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Con la prima trappa delle Pro Series in Usa, da mercoledì 10 a sabato 13 gennaio, ha inizio il nuoto di alto livello in un 2024 che si preannuncia memorabile perché non è mai capitato che in un anno olimpico siano previsti anche un Mondiale in vasca lunga (a febbraio a Doha), un Mondiale in vasca corta (a dicembre a Budapest), oltre all'Europeo assoluto (a giugno a Belgrado), a quello juniores (a inizio luglio a Vilnius ad inizio luglio) e, naturalmente, alle varie selezioni nazionali per le Olimpiadi.
Troppi eventi abbassano la qualità del prodotto?
Questo può essere vero per altri sport, ma i continui progressi che il nuoto continua a mostrare, insieme ai tanti nomi nuovi che propone ogni anno, sono garanzia di buona fruibilità anche per i palati fini (poi, certo, l'avvenimento a cui tutti tendono è l'Olimpiade parigina di fine luglio dove tutto è amplificato).
Uno dei motivi di esistenza di questo forum, nonostante le ben note difficoltà (che spero siano superate), è proprio quello di aumentare il numero degli intenditori di nuoto, e quindi provo a ripartire con entusiasmo, perché il nuoto genera entusiasmo in chi lo conosce.
Visto che è bene imparare dalle esperienze passate, cercherò di essere più sintetico nei miei post e poi di scrivere un post riassuntivo, alla fine di ogni mese, dei fatti principali accaduti.
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Riporto qui, per facilità di consultazione, il programma del nuoto alle Olimpiadi di Parigi
https://parigi2024.coni.it/it/gare/cale … ciplina=10
Ci saranno 9 giornate di gara, una più che in passato, e gli orari saranno ideali per il centro Europa, con la sessione delle finali che partirà alle 20:30 (mentre le batterie inizieranno alle 11 del mattino).
Quindi nessuna levataccia alle 3 di notte, come capitato in varie edizioni recenti, quando si privilegiava il prime time della costa orientale degli Stati Uniti (il calcolo è semplice, le 21 a New York e in generale sulla costa est degli Usa corrispondono alle 3 in Italia).
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Luca Soligo sceglie il titolo spiazzante https://corsia4.it/lifestyle/il-nuoto-fa-schifo/
per poi concludere, ovviamente, in modo diverso.
In realtà, posto che il sacrificio è la base di ogni successo nella vita (ricordo sempre la definizione di genio per Edison: 1% inspiration, 99% transpiration) non c'è dubbio che il tipo di allenamento che continua ad essere adottato in maniera prevalente nel nuoto a livello agonistico (bypasso le scuole-nuoto e gli amatori) sia assai esigente ed assai monotono.
Ma questo è anche un motivo di fascino per almeno due ragioni:
1) In quale altro sport capita di vedere il miglior atleta al mondo, come era il Lochte del 2010-2012, arrivare nelle posizioni di rincalzo nelle gare dei vari meeting stagionali che disputa?
E viceversa capita che alcuni atleti realizzino i loro PBs nei mesi invernali, suscitando grandi aspettative, per poi peggiorarsi nell'evento-clou della stagione, quello per cui tutta la preparazione è finalizzata.
In questo senso il nuoto è una partita di carte in cui solo alla fine si scopre chi ha la combinazione vincente.
2) Tutti sono consapevoli di come vari aspetti dell'allenamento possano ancora essere migliorati.
Da molti anni è stato introdotto il lavoro a secco accanto a quella in vasca, ma resta tutta da stabilire la migliore combinazione tra i due ed il punto di equilibrio ottimale tra volumi ed intensità delle serie in acqua.
Per non parlare dei misteri del tapering, il periodo finale di scarico tanto desiderato dagli atleti e temuto dai coach (che temono di sbagliarne i tempi).
In generale, sia per l'amatore che per il campione, il nuoto può regalare delle sensazioni uniche quando si arriva a quell'irripetibile sensazione di leggerezza, a quell'autentico stato di grazia che ripaga per ogni sforzo fatto in precedenza e consente, a quei pochissimi campioni che possono farlo, di spostare un po' più in là i limiti umani.
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La prima notizia del nuovo anno è la rinuncia ai Mondiali del fantasmagorico ranista Qin. Probabilmente si tratta di un problemino fisico, oppure una scelta tecnica mascherata da problemino fisico. Magari ha pagato gli ultimi mesi troppo all'arrembaggio, con molte manifestazioni di alto livello, a scapito dell'allenamento. Comunque, indipendente dal motivo, si libera un posto sul podio in tutte e tre le gare, a naso direi il primo gradino...
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La prima notizia del nuovo anno è la rinuncia ai Mondiali del fantasmagorico ranista Qin. Probabilmente si tratta di un problemino fisico, oppure una scelta tecnica mascherata da problemino fisico. Magari ha pagato gli ultimi mesi troppo all'arrembaggio, con molte manifestazioni di alto livello, a scapito dell'allenamento. Comunque, indipendente dal motivo, si libera un posto sul podio in tutte e tre le gare, a naso direi il primo gradino...
