cultura.
Un modo (secondo me, sbagliato) sarebbe quello di usare anche nel nuoto il senso di appartenenza ad una squadra (o nazione), come nel calcio, come un amo, ma il rischio è che l'interesse del pubblico rimanga momentaneo, come l'interesse al nuoto o all'atletica solo durante le olimpiadi. Quel senso di appartenenza diventa una specie di doping che si può usare solo in rare occasioni. Con l'ISL non ha funzionato.
Oppure si può avere il coraggio di trasmettere un evento sportivo a orari decenti e su tv importanti e poco alla volta lo spettatore si fa una cultura in un determinato sport. Il problema delle tv attuali è che  manca l'intenzione di educare, in qualsiasi ambito, perché vale solo la legge degli ascolti, cioè della pubblicità.
Un paragone potrebbe essere quello delle trasmissioni scientifiche, che solitamente non passano in prima serata perché si presume che i contenuti di quelle trasmissioni non attraggano spettatori.
Però c'è stato Quark, in cui Piero Angela con un linguaggio semplice parlava di cose complicate, facendo ascolti notevoli. Non ha usato espedienti particolari, effetti speciali o stuzzicato il nostro voyeurismo come il Grande fratello, Amici o altro. Semplicemente qualcuno ha avuto il coraggio di metterlo in prima serata e poco alla volta hanno scoperto che c'era tanta gente che aveva voglia di ascoltare quegli argomenti.
Uno potrebbe chiedersi perché una tv dovrebbe educare la gente a seguire la scienza, un bel film, un bel libro o sport meno "di pancia". Semplicemente perché il genere umano dovrebbe tendere verso l'alto, non il basso.

Ultima modifica di Miro (08-03-2023 19:00:32)

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#253 08-03-2023 19:24:52

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Miro ha scritto:

Forse l'avrò già scritto anni e anni fa, ma il nuoto non dovrebbe seguire la strada del calcio e di tutti gli sport di squadra.
Lo sport di prestazione è proprio un'altra forma di spettacolo sportivo. Il nuoto è uno sport che misura i limiti umani. Per apprezzarlo serve un minimo di cultura di questo sport, neanche tanta.

Quindi l'obiettivo sarebbe quello di diffondere questa cultura.
Un modo (secondo me, sbagliato) sarebbe quello di usare anche nel nuoto il senso di appartenenza ad una squadra (o nazione), come nel calcio, come un amo, ma il rischio è che l'interesse del pubblico rimanga momentaneo, come l'interesse al nuoto o all'atletica solo durante le olimpiadi. Quel senso di appartenenza diventa una specie di doping che si può usare solo in rare occasioni. Con l'ISL non ha funzionato.
Oppure si può avere il coraggio di trasmettere un evento sportivo a orari decenti e su tv importanti e poco alla volta lo spettatore si fa una cultura in un determinato sport. Il problema delle tv attuali è che  manca l'intenzione di educare, in qualsiasi ambito, perché vale solo la legge degli ascolti, cioè della pubblicità.
Un paragone potrebbe essere quello delle trasmissioni scientifiche, che solitamente non passano in prima serata perché si presume che i contenuti di quelle trasmissioni non attraggano spettatori.
Però c'è stato Quark, in cui Piero Angela con un linguaggio semplice parlava di cose complicate, facendo ascolti notevoli. Non ha usato espedienti particolari, effetti speciali o stuzzicato il nostro voyeurismo come il Grande fratello, Amici o altro. Semplicemente qualcuno ha avuto il coraggio di metterlo in prima serata e poco alla volta hanno scoperto che c'era tanta gente che aveva voglia di ascoltare quegli argomenti.
Uno potrebbe chiedersi perché una tv dovrebbe educare la gente a seguire la scienza, un bel film, un bel libro o sport meno "di pancia". Semplicemente perché il genere umano dovrebbe tendere verso l'alto, non il basso.

Ottimo post.
Tra l'altro l'Italnuoto a grandi livelli, così come l'Italatletica in evidente crescita, dovrebbero favorire questo processo educativo.
A me piacciono tanti sport, ma se l'atletica leggera e il nuoto vengono considerate le regine delle Olimpiadi un motivo (anche culturale) c'è.
E, come dici, per apprezzare nuoto ed atletica, basta conoscere alcuni elementi basilari; poi, come è per ogni cosa, più uno sa più è in grado di cogliere i dettagli delle gare e comprenderne lo svolgimento.
Ma certi confronti epici che ci sono nel nuoto e nell'atletica, ad esplorare i limiti umani, dovrebbero entusiasmare chiunque.

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#254 08-03-2023 19:39:40

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Miro ha scritto:

Forse l'avrò già scritto anni e anni fa, ma il nuoto non dovrebbe seguire la strada del calcio e di tutti gli sport di squadra.
Lo sport di prestazione è proprio un'altra forma di spettacolo sportivo. Il nuoto è uno sport che misura i limiti umani. Per apprezzarlo serve un minimo di cultura di questo sport, neanche tanta.