Rinuncia, quella di Qin Haiyang, che mi sembra logica in un percorso di preparazione alle selezioni cinesi di aprile e poi alle Olimpiadi di fine luglio, considerando tutte le gare disputate, da lui e da Zhang Yufei (caso analogo), nel 2023 appena concluso.
La loro partecipazione alle selezioni cinesi che si sono tenute a dicembre aveva fatto supporre anche la loro presenza ai Mondiali di Doha, ma evidentemente sono sopravvenute considerazioni di maggiore prudenza.
Tra i superbig cinesi sarà presente a Doha Pan Zhanle, assieme ad un drappello di giovani assai interessanti ed altri atleti che i tecnici cinesi vorranno testare a livello internazionale.
Tra questi giovani c'è quel Dong Zhihao che potrebbe essere un candidato all'oro nei 200 rana (privi di Qin, Marchand e ZSC), di cui è primatista mondiale juniores.
Per i 50 e 100 rana i britannici rilanciano alla grande le quotazioni di Peaty per aggiungere allori mondiali alla sua collezione, ma i nostri ranisti avranno sicuramente qualcosa da dire.
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A proposito di scelte, di cui parla Cristiana Scaramel https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto-weekly-scelte/, c'è quella del Sudafrica che si presenterà ai Mondiali di Doha con una compagine più competitiva rispetto a quella selezionata per i Mondiali di Fukuoka.
Scelta non casuale perché, evidentemente, la possibilità di gareggiare in un Mondiale decisamente meno competitivo attrae i responsabili, oltre che gli atleti, della Federazione sudafricana.
Tutte le punte sudafricane saranno presenti in una squadra a netta prevalenza numerica femminile (11 nuotatrici e 5 nuotatori); c'è da dire che i soli 5 nuotatori convocati (Clayton, Coetze, LeClos, Randle e Sates) offrono comunque la possibilità al Sudafrica di gareggiare in due staffette maschili su tre.
Sarà interessante vedere i risultati nel dorso di quel Pieter Coetze che aveva fatto molto bene nel 2023 prima di decidere di non partecipare ai Mondiali di Fukuoka, adducendo - assieme a Sates - problemi di preparazione olimpica che apparivano assai stravaganti.
Stavolta, a soli 5 mesi dalle Olimpiadi, ci saranno sia Coetze che Sates, oltre alle ottime raniste sudafricane capeggiate dalla Schoenmaker.
Ultima modifica di nuotofan (10-01-2024 17:42:00)
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A proposito di scelte, di cui parla Cristiana Scaramel https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto-weekly-scelte/, c'è quella del Sudafrica che...
Grazie per avermi fatto notare il typo dell'autore
Ma soprattutto grazie per la passione e l'intrattenimento che metti costantemente in questo forum!
Buon anno clorato, salato, dolce, ma soprattutto Olimpico a tutti!
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nuotofan ha scritto:A proposito di scelte, di cui parla Cristiana Scaramel https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto-weekly-scelte/, c'è quella del Sudafrica che...
Grazie per avermi fatto notare il typo dell'autore
Ma soprattutto grazie per la passione e l'intrattenimento che metti costantemente in questo forum!
Buon anno clorato, salato, dolce, ma soprattutto Olimpico a tutti!
Pensavo che tu e Luca Soligo aveste deciso di alternarvi nella rubrica settimanale; giusto quindi dare a Luca quello che è di Luca.
Ricambio gli auguri e affronto un tema trattato in passato proprio da Luca Soligo, perché arrivano notizie di vari forfeit al meeting di Knoxville che è partito ieri con i 1500 sl, vinti dalla Ledecky (15.38.81, sensibile progresso rispetto allo Us Open di 40 giorni fa e 17° crono assoluto, nonché migliore di quello mai nuotato da qualsiasi altra atleta che non si chiami Ledecky) e da Finke (solido crono appena oltre i 15' per un atleta che migliora molto con il tapering finale), e quindi nei commenti su Swimswam si legge la delusione degli appassionati, che aspettano ogni meeting con un'attesa quasi messianica.
Siamo al solito discorso della scarsa attrattività del nuoto prima degli eventi-clou (Olimpiadi e Mondiali), di come i suoi protagonisti vengano accusati di scarsa professionalità dagli stessi fans di nuoto perché troppe volte i ritiri arrivano solo quando compaiono le liste di partenza e sono scarsamente motivati.
Come spesso accade, c'è del vero in queste lamentele (i ritiri dovrebbero essere comunicati per tempo e spiegati meglio), ma si continuano a non capire le specificità del nuoto rispetto a tanti altri sport.
Come sport di prestazione, direi di altissima prestazione, il nuoto può essere assimilato solo all'atletica leggera, dalla quale però si distingue perché la forma migliore è ancora più labile, cioè difficile da raggiungere e mantenere.
In più le gratifiche economiche nei meeting di nuoto sono praticamente nulle, mentre nei principali meeting di atletica, soprattutto per i principali protagonisti, gli ingaggi sono consistenti.
Come mai allora, qualcuno mi dirà, assistiamo ai WRs nel nuoto anche fuori dai grandi eventi (vedi la McKeown a marzo e ottobre 2023)?
Questo perché la preparazione non è uguale per tutti e poi vi sono atleti o in fortissima crescita oppure capaci di mantenere uno standard prestativo assai elevato durante tutta la stagione (come è il caso della McKeown).
Ma per la stragrande maggioranza dei nuotatori e delle nuotatrici tutta la preparazione è volta a pochissimi obiettivi ben individuati, e questi meeting stagionali rappresentano semplici test del lavoro svolto fin lì in allenamento, per cui quando c'è un qualsiasi problema (fisico, di salute, di carattere personale) si possono saltare senza patemi di sorta, perché quello che conta è la preparazione, non il meeting in sé.
Ultima modifica di nuotofan (11-01-2024 10:35:35)
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Viste le batterie dei 100 stile a Knoxville.
Ben pochi spunti in campo femminile (miglior crono per Gretchen Walsh a 54.06) se non la conferma che Simone Manuel sta provando a risalire la china dopo i problemi di overtraining che le hanno procurato un serio stato di affaticamento. Per contro la Weitzeil è apparsa assai meno brillante rispetto ai meeting della scorsa stagione, ma è meglio attendere la finale per esprimere opinioni più consolidate.
Decisamente più interessanti i 100 stile maschili dove, in una delle batterie centrali, Carson Foster ha nuotato (con il consueto bello stile) un apprezzabile 49.35 che gli è valso la qualificazione alla finale A.
Poi, nella penultima batteria, buon assaggio di vin Santo (Condorelli) autore di 49.08 appena dopo Curry (48.95).
Infine nell'ultima, dominio del pivot Alexy che svetta a rimbalzo in 48.28 confermando di essere, presumibilmente, in ulteriore crescita rispetto ai Mondiali, se si pensa che un anno fa, a questo meeting, fu secondo in finale B con 49.14.
Riuscirà ad Alexy la schiacciata olimpica nei 100 stile di Parigi?
Ultima modifica di nuotofan (11-01-2024 22:31:56)
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Buon elenco di 20 nomi di giovani (nati tra il 2005 ed il 2009) promettenti di cui seguire i progressi nel 2024 https://corsia4.it/nuoto/giovani-tenere-docchio-2024/
Ne aggiungo 12: Amelie Blocksidge (09), Luka Mijatovic (09), Ksenia Misharina (09), Tajus Juska (09), Robert Badea (07), Carlos D'Ambrosio (07), Lorenzo Ballarati (06), Miron Lifincev (06), Kaii Winkler (06), Roman Akimov (05), Ilya Kharun (05), Oleksandr Zheltyakov (05).
Ovviamente potrei allungare di molto la lista con la consapevolezza che ci sarà sempre qualcuno, nato tra il 2005 ed il 2009, che sorprenderà nel 2024 senza che i nostri radar attuali riescano a segnalarlo (ad esempio un 2006 italiano le cui iniziali sono L.G.).
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Vediamo le finali di stanotte a Knoxville, invidiando la rapidità con cui Lilly King risponde alle domande nel post-gara.
Bella finale nei 100 stile libero femminili, soprattutto per merito di Kate Douglass che con 53.12 ha uguagliato il record della competizione stabilito nel 2016 (altro anno olimpico) da Sarah Sjostrom. Anche Gretchen Walsh (53.64), Simone Manuel (53.73) e Torri Huske (53.82) sotto i 54", stampati al centesimo da Abbey Weitzeil.
I 100 stile libero maschili sono stati "disassati" dal time trial sui 50 di Alberto Mestre (22.03 al tocco con la mano, a cui ha fatto seguito qualche ululato di disapprovazione dal pubblico). La gara vera è stata saldamente controllata da Alexy che ha vinto in 48.24 (due 48"2 nuotati con il barbone ed i carichi di gennaio non è poco) davanti ad un Brooks Curry (48.68) di nuovo competitivo.
Per il Santo pasticcere di nazionalità (Condorelli) un buon 49.03.
I 100 rana femminili hanno visto l'1.05.67 di Lilly King che ha resistito nella seconda vasca al tentativo di rimonta della McSharry (1.06.23) che aveva il pubblico dalla sua nuotando a Tennessee. Ottimo double ravvicinato per la Douglass (1.06.67 che costituisce addirittura il suo PB) prima di sentire la "parlantina più veloce del West", aka Lilly King, rispondere a chi glielo faceva notare che non ci vuole molto a far meglio del crono che ha nuotato nella finale Mondiale di Fukuoka (1.06.02).
100 rana maschili con il testa a testa Andrew-Fink vinto dal secondo nella parte finale della gara su crono dimenticabili (1.00.36 per Fink), mentre non è trascurabile l'ottima rimonta del giovane Joshua Chen, terzo in 1.00.67.
Si arriva ad Estatina McIntosh che svolge il suo compito senza squilli di tromba: 2.05.73 per dominare i 200 farfalla femminili. La notazione più positiva viene dal post-gara dove appare decisamente sorridente e risponde alle domande con più trasporto rispetto a quanto visto in alcuni meeting passati.