Quindi l'obiettivo sarebbe quello di diffondere questa cultura.
Un modo (secondo me, sbagliato) sarebbe quello di usare anche nel nuoto il senso di appartenenza ad una squadra (o nazione), come nel calcio, come un amo, ma il rischio è che l'interesse del pubblico rimanga momentaneo, come l'interesse al nuoto o all'atletica solo durante le olimpiadi. Quel senso di appartenenza diventa una specie di doping che si può usare solo in rare occasioni. Con l'ISL non ha funzionato.
Oppure si può avere il coraggio di trasmettere un evento sportivo a orari decenti e su tv importanti e poco alla volta lo spettatore si fa una cultura in un determinato sport. Il problema delle tv attuali è che  manca l'intenzione di educare, in qualsiasi ambito, perché vale solo la legge degli ascolti, cioè della pubblicità.
Un paragone potrebbe essere quello delle trasmissioni scientifiche, che solitamente non passano in prima serata perché si presume che i contenuti di quelle trasmissioni non attraggano spettatori.
Però c'è stato Quark, in cui Piero Angela con un linguaggio semplice parlava di cose complicate, facendo ascolti notevoli. Non ha usato espedienti particolari, effetti speciali o stuzzicato il nostro voyeurismo come il Grande fratello, Amici o altro. Semplicemente qualcuno ha avuto il coraggio di metterlo in prima serata e poco alla volta hanno scoperto che c'era tanta gente che aveva voglia di ascoltare quegli argomenti.
Uno potrebbe chiedersi perché una tv dovrebbe educare la gente a seguire la scienza, un bel film, un bel libro o sport meno "di pancia". Semplicemente perché il genere umano dovrebbe tendere verso l'alto, non il basso.

Post da applausi, posso solo dire che concordo in pieno su tutta la linea.

nuotofan ha scritto:

Ottimo post.
Tra l'altro l'Italnuoto a grandi livelli, così come l'Italatletica in evidente crescita, dovrebbero favorire questo processo educativo.
A me piacciono tanti sport, ma se l'atletica leggera e il nuoto vengono considerate le regine delle Olimpiadi un motivo (anche culturale) c'è.
E, come dici, per apprezzare nuoto ed atletica, basta conoscere alcuni elementi basilari; poi, come è per ogni cosa, più uno sa più è in grado di cogliere i dettagli delle gare e comprenderne lo svolgimento.
Ma certi confronti epici che ci sono nel nuoto e nell'atletica, ad esplorare i limiti umani, dovrebbero entusiasmare chiunque.

Sicuramente la crescita in termini "risultatistici" dei movimenti di nuoto e atletica (anche se per l'atletica mi sembra più una fortunata congiunzione astrale che sta favorendo lo sbocciare simultaneo di vari progetti individuali, più che un movimento guidato da una federazione che si muove bene come invece è nel caso del nuoto) sta aiutando il diffondersi della popolarità di suddette discipline, e l'ho notato io stesso in particolare nelle generazioni piu giovani, ritengo però, che in Italia la cultura calcistica sia davvero profondamente radicata, intesa proprio come forma mentis di approccio allo sport in generale nella quale ci entusiasma più per il confronto che per le prestazioni e la competizione in se, il che purtroppo mal si rapporta con discipline che difficilmente si prestano a contrapposizioni antagonistiche.

Da notare tra l'altro come anche in ambito a stelle e strisce si cerchi molto di creare delle cosiddette "narrazioni" che favoriscano l'afflusso di fan da parte dei sport di squadra che li vanno per la maggiore come l'NFL e l'NBA, e lo fanno pur essendo il contesto sportivo americano molto meno "teso" come approccio in generale rispetto a quello europeo, riproporlo qui sarebbe ancora più difficile (oltre che per nulla desiderabile ai miei occhi) anche perché non vi è il punto di partenza comune che è il circuito collegiale.

Ultima modifica di EdmondDantes (08-03-2023 19:59:37)

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#255 09-03-2023 10:47:47

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

A proposito del discorso fatto sopra sulla metodologia di allenamento ampiamente prevalente nel nuoto, non c'è dubbio che si applichi anche allo Hyack Swim Club, il team canadese per cui nuota il 14enne Laon Kim (e che annovera altri buoni prospetti).

Nello scorso fine settimana, ai Winter Provincial Champs disputati a Victoria in vasca da 50 m, Laon Kim ha nuotato (e in tutte le gare, a parte gli 800 sl, c'erano anche le batterie): 50, 200 e 800 sl, 50 dorso, 100 rana, 100 e 200 delfino, 200 e 400 misti, 4x50 sl, 4x100 sl e 4x50 mista.

In tutto ciò ha trovato il modo di migliorare diversi suoi PBs, tra cui segnalo il nuovo NAG record canadese nei 50 sl, dove ha ottenuto 23.81 limando qualche centesimo al crono ottenuto di recente.
Nuovi PBs per Laon Kim anche nei 100 rana con un ottimo 1.06.12 (qui il NAG record è l'1.03.17 di Mastromatteo, che allora sembrava un nuovo Martinenghi, e Miro giustamente rilevò come i suoi crono a quell'età fossero migliori di quelli di Martinenghi, ma che non ha poi mantenuto le grandi premesse), nei 50 dorso con 27.69 (qui non c'è NAG record per la categoria 13-14 anni), nei 200 delfino con 2.06.90 (2.03.42 il NAG record di Cole Pratt, che ha prematuramente interrotto l'attività), nei 200 sl con 1.56.38 (1.54.04 il NAG record di Cole Pratt), nei 200 misti con 2.08.57 (2.05.26 il NAG record di Cole Pratt) e nei 400 misti con 4.33.40 sfiorando il NAG di 4.32.39 di Tobias Oriwol.