Nei 200 farfalla maschili vittoria per "l'uomo di casa", l'austriaco Espernberger in 1.56.58. Ho apprezzato parecchio la prova di Heilman (terzo in 1.57.23) che, come mostrato dal 100 stile libero, è in una fase di lavoro intenso e nonostante ciò ha combattuto con grinta fino all'ultimo metro su una distanza tosta come i 200 farfalla quando braccia e gambe sono pesanti e dolenti. In recupero Luca Urlando dopo i noti guai alla clavicola.
Si chiude con i 400 stile libero: in campo femminile vittoria della Ledecky in 4.03.46 su un'ottima Madden (4.05.66), mentre in campo maschile è Auboeck a prevalere in 3.46.78 precedendo il belga Henveaux.
Ultima modifica di nuotofan (12-01-2024 10:43:55)
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In fondo, se i nuotatori a gennaio sono sotto carico e quindi costretti a sacrifici (leggi penalizzazioni cronometriche e fatica supplementare) quando gareggiano nei meeting, anche i fans di nuoto ne condividono un po' le sorti.
Esce la entry-list del primo meeting della Pro-Series in Usa e tutti i fans di nuoto citano i grandi nomi presenti e pregustano le possibili sfide.
Poi arrivano le notizie dei tanti forfeit, e la margherita perde parecchi petali, ma ci si consola sempre con qualche sfida intrigante che resta, ed a Knoxville quella più attesa erano i 200 misti femminili a cui erano iscritte Kate Douglass, Alex Walsh e Summer McIntosh.
La sfida a tre però non ci sarà perché Kate Douglass, che avrebbe avuto 50 stile e 200 rana oltre ai 200 misti (ma nulla le avrebbe impedito di rinunciare, ad esempio, ai 200 rana), ha preferito testarsi sui 200 misti in un time trial alla fine della sessione di batterie di oggi, dove non aveva preso il via nei 100 farfalla.
Il risultato è stato eccellente: 2.07.89 in solitaria (terzo miglior crono della sua carriera dopo il 2.07.09 dei Nationals 2023 ed il 2.07.17 che le ha dato l'oro ai Mondiali) e quindi la sfida sui 200 misti di domani sarà solo a due (sperando che non capiti qualcosa) ed il super-appassionato da tastiera (ogni riferimento è puramente casuale) si deve accontentare di analizzare i parziali di oggi della Douglass (che ha spinto molto nella prima parte di gara, con il 26.66 a delfino ed è passata ai 100m in vantaggio sui parziali del suo PB), confrontarli con quelli di domani di chi gareggerà nei "veri" 200 misti e, soprattutto, pensare a cosa potrà accadere nell'unica sfida che conterà davvero, quella delle Olimpiadi di Parigi, quando anche gli appassionati potranno finalizzare tutto il lavoro svolto durante l'anno.
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Altra sessione di finali a Knoxville.
Si parte con i 200 sl femminili lanciati da Estatina su ritmi elevati: 55.75 ai 100m per poi nuotare parziali da 29.8 e 29.9 che la portano ad un 1.55.41 che può essere valutato in tanti modi (dipende dal lavoro che la McIntosh sta svolgendo) ma certifica che la sua fase di crescita esponenziale vista nei primi mesi del 2023 è terminata.
I 200 stili femminili vedono Urlando in testa a metà gara (51.79), ma l'ultima vasca di Auboeck è decisamente la migliore e l'austriaco accoglie con notevole soddisfazione l'1.46.70 che gli assegna la vittoria su un trio Usa (House Smith ed Urlando) racchiuso su crono intorno all'1.47.6.
Ottima Curzan nei 200 dorso femminili vinti in 2.07.38 sulla Stadden (2.08.42), mentre la versione maschile vede un confronto su livelli cronometrici non certo esaltanti tra Tapp, Diehl e Aikins, vinto da Hunter Tapp in 1.58.91 (1.59.16 per Diehl).
Si passa ai 400 misti e in campo femminile c'è la curiosa vicinanza di corsie tra Ledecky e Lilly King su cui si era scherzato alla vigilia (la Ledecky ha sfidato la primatista mondiale dei 100 rana nei 400 misti). La Ledecky parte forte (con stile assai dispersivo nel delfino) mentre la Smith pare dispersa nella vasca a metà gara, ma la rana presenta un conto pesante alla Ledecky che si vede raggiunta e superata da tante, tra cui - incredibile visto il distacco ai 200m - anche dalla King. Ovviamente lo stile libero riporta bene avanti la Ledecky nella curiosa sfida con la King e la Ledecky chiude terza in vasca, ma seconda nella classifica finale vista la squalifica di Ella Smith.
Vince Tess Cieplucha in 4.41.54 su Katie Ledecky (4.44.82), mentre per Lilly King c'è un 4.49.92 finale.
In campo maschile, consueto esercizio di stile per Carson Foster che sfiora i 2' a metà gara (2.00.53), tiene ancora discretamente a rana (3.13.19), ma poi gli manca la chiusura per stampare un crono significativo in-season: 4.13.04 per lui che tiene comunque a considerevole distanza Finke e Litherland.