Quello che spicca in Laon Kim è la sua versatilità dai 50 agli 800 sl e nei quattro stili, che ne fa un grande prospetto per i 200 e 400 misti, ben oltre i suoi attuali PBs che, come ho mostrato sopra, sono stati ottenuti in pieno allenamento e nuotando in un oceano di gare.

Tra meno di tre settimane ci saranno le selezioni canadesi per i Mondiali e, oltre ai tanti motivi di interesse a livello assoluto (dalla McIntosh a tutte le altre stelle canadesi) sono curioso di vedere (in prospettiva Mondiali del 2027, diciamo) che gare disputerà Laon Kim e che crono otterrà.

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#256 09-03-2023 11:47:25

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Nuovi PBs per Laon Kim anche nei 100 rana con un ottimo 1.06.12 (qui il NAG record è l'1.03.17 di Mastromatteo, che allora sembrava un nuovo Martinenghi, e Miro giustamente rilevò come i suoi crono a quell'età fossero migliori di quelli di Martinenghi, ma che non ha poi mantenuto le grandi premesse), nei 50 dorso con 27.69 (qui non c'è NAG record per la categoria 13-14 anni), nei 200 delfino con 2.06.90 (2.03.42 il NAG record di Cole Pratt, che ha prematuramente interrotto l'attività), nei 200 sl con 1.56.38 (1.54.04 il NAG record di Cole Pratt), nei 200 misti con 2.08.57 (2.05.26 il NAG record di Cole Pratt) e nei 400 misti con 4.33.40 sfiorando il NAG di 4.32.39 di Tobias Oriwol.

Sui 200 stile ha un PB da 1.54.30 nuotato a Luglio 2022 che in ottica italica lo colloca tra gli R14 dietro al solo 1.52.39 del buon Galossi.

Comunque sottoscrivo la grande curiosità nei suoi confronti, e penso che a partire da quest'anno andrà a restringere il suo parco gare sulle distanze tra 100 e 400 metri che crono alla mano sembrano quelle a lui più congeniali, il che potrebbe comportare dei miglioramenti piuttosto netti. Inoltre, i suoi tempi nei singoli stili suggeriscono crono anche migliori di quelli che ha effettivamente nuotato sui misti, purtroppo non l'ho mai visto nuotare ( rimedierò con i trials canadesi ) ma suppongo abbia semplicemente da lavorare sulle transizioni tra gli stili, cosa comune per un 14enne.

Ultima modifica di EdmondDantes (09-03-2023 11:48:17)

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#257 09-03-2023 12:21:30

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:
nuotofan ha scritto:

Nuovi PBs per Laon Kim anche nei 100 rana con un ottimo 1.06.12 (qui il NAG record è l'1.03.17 di Mastromatteo, che allora sembrava un nuovo Martinenghi, e Miro giustamente rilevò come i suoi crono a quell'età fossero migliori di quelli di Martinenghi, ma che non ha poi mantenuto le grandi premesse), nei 50 dorso con 27.69 (qui non c'è NAG record per la categoria 13-14 anni), nei 200 delfino con 2.06.90 (2.03.42 il NAG record di Cole Pratt, che ha prematuramente interrotto l'attività), nei 200 sl con 1.56.38 (1.54.04 il NAG record di Cole Pratt), nei 200 misti con 2.08.57 (2.05.26 il NAG record di Cole Pratt) e nei 400 misti con 4.33.40 sfiorando il NAG di 4.32.39 di Tobias Oriwol.

Sui 200 stile ha un PB da 1.54.30 nuotato a Luglio 2022 che in ottica italica lo colloca tra gli R14 dietro al solo 1.52.39 del buon Galossi.

Comunque sottoscrivo la grande curiosità nei suoi confronti, e penso che a partire da quest'anno andrà a restringere il suo parco gare sulle distanze tra 100 e 400 metri che crono alla mano sembrano quelle a lui più congeniali, il che potrebbe comportare dei miglioramenti piuttosto netti. Inoltre, i suoi tempi nei singoli stili suggeriscono crono anche migliori di quelli che ha effettivamente nuotato sui misti, purtroppo non l'ho mai visto nuotare ( rimedierò con i trials canadesi ) ma suppongo abbia semplicemente da lavorare sulle transizioni tra gli stili, cosa comune per un 14enne.

Sì, giusta correzione. Nel rapido resoconto, anch'io mi sono perso tra le sue tante gare nuotate e i PBs migliorati.

Di Laon Kim ho visto qualche gara dell'inverno 2022, in particolare i 200 stile libero e i 200 delfino, e li nuotava con bassa frequenza di bracciata e notevole ampiezza (a maggior ragione per un 14enne), sfruttando certamente un'altezza notevole ma anche un modo di nuotare che è da fuoriclasse in divenire (spero di non portargli sfortuna).

Poi, chiaro, molti fattori devono coincidere ed ho citato sopra due nomi (Cole Pratt e Gabe Mastromatteo) che avevano nuotato grandi crono  a 14 anni ma non sono poi progrediti allo stesso modo.

Anche come come modo di nuotare, Laon Kim è molto convincente; il resto ce lo dirà il futuro.

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#258 09-03-2023 18:41:39

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Dopo avere parlato dei lunghi mesi di lavoro che precedono i grandi eventi natatori, ed essersi chiesti come rendere più attrattivi i meeting durante la stagione, mi pare giusto dare conto anche di questo articolo https://www.swimmingworldmagazine.com/n … a-50-free/, in cui Kasia Wasick rende appieno la sua gioia nel nuotare, e di come abbia deciso di volare dalla Polonia (dove si era recata per un meeting, visto che la sua residenza è a Las Vegas) solo per disputare il 50 sl al meeting di Fort Lauderdale.

La Wasick parla del piacere di gareggiare contro un'atleta forte come la Weitzeil e di respirare l'atmosfera di questi meeting, dopo avere recuperato dalle ore di volo gustando il cocco sulla spiaggia e sotto il sole della Florida, prima di ritornare a Las Vegas.

Sarà che la Wasick è una velocista, ma - messa così - non pare davvero male la vita del nuotatore professionista, nonostante i guadagni siano lontanissimi da quelli di altri sport.

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#259 10-03-2023 12:00:38

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Agli NSW State Championships di Sydney la McKeown segna il nuovo WR nei 200 dorso in 2.03.14, che dire, si è ampiamente ripresa dall'annata lievemente sottotono del 2021, penso ci sarà una gara davvero tirata a Fukuoka, tra lei e la Smith che vedo nettamente favorite.

Ultima modifica di EdmondDantes (10-03-2023 12:01:31)

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#260 10-03-2023 12:49:53

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Agli NSW State Championships di Sydney la McKeown segna il nuovo WR nei 200 dorso in 2.03.14, che dire, si è ampiamente ripresa dall'annata lievemente sottotono del 2021, penso ci sarà una gara davvero tirata a Fukuoka, tra lei e la Smith che vedo nettamente favorite.

Grandissima notizia e, se i parziali riportati in questo articolo sono corretti https://www.swimmingworldmagazine.com/n … in-sydney/, da notare come la McKeown sia passata ai 150m con lo stesso parziale del precedente WR di Regan Smith.

McKeown 2023: 29.34-1.00.73-1.31.84-2.03.14
Smith 2019: 29.06-1.00.37-1.31.84-2.03.35

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#261 10-03-2023 13:41:44

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Mancando i live results, sono andato su Swimswam Australia, contando sul fatto che i commentatori australiani sono, in media, nettamente migliori di quelli Usa, e difatti ho raccolto i principali risultati della prima giornata, oltre al grandissimo WR della McKeown nei 200 dorso (seconda Mollie O'Callaghan in 2.10.21)

100 sl maschili: Chalmers 48.09, Yang 48.64, Taylor 48.92 (PB), Southam 49.08
100 sl femminili: Jack 53.12, McKeon 53.55, Harris 53.91, Wilson 54.06, Jansen (16 anni) 54.54, Throssel 54.69, Titmus 54.85
50 dorso maschili: Isaac Cooper 24.38 (gran crono davvero)
800 sl femminili: Titmus 8.19.33 (notevole dopo il 100 sl e dimostra che la Titmus sta lavorando sull'endurance), Pallister 8.25.07
400 sl maschili: Winnington 3.47.98

Nei 400 misti femminili Jenna Forrester ha nuotato 4.39.16.

Ultima modifica di nuotofan (10-03-2023 19:23:00)

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#262 10-03-2023 19:04:01

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Mi sembra giusto ritornare sul WR dei 200 dorso della McKeown.

Quando Regan Smith, nella semifinale dei Mondiali 2019, realizzò quel 2.03.35, sembrò un crono destinato a durare molti anni.., o forse solo un giorno, perché la stessa Smith avrebbe potuto migliorarlo nella finale del giorno dopo, e lo avrebbe fatto senza una prima metà gara troppo veloce anche per lei.

Ricordiamo i parziali della Smith di Gwangju 2019

Semifinale: 29.06 - 31.31 ( 1.00.37 ai 100 m ) - 31.47 - 31.51 ( 2.03.35 tempo complessivo )
Finale: 28.68 - 30.77 (59.45 ai 100 m ) - 31.56 - 32.68 (2.03.69 tempo complessivo )

In sostanza, la Smith in semifinale ha condotto una gara equilibrata, con un passo che si è mantenuto costante nella seconda, terza e quarta vasca (solo due decimi di differenza tra la vasca più veloce e quella più lenta).
In finale, essendo consapevole di poter migliorare il crono della semifinale, si è lasciata trasportare dalla foga aggredendo i 200 dorso con due primi parziali decisamente troppo veloci anche per lei, che le hanno presentato il conto nell'ultimo (ben 1 secondo e 91 centesimi di differenza tra la seconda vasca e la quarta).

La McKeown di oggi ha nuotato: 29.34 - 31.39 ( 1.00.73 ai 100 m ) - 31.11 - 31.30 ( 2.03.14 tempo complessivo ), quindi con passo non solo equilibrato, ma lievemente più veloce nel terzo e quarto 50 m rispetto al secondo.