Si chiude con i 100 farfalla e la gara femminile è la migliore di serata con la vittoria di Gretchen Walsh in 56.78 su MacNeil (57.18), Curzan (57.26 dopo i 200 dorso) e Alex Walsh (57.59 suo nuovo PB), mentre quella maschile viene vinta in 51.40 da un Casas meno brillante di altre volte (ma stavolta era in finale A, direbbe qualcuno) su Dare Rose (51.72) e Condorelli (51.79). Michael Andrew pare in palese difficoltà in una gara, i 100 delfino, in cui era assai competitivo.
Niente intervista post-gara per Casas: personaggio particolare, non solo in gennaio.
Ultima modifica di nuotofan (13-01-2024 08:47:33)
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Per quanto possibile rapidamente, guardavo le batterie dell'ultima giornata di Knoxville ed ero ormai vicino alle ultime tre (quelle con le teste di serie) dei 50 stile libero maschili, quando ho notato un tuffo strano (poca spinta e immediata emersione) a cui ha fatto seguito una nuotata altrettanto strana (ad altissima frequenza e piuttosto scomposta) per un meeting di quel livello.
Ho quindi rivisto quella batteria dei 50 stile libero facendo attenzione al nuotatore in corsia 6, che poi scorrendo i risultati ho visto essere Danny Tucker, di anni 32, che gareggia per un club (Hinsdale) dalle parti di Chicago.
Dopo avere perso un bel po' in fase di partenza, il nostro Danny Tucker ha cominciato a mulinare le braccia in modo piuttosto disordinato, come non avrei mai pensato di vedere in un meeting di quel livello.
I suoi sforzi, devo dire, non sono stati infruttuosi, tanto che il suo crono finale (23.26) non è certo disprezzabile (meglio di quello di Heilman, per dire), e quindi è naturale pensare a cosa potrebbe farebbe Danny Tucker con una tecnica e un'acquaticità migliori di quelle di cui dispone.
Poi ho pensato a tutti noi appassionati di nuoto, che siamo dei piccoli o piccolissimi Danny Tucker, mossi dalla grande passione per il nuoto ma privi delle qualità che anche il vero Danny Tucker ha; noi che ci concentriamo su quei pochissimi predestinati.
Onore quindi a Danny Tucker, vero campione e rappresentante di tutti noi, ed a tutti i Danny Tucker di cui non ci occupiamo mai durante l'anno, ma che ci sono molto più vicini di chi, invece, può salire su un podio olimpico.
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Il nuoto delle stelle richiama l'attenzione nell'ultima giornata del meeting di Konxville.
Kate Douglass si fa abbondantemente perdonare il forfeit nei 200 misti realizzando il nuovo record americano nei 200 rana: 2.19.30 per lei, PB migliorato di quasi 2" e quinta prestazione all-time (e non è distante da quelle che la precedono, a parte ovviamente il WR siderale della Chikunova), mentre tra le nuotatrici diviene la quarta all-time.
Tutto questo a gennaio, e quindi aumenta l'attesa per ciò che la Douglass potrà fare già ai Mondiali di Doha.
I parziali del 200 rana della Douglass sono stati 32.01-1.07.05-1.42.97-2.19.30.
Eccellenti anche i 200 misti che hanno visto il duello tra Alex Walsh e Summer McIntosh.
Come da attese, la McIntosh parte in testa a farfalla: 27.49 per lei con la Walsh a 34 centesimi, ed allunga sensibilmente a dorso: 58.97 ai 100m dove il distacco della Walsh è salito a 1"30.
La rana è decisiva perché la McIntosh resiste all'attacco della Walsh, che ai 150m passa in testa per soli 8 centesimi: 1.37.07 contro l'1.37.15 della McIntosh che poi mette a frutto le sue qualità nello stile libero operando il controsorpasso e vincendo in 2.07.16 contro il 2.07.63 della Walsh.
Già a gennaio abbiamo quindi quattro atlete autrici di crono da 2.07: 2.07.16 per la McIntosh, 2.07.54 per la McKeown, 2.07.63 per Alex Walsh e 2.07.89 per la Douglass (in un time trial).
Il nuovo programma olimpico che presenta i 200 misti femminili alla fine delle nove giornate di gara di Parigi dovrebbe consentire una sfida a quattro di altissimo livello: dita incrociate perché questa grande finale si possa materializzare.
La McIntosh non era stata entusiasmante nei 200 farfalla e 200 stile libero nuotati nei giorni scorsi a questo meeting, ed è giusto sottolineare il peso specifico del suo risultato nei 200 misti confrontandolo con il suo PB di 2.06.89 ottenuto alle selezioni mondiali canadesi 2023 (dove realizzò i WRs dei 400 stile libero e misti).
Quel 2.06.89 uscì da due frazioni gigantesche a delfino (26.80) e stile libero (29.63), mentre ci fu un 31.83 a dorso e un 38.63 a rana.
La distribuzione nel 2.07.16 di oggi è molto più consistente: 27.49 a delfino, 31.48 a dorso, 38.18 a rana e 30.01 a stile libero.
Considerando il periodo ed i precedenti risultati della McIntosh nei 200 farfalla e 200 stile libero, non c'è dubbio che i peso specifico di questo 2.07.16 sia decisamente superiore al 2.06.89 delle selezioni canadesi 2023 e proietti la McIntosh in area WR della Hosszu (magari già ai trials olimpici canadesi), se la preparazione si svolgerà senza intoppi.
In ogni caso, oltre alla McIntosh ci sono almeno altre tre grandi protagoniste nei 200 misti femminili (da considerare anche i progressi della cinese Yu Yiting) che possono ambire a crono da 2.06.
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I 200 misti femminili con la sfida McIntosh-Walsh ed il record Usa della Douglass nei 200 rana hanno ovviamente catalizzato l'attenzione.
Resta da riferire del resto, a partire dagli 800 stile libero dove la Ledecky si è installata al primo posto del ranking stagionale (8.14.97 per lei a Knoxville, superando l'8.15.11 della Pallister alla Coppa del Mondo di ottobre) ed Auboeck ha confermato le buone prestazioni nei 200, 400 e 1500 vincendoli in 7.51.96.
Nei 100 dorso femminili, frizzante prima vasca della Curzan che poi viene rimontata negli ultimi metri dalla Berkoff (59.06 per la Berkoff, 59.11 per la Curzan), mentre in quelli maschili ha prevalso Shaine Casas in 53.54 su un Armstrong (53.97) assai lontano dai crono da 52" che nuotava nei meeting della stagione scorsa (è probabile che ci sia stato un notevole cambio di preparazione per Armstrong, che cioè stia caricando assai di più). Terzo il 19enne Marshall in 54.36.
I 200 rana maschili sono stati vinti dall'uomo di casa (nuota a Tennessee) Epitropov in 2.11.59 che ha superato nel finale Licon (2.11.77), mentre i 200 misti maschili da Carson Foster (1.58.83) al tocco su Julian (1.58.89).
Si finisce con i 50 stile libero: Kasia Wasick prevale in 24.31 sulla Weitzeil (24.57) ed una Douglass (24.67) ancora sorridente per il record nei 200 rana, mentre Michael Andrew (21.87) trova finalmente una soddisfazione precedendo la coppia Crooks-Condorelli (22.06).
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Ho trovato un articolo su Tajus Juska https://www.tv3.lt/naujiena/sportas/14- … a-n1278790
La traduzione è quella che è, ma alcune notizie emergono, a partire dal sogno olimpico che Tajus culla già per Parigi dove disputerebbe la sua prima Olimpiade a 15 anni come quel Michael Phelps che cita come suo primo ed unico riferimento quando ha cominciato a praticare il nuoto, dato che poi ha guardato solo ai suoi progressi personali.
Tajus ha amato il nuoto da subito, da quando cioè i suoi genitori lo portavano ai laghi, in estate (per chi si é lamentato dell'acqua fredda della piscina quando i genitori hanno deciso di iscriverlo alla scuola nuoto, è già un motivo di profonda vergogna lol)
Taj l'impavido, ha quindi cominciato a nuotare a 6 anni nei laghi gelati della Lituania e da allora ha iniziato a battere record su record nelle categorie giovanili, in un modo e ad un ritmo che hanno impressionato il suo allenatore, Paulius Andrijauskas, che dice che (ovviamente) il sogno olimpico è difficilissimo da raggiungere, ma nessuno può sapere quando Tajus smetterà di migliorarsi.
Andrijauskaus vede in Tajus quella disciplina del lavoro che pochi hanno, perché molti si prefiggono grandi obiettivi, ma non sono consapevoli di quello che serve poi per provare a raggiungerli.
La gara preferita di Juska sono i 100 stile libero, ma ne disputa tante e la preparazione di coach Andrijauskaus è piuttosto schematica: nei primi tre mesi (da fine estate a fine autunno) si fa un lavoro di resistenza, nei successivi tre il lavoro si sposta sulle medie distanze ed infine nel terzo ciclo si predilige la velocità e la forza che serve per le distanze più brevi.
Ultima modifica di nuotofan (15-01-2024 23:26:40)
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Archiviato il primo meeting di peso della stagione, a Knoxville negli Usa, già il prossimo weekend prevede vari appuntamenti tra Europa ed Australia, e poi sarà un crescendo fino alla seconda decade di febbraio quando inizierà il nuoto nella piscina mondiale di Doha.
Tutti i risultati più rilevanti di Knoxville sono venuti in campo femminile perché lì vi erano autentiche fuoriclasse ed i 200 misti ed i 200 rana sono stati memorabili nonostante il periodo.
In campo maschile (a parte i 50 stile di Danny Tucker) poche indicazioni di rilievo; direi solo la solidità di Auboeck ed i 100 stile di Alexy di cui ho citato il netto progresso rispetto allo stesso meeting di 12 mesi fa: non c'è dubbio che Alexy abbia acquisito molta convinzione dopo Fukuoka e sia un serio pretendente al podio olimpico di Parigi.