Questo è eccezionale per due motivi:

1) Siamo in piena preparazione, con i trials australiani previsti per metà giugno ed i Mondiali a fine luglio.

2) Nelle sue migliori prestazioni precedenti, realizzate in eventi importanti che giungevano alla fine della preparazione, la McKeown non era mai riuscita ad essere così consistente nel passo gara.

Il precedente PB della McKeown era il 2.04.28 ottenuto ai trials olimpici nel giugno 2021 con questi parziali:
29.24 - 31.30 ( 1.00.54 ai 100 m ) - 31.76 - 31.98 ( 2.04.28 tempo complessivo )

Alle Olimpiadi di Tokyo la McKeown vinse con un crono di 4 decimi superiore:
29.39 - 32.15 ( 1.01.54 ai 100 m ) - 32.06 - 31.08 (2.04.68  tempo complessivo ). In questo caso la gara fu più tattica (attesa e nervosismo più che giustificati per l'importanza della posta in palio) e la McKeown nuotò due parziali centrali "interlocutori" per poi accelerare nettamente nell'ultima vasca.

In ogni caso, la condotta di gara della finale di Tokyo ricalca quella dei Queensland Championships del dicembre 2020, dove la McKeown ottenne il suo miglior crono (prima di quello di oggi) fuori dai grandi eventi.  Questi i parziali:
29.98 - 32.04 ( 1.02.02 ai 100 m ) - 32.12 - 31.02 (2.05.16 il tempo complessivo ).

Insomma, la gara di oggi segna un evidentissimo passo in avanti della McKeown e nel modo di nuotare i 200 dorso, con una seconda metà di gara di enorme efficacia e consistenza.

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#263 10-03-2023 19:35:51

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

I weekend natatori sono già molto intensi..(e devono ancora arrivare le selezioni nazionali).

Dalla Svezia giunge notizia dei nuovi PBs di due giovanissime britanniche molto promettenti: la 2008 Phoebe Cooper ha nuotato 4.47.65 nei 400 misti e la 2009 Amelia Blocksidge ha ritoccato il suo fresco PB nei 1500 sl portandolo a 16.31.16 (8.49.03 il suo passaggio agli 800 m ).

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#264 11-03-2023 12:20:25

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Solito aggiornamento mattutino "australiano", grazie ai commentatori locali.

La McKeown ha vinto i 100 dorso in 57.84, cioè il crono che mi aspettavo, considerato che nei 200 dorso di ieri ha mostrato un'incredibile seconda parte di gara, più che particolari progressi nella velocità o nelle sub (che restano assai più brevi e meno efficaci di quelle della Smith, ad esempio).
Molto bene Mollie O'Callaghan, seconda in 59.41, poco dopo avere nuotato 4.07.21 nei 400 sl.

I 400 sl sono stati vinti dalla Titmus in 4.01.94 sulla Pallister (4.06.15) e la suddetta O'Callaghan (4.07.21).

I 100 delfino sono stati vinti da Emma McKeon in 57.07 sulla Throssell (58.21) e sulla Perkins (58.42). Buoni crono per la 17enne Boyd (58.89), per la 16enne Wunsch (59.7) e la 15enne Bird (59.8).

La McKoen ha disputato anche i 50 sl dove, come nei 100 di ieri, la vittoria è andata alla Jack con un notevolissimo 24.26. Seconda la McKeon in 24.69, terza la Harris in 24.74.

Joshua Edwards Smith ha vinto i 200 dorso maschili in 1.57.21.

Flynn Southam primo nei 200 sl in 1.47.08 a precedere Winnington (1.47.26) e Kai Taylor (1.47.74).

Ieri, a Brisbane, Cate Campbell è ritornata alle competizioni con un sonante 53.52: i trials olimpici australiani del prossimo anno promettono di essere strepitosi per quel che riguarda i 100 sl femminili.

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#265 11-03-2023 19:02:30

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Sono davvero contento per la Campbell, nuotare 53.52 al primo meet dopo 1 anno e mezzo di stop è davvero un segnale importante, come dice anche nuotofan tra Jack, McKeon, Campbell e O'Callaghan i trials australiani sui 100 stile femminili si preannunciano davvero incredibili, in ottica 4x100 direi che un WR al mondiale è ampiamente alla portata.

Nota a margine, visto che si è in tema 100 stile, oggi la Curtis ha nuotato un 53.04 lanciato ai campionati regionali di categoria, peraltro forzando non poco il passaggio a 24.98, ormai non è troppo distante dal livello necessario per entrare nel giro della nazionale, certamente è complice anche la carenza del nostro movimento nella velocità femminile, però comunque il potenziale c'è e si vede.

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#266 11-03-2023 19:58:52

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

EdmondDantes ha scritto:

Nota a margine, visto che si è in tema 100 stile, oggi la Curtis ha nuotato un 53.04 lanciato ai campionati regionali di categoria, peraltro forzando non poco il passaggio a 24.98, ormai non è troppo distante dal livello necessario per entrare nel giro della nazionale, certamente è complice anche la carenza del nostro movimento nella velocità femminile, però comunque il potenziale c'è e si vede.

Stavo per scriverne (nel mio quotidiano giro del mondo natatorio, faccio tappa anche nella nostra Italia) e, come detto in passato, la Curtis è naturalmente dotata di grande velocità e potrebbe fare grandi cose in futuro.

Guardavo i risultati dei Campionati regionali piemontesi, lombardi e toscani e, oltre ai buoni tempi della Vetrano (in particolare il 2.09.81 nei 200 misti) e di altri nomi noti, rilevavo i crono promettenti di alcune giovanissime, in ottica progetto 4x100 e 4x200 sl (ad esempio il 58.23 lanciato della 2010 Piacentini)

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#267 11-03-2023 20:18:55

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Seconda giornata della prima tappa del Grand Prix svedese (ricordo che qui siamo in vasca lunga) e altre ottime prestazioni delle britanniche Cooper e Blocksidge, che - da un punto di vista natatorio - sono agli antipodi: la Cooper nuota tutti gli stili con notevole ampiezza e a bassa frequenza di bracciata nonostante i suoi 14 anni, mentre la 13enne Blocksidge martella l'acqua con frequenze elevatissime che riesce a mantenere anche su lunghe distanze.

Phoebe Cooper ha migliorato i PBs sia nei 200 stile libero (2.01.18) che nei 200 misti (2.15.11), la Blocksidge, dopo un 200 sl nuotato in 2.08.03, nei successivi 800 sl è passata ai 200 m in 2.08.15 per concluderli con un notevole 8.39.14 (la Blocksidge appare come una sorta di batteria che si autoricarica nuotando).

Da dire anche dei PBs della 2008 svedese Emmy Hallqvist, divenuta "famosa" lo scorso anno per avere migliorato un record giovanile di Sarah Sjostrom nel delfino. Vista nuotare agli Eyof, la Hallqvist non mi ha entusiasmato, ma - considerando l'età - è comunque rilevante il suo 1.00.40 di oggi nei 100 delfino. Due PBs anche per lei, perchè a quello citato nei 100 delfino ha aggiunto il 26.26 nei 50 sl.

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#268 11-03-2023 22:59:49

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Sempre più perplesso su Peaty dopo averlo visto vincere al tocco i 100 rana all'EISM (meeting di Edimburgo) in 1.00.20 su Wilby (1.00.28) e Reitshammer (1.00.48).

Certo, Peaty ha ribadito più volte di avere lavorato moltissimo in questo inverno per recuperare il lavoro perso nella scorsa stagione, ma la sua azione è veramente lontana da quella a cui siamo abituati. Per dire, il suo ritorno di oggi (32.36) è stato di soli 3 decimi migliore di quello del giovane olandese Luca Janssen, giunto ottavo in 1.02.35 (che è il suo nuovo PB).

Al solito, vediamo i dati, cioè i crono ottenuti da Peaty in questo stesso meeting: nel 2018 vinse in 58.78, nel 2019 in 58.73 e nel 2020 in 58.13.
Dopo il tapering Peaty è solito migliorare notevolmente: nel 2019, ad esempio, ottenne quello stratosferico 56.88 in semifinale ai Mondiali di Gwangju, quindi ben 1 secondo e 85 centesimi meglio del tempo ottenuto in marzo al meeting di Edimburgo.
Anche ipotizzando che si ripeta un delta simile, Peaty arriverebbe a tempi sul 58.35, crono quindi che potrebbero ancora consentirgli un titolo mondiale (magari in un arrivo ravvicinato come quello di oggi), ma questa è solo un'ipotesi che guarda al passato, perché la sensazione attuale è che Peaty non riesca più a replicare quell'incredibile intensità nella bracciata che è stato il suo marchio di fabbrica per tanti anni.

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#269 11-03-2023 23:14:57

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

nuotofan ha scritto:

Sempre più perplesso su Peaty dopo averlo visto vincere al tocco i 100 rana all'EISM (meeting di Edinburgo) in 1.00.20 su Wilby (1.00.28) e Reitshammer (1.00.48).

Certo, Peaty ha ribadito più volte di avere lavorato moltissimo in questo inverno per recuperare il lavoro perso nella scorsa stagione, ma la sua azione è veramente lontana da quella a cui siamo abituati. Per dire, il suo ritorno di oggi (32.36) è stato di soli 3 decimi migliore di quello del giovane olandese Luca Janssen, giunto ottavo in 1.02.35 (che è il suo nuovo PB).

Al solito, vediamo i dati, cioè i crono ottenuti da Peaty in questo stesso meeting: nel 2018 vinse in 58.78, nel 2019 in 58.73 e nel 2020 in 58.13.
Dopo il tapering Peaty è solito migliorare notevolmente: nel 2019, ad esempio, ottenne quello stratosferico 56.88 in semifinale ai Mondiali di Gwangju, quindi ben 1 secondo e 85 centesimi meglio del tempo ottenuto in marzo al meeting di Edinburgo.
Anche ipotizzando che si ripeta un delta simile, Peaty arriverebbe a tempi sul 58.35, crono quindi che potrebbero ancora consentirgli un titolo mondiale (magari in un arrivo ravvicinato come quello di oggi), ma questa è solo un'ipotesi che guarda al passato, perché la sensazione attuale è che Peaty non riesca più a replicare quell'incredibile intensità nella bracciata che è stato il suo marchio di fabbrica per tanti anni.