Per il resto tutto dipende dai carichi dei vari atleti: solo loro ed i loro coach sanno come sta andando davvero la preparazione.
In ogni caso, l'anno olimpico è ufficialmente iniziato anche in vasca, e non ci sarà molto tempo per distrarsi.
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I ritiri nella stagione olimpica fanno sempre scalpore, ma quello di Haley Flickinger https://swimswam.com/olympic-bronze-med … etirement/ appare sereno e ben meditato.
La Flickinger, che ha studiato a Georgia (sud-est degli Usa), si è trasferita in Arizona per quella che doveva essere una (lei pensava) breve esperienza natatoria.
Invece si è trovata talmente bene da decidere di restare lì anche terminata la sua carriera natatoria, proponendosi come una sorta di agente immobiliare per chi, come aveva fatto lei anni addietro, intenda trasferirsi in Arizona da altri stati.
Dal punto di vista natatorio la Flickinger ha avuto nei 200 farfalla e nei 400 misti le gare più congeniali.
Innumerevoli i suoi crono intorno ai 2.06 nei 200 farfalla, con punte sul 2.05 alto, mentre nei 400 misti dei Mondiali in vasca corta 2022 ha ottenuto l'unica vittoria in una grande competizione internazionale (seconda fu Sara Franceschi).
Ultima modifica di nuotofan (16-01-2024 19:08:02)
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Un saluto a Nuotofan, per la passione con cui cerca di ammettere in vita il forum.
Per quanto riguarda il nuoto americano sembra in salute in campo femminile.
Pur battuto dall'australia in due staffette su tre, può puntare ad almeno quattro ori (800-1500 sl, 200 ms, 100-200 ra ( senza Chikunova) con Regan Smith che potrebbe giocarsela con Kaylee McKeown a dorso.
In campo maschile potrebbe, invece, rimanere senza ori individuali. La speranza aurea più limpida è Finke nei 1500 sl, ma sinceramente non penso che possa ripetere il tempo del 2023.
Murphy a dorso non è da oro, come Fink a rana e anche nelle staffette la lotta è aperta.
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Un saluto a Nuotofan, per la passione con cui cerca di ammettere in vita il forum.
Per quanto riguarda il nuoto americano sembra in salute in campo femminile.
Pur battuto dall'australia in due staffette su tre, può puntare ad almeno quattro ori (800-1500 sl, 200 ms, 100-200 ra ( senza Chikunova) con Regan Smith che potrebbe giocarsela con Kaylee McKeown a dorso.In campo maschile potrebbe, invece, rimanere senza ori individuali. La speranza aurea più limpida è Finke nei 1500 sl, ma sinceramente non penso che possa ripetere il tempo del 2023.
Murphy a dorso non è da oro, come Fink a rana e anche nelle staffette la lotta è aperta.
Enorme piacere da parte mia nel rileggere un forumista doc come Alfa.
Sarà una stagione olimpica estremamente interessante perché siamo abituati all'innalzamento di prestazioni del nuoto Usa che però, rispetto al passato, vi arriva con molte meno certezze, soprattutto in campo maschile, come dice Alfa.
Il recupero di Dressel resta fondamentale per sperare in alcuni ori individuali (50 stile, 100 farfalla) che erano garantiti a Tokyo, e per dare competitività alle staffette.
Dressel, annunciando il ritiro dal meeting di Knoxville per stare vicino alla moglie, si è detto molto soddisfatto del lavoro che sta svolgendo in allenamento, ma è chiaro che i livelli a cui potrà arrivare ai trials olimpici di giugno sono sconosciuti forse anche al suo coach.
Alexy è in crescita ma la concorrenza nei 100 stile è feroce (sono curioso di vedere il crono che otterrà Pan Zhanle ai Mondiali di Doha).
Nel mezzofondo c'è Finke ma gli 800 ed i 1500 vedono una stagione d'oro per qualità ai vertici.
Il dorso, abituale messe di ori per gli Usa, vede un Murphy con il contavasche ormai usurato e un Armstrong, che sembrava in prepotente crescita due anni fa, ritornato ad essere un oggetto misterioso.
La farfalla veloce dipende da Dressel, mentre nella doppia distanza il giovane Heilman è il prospetto Usa più interessante, ma da qui a pensare all'oro ce ne passa, pur con tutti i problemi di Milak che rendono di nuovo contendibile una distanza che non lo era più.
La rana statunitense non ha, oggettivamente, prospetti da oro e forse nemmeno da podio, mentre i misti sono di Marchand, con il pericolo maggiore proveniente da Wang Shun nei 200.
Insomma, ad oggi, non c'è un oro maschile Usa non dico certo, ma forse nemmeno probabile, a meno che Caleb non torni Remel, come lo chiamava Rimbaud (altro forumista storico), cioè il vero Dressel.
Situazione molto diversa in campo femminile, dove i due ori della Ledecky paiono ancora assicurati e ci sono le altre credibili chance di vittoria per le varie Douglass etc che ha citato Alfa.