Forse un semplice perplesso non è il termine che userei io, per carità, non voglio mettermi a dire che Peaty sia finito, per quel tipo di considerazioni si deve sempre aspettare l'appuntamento estivo, però sinceramente si tratta di un atleta di 28 anni e mezzo che arriva da un anno nel quale ha saltato vari mesi di allenamento causa infortuni, inoltre come hai detto anche tu, il suo punto di forza è sempre stato tenere una frequenza inarrivabile per chiunque altro, peccando però ( e parecchio anche) in fondamentali basilari per dare longevità alla propria carriera come tuffo, subacquea e virata (basti vedere come viaggia ancora sereno Fink alla soglia dei 30).

Magari Peaty mi stupirà clamorosamente e nuoterà temponi al mondiale ( comunque sopra al 57.5, sotto penso sia ormai chiaro non ci andrà più ), ma la sensazione che mi lascia, è quella del campione che ancora non si è reso conto che mente e corpo sono ormai su binari un po' differenti...

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#270 12-03-2023 09:49:21

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Il giovane aprile 2009 Luka Mijatovic segna il NAG 13-14 sulle 1000 yards in 8.59.29, scendendo dal suo vecchio personale di 9.06.13 di Dicembre, non cercherò di convertire il tempo in yards a quello che potrebbe essere in metri perché specie a questi livelli vi sono troppi fattori da considerare.

Mi pare evidente che siamo difronte a una precocità rara anche storicamente parlando, sicuramente coadiuvata dal fatto che Luka è già oltre l'1.90, essere alti però, non basta a nuotare bene...sono davvero curioso di seguire il percorso di questo ragazzo nei prossimi 3 anni per fare un po' il punto di dove possa arrivare.

Aggiungo un super 24.28 della Curtis sui 50 stile, così, sparato di prima mattina, che penso sia la terza prestazione italiana di sempre dopo Di Pietro e Ferraioli, almeno secondo Swim at...

Ultima modifica di EdmondDantes (12-03-2023 10:30:07)

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#271 12-03-2023 11:45:06

pot
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Re: Il 2023 tra le corsie

Già si era fatto il suo nome, dal Veneto da segnalare l' 1'54"38 del 2009 Gagiola sui 200. Molto efficace anche a dorso e farfalla e, guardando i suoi risultati passati, sembra poter dare il meglio in vasca lunga. Nel 200 di oggi è  andato un po' contro le sue caratteristiche mostrate nei precedenti meeting, con una partenza molto rapida nei primi 100 (abbondantemente sotto il suo personale nei 100) e con naturale rallentamentamento nella seconda parte.
Eccetto le gare a rana, si è qualificato agevolmente  in tutte le gare dei criteria...dai 50 ai 1500 stile, dal dorso al farfalla (100 e 200) e naturalmente nei misti. Vediamo come si comporterà nei criteria, le prossime 2 stagioni già  sapranno chiarirci  se siamo di fronte a un prospetto importante, al momento è,  chiaramente, troppo presto per valutare.
OGGI è  isctitto anche nei 100 delfino e 400 stile.

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#272 12-03-2023 12:20:18

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

pot ha scritto:

Già si era fatto il suo nome, dal Veneto da segnalare l' 1'54"38 del 2009 Gagiola sui 200. Molto efficace anche a dorso e farfalla e, guardando i suoi risultati passati, sembra poter dare il meglio in vasca lunga. Nel 200 di oggi è  andato un po' contro le sue caratteristiche mostrate nei precedenti meeting, con una partenza molto rapida nei primi 100 (abbondantemente sotto il suo personale nei 100) e con naturale rallentamentamento nella seconda parte.
Eccetto le gare a rana, si è qualificato agevolmente  in tutte le gare dei criteria...dai 50 ai 1500 stile, dal dorso al farfalla (100 e 200) e naturalmente nei misti. Vediamo come si comporterà nei criteria, le prossime 2 stagioni già  sapranno chiarirci  se siamo di fronte a un prospetto importante, al momento è,  chiaramente, troppo presto per valutare.
OGGI è  isctitto anche nei 100 delfino e 400 stile.

Eh sì, crono che inizia a essere davvero interessante in relazione all'età, personalmente lo seguo da quasi 2 anni e ha sempre mostrato un trend di crescita regolare, che depone a suo favore in ottica futura rispetto al classico miglioramento secco e improvviso caratteristico di chi magari si allunga di 15 cm in 3-4 mesi

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#273 12-03-2023 13:39:12

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Commentatori australiani (la cosa migliore di SwimSwam imo, assieme al britannico Dee, e a James Sutherland, unico articolista di livello) sempre attivi, ed eccoci allo spoiler sull'ultima giornata dei NSW Champs.

Interessante, come da attese, il 200 sl femminile con la O'Callaghan (1.55.27) a precedere la Titmus (1.55.53) in virtù di un'ultima vasca da 28.66. Si sapeva che il dualismo aussie Titmus-O'Callaghan sarebbe cresciuto di stagione in stagione ed aspettiamoci una bella sfida ai trials di giugno. Terza la Jack in 1.57.29, poi la Throssell (1.57.85) e la Pallister (1.58.68).

Da notare come la O'Callaghan abbia poi migliorato il proprio PB nei 50 dorso giungendo seconda in 27.38 a 7 centesimi dalla McKeown (27.31).

Doppio impegno anche per la McKeown che ha vinto i 200 misti in 2.08.27, a soli 8 centesimi dal suo PB risalente ai trials olimpici 2021.
La McKeown ha spinto a dorso, ma ha perso nella seconda metà gara rispetto ai parziali dei trials 2021, chiudendo con un 30.92 a stile libero. Quindi, ottimo crono per la McKeown (secondo miglior crono stagionale dopo il 2.08.08 della McIntosh) ma, considerato quanto di eccezionale mostrato nei 200 dorso, si conferma la sua difficoltà ad interpretare al meglio i 200 misti: stavolta non si è tenuta troppo a dorso ed ha pagato qualcosa a rana e stile libero.
Molto bene Jenna Forrester, seconda in 2.10.32, con un nettissimo progresso rispetto al suo precedente PB.

I 50 sl sono andati a McEvoy in 22.08 su Novakowski (22.19) e Chalmers (22.37).

Buon 2.07.79 di Emma McKeon nei 200 delfino, gara che qualche anno fa sembrava potesse intraprendere con molte ambizioni, prima di decidere di puntare sulla velocità a stile libero, con i grandi risultati che conosciamo.

Infine, Temple ha vinto i 100 delfino in 52.18, Isaac Cooper i 100 dorso in 54.49 davanti a Yang (54.70) e Stubblety-Cook (54.79).

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#274 12-03-2023 19:46:25

EdmondDantes
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Re: Il 2023 tra le corsie

Segnalo anche il 200 stile nuotato oggi dal mio altro beniamino del 2009 Edoardo Partenza in 1.55.11, con una gestione di gara molto più conservativa rispetto a quella di Gagiola visto il passaggio a 56.97.

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#275 12-03-2023 20:53:38

nuotofan
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Re: Il 2023 tra le corsie

Riassunto dei due giorni di gara del Med. Open a Marsiglia (vasca da 50 m ).

Sarah Sjostrom è sempre una potenza anche se va verso i 30 anni e vanta una carriera ormai lunghissima, cominciata con l'oro "di testa" nei 100 delfino degli Europei 2008 di Eindhoven, quando aveva ancora 14 anni. Ha vinto i 50 delfino in 25.25 e i 100 stile libero in 53.55 (quasi lo stesso crono di Cate Campbell) dopo avere nuotato i vari turni previsti da un programma originale, che prevedeva quarti, semi e finale per i 50 e semi e finale per i 100 nella stessa sessione pomeridiana.

Nei 100 sl Steenbergen seconda in 53.84, Gastaldello terza in 53.86, Bonnet quarta in 54.74 e la 2006 Rossi-Bene quinta in 54.89.
Considerando la 100ista francese più forte, la Wattel, la Francia potrà contare su un ottimo quartetto (Wattel, Bonnet, Gastaldello, Rossi-Bene) per le Olimpiadi di casa. Da segnalare anche il 55.55 della Jehl e il 55.67 della Novaczyk, ma soprattutto il 55.99 in batteria della giovane dorsista Moluh (nata nel 2005) che potrebbe costituire, in prospettiva, un'alternativa interessante per la staffetta veloce a stile libero.

Discreti segnali da Arno Kamminga, che ieri nei 50 rana ha nuotato quattro volte tra il 27.18 e il 27.29, ed oggi ha vinto i 200 rana in 2.09.47.

Nei 200 stile libero maschili 1.47.31 per Salvan e 1.47.37 per Yebba che ha nuotato anche un interessante 7.58.23 negli 800 sl disputati in mattinata. Anche per la 4x200 sl maschile, considerando il jolly Marchand (che sarà tale per tutte le staffette maschili, visti i progressi che continua a compiere), è molto probabile che vedremo un quartetto francese assai competitivo per le Olimpiadi di casa.

Ho citato gli 800 sl maschili, che sono stati vinti da Fontaine in 7.52.75 e vanno rilevati i crono dei due "gemelli francesi del 2005" del mezzofondo, cioè Velly e Bricout, che hanno nuotato rispettivamente 7.57.80 e 7.58.78.

I 100 dorso maschili sono stati vinti da Christou, nuotatore di gran classe, in 53.72 (25.69 ai 50m a conferma della facilità con cui nuota il dorso anche in carico), i 100 rana femminili dall'olandese Schouten in 1.06.65 (si conferma in crescita questa ranista olandese) davanti alla belga Gaspard in 1.08.02.

L'altro olandese Kenzo Simons (che ha una partenza quasi Dresseliana) ha vinto i 50 sl in 21.87 davanti a Szabo (22.00) e Grousset (22.19 dopo avere vinto ieri i 100 delfino in 52.12).

Ottimo 27.65 della Pigree nei 50 dorso femminili davanti alla Mahieu (28.06); 28.21 per la già citata Moluh.

Infine la Lesaffre ha vinto i 400 misti femminili in 4.39.82.

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