Ritornando al campo maschile, è curioso come Bowman stia allenando dei grandi campioni non Usa come Marchand (soprattutto) ma anche Kos e Kharun e sarà alle Olimpiadi come parte integrante della squadra francese.
Non sarebbe male se gli atleti internazionali allenati da Bowman vincessero più ori dell'intera squadra Usa.
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Visto che (miracolosamente) sono riuscito ad accedere, ecco un esempio di titolo che mi pare fuorviante https://swimswam.com/summer-mcintosh-la … le-libero/
Il riferimento è alle dichiarazioni della McIntosh dopo i 200 stile disputati a Knoxville, quando disse che i 200 stile libero sono "definitely one of my favorite events", cioè senz'altro uno dei suoi eventi preferiti, ma senza volere assolutamente stilare una classifica definita tra 200 e 400 misti, 200 farfalla, 200 misti e 400 stile libero, cioè le cinque gare che potrebbe disputare alle Olimpiadi.
Se i 200 stile libero fossero la sua gara preferita, non ci sarebbero dubbi sul fatto che la McIntosh la disputerà a Parigi, mentre ce ne sono eccome, visto il programma che la prevede nella stessa sessione dei 400 misti (anche se una è all'inizio mentre l'altra alla fine della sessione di finali).
Insomma, la McIntosh voleva semplicemente dire che i 200 stile libero le piacciono senza dubbio, come d'altra parte i 200 misti che ha disputato nell'ultima giornata del meeting di Knoxville, su cui anzi è stata più prodiga di elogi, perché i 200 misti richiedono una sorta di sprint prolungato nei vari stili che la diverte parecchio.
Ultima modifica di nuotofan (17-01-2024 17:45:49)
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Nella sua newsletter settimanale Luca Soligo parla di viaggi (quello per accedere al forum è una sorta di odissea, ma speriamo in un futuro più agevole) https://corsia4.it/nuoto/fatti-di-nuoto … l-viaggio/
Dei soggetti trattati, non parlo di pallanuoto o della musica di Cody Simpson (su cui non ho sufficienti conoscenze), mentre dico qualcosa su Kate Douglass e Adam Peaty.
Kate Douglass è un caso veramente anomalo tra le grandi nuotatrici.
Nelle categorie giovanili si mise in luce soprattutto come velocista a stile libero (nella distanza più breve, le 50 yds), poi manifestò la sua predisposizione per la rana, ma fu solo a livello universitario che esplose a grandissimi livelli, nuotando ottimi crono anche a delfino.
Avere tre stili così forti la "costrinse" a nuotare anche i misti, che però non ha mai amato, al punto che sembrava volerli abbandonare finché l'evidenza dei numeri (era troppo forte nei 200 misti per non disputarli più) la costrinse a reinserirli nel suo programma gare per i grandi eventi internazionali, dopo la parziale delusione delle Olimpiadi di Tokyo (dove la Ohashi vinse un oro insperato, vista la forza di Douglass e Walsh).
In vasca lunga (quella che a noi interessa) il suo cuore batterebbe per i 50 e 100 stile libero e i 200 rana (strana combinazione di eventi, dovuta al fatto che nella rana emerge per ampiezza e scivolo, e quindi predilige i 200), ma nei 200 misti è molto più competitiva rispetto allo stile libero veloce (soprattutto i 50) e quindi deve per forza nuotarli.
Il programma gare più sensato per la Douglass, cioè quello dove può ottenere i risultati migliori, prevederebbe come tre gare individuali i 200 rana, i 200 misti e i 100 stile, in ordine decrescente di probabilità di podio.
Soligo esclude che la Chikunova gareggia a Parigi: in questo caso - ad oggi - la Douglass sarebbe la favorita per l'oro davanti alla Schoenmaker (un'altra che ha cominciato assai bene questa stagione olimpica).
Peaty appartiene alla categoria ormai illustre dei "grandi rientranti" (vedremo se Milak si affiancherà a lui e Dressel): in questi casi tutto può accadere, ma è oggettivamente improbabile che l'atleta ritorni a nuotare i suoi PBs, soprattutto quando questi PBs sono clamorosi come è per Peaty e Dressel.
Però Peaty ha dimostrato chiari progressi alla Coppa del Mondo, terminando con un incoraggiante 59.25 nei 100 rana di Budapest, e quindi Doha - come dice Soligo - darà indicazioni su cosa potrà ottenere Peaty a Parigi.
Ricordo che Peaty era solito migliorarsi molto con il tapering finale alla fine della preparazione, quindi un Peaty sul 58" e mezzo a Doha darebbe segnali confortanti per Parigi (penso che il suo obiettivo sia di ritornare a nuotare crono sotto i 58").
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Conferma da WA degli otto nuotatori (7 bielorussi ed un solo russo) che hanno chiesto e a cui è stato concesso lo status di atleta neutrale https://swimswam.com/shymanovich-girev- … doha-2024/.
Ci sono i tre più forti atleti bielorussi ( Shymanovich, la Shkurdai e la Zmushka) e Ivan Girev come unico russo.
Girev, di cui ho scritto in modo entusiastico quando vinse il doppio titolo mondiale juniores a Indianapolis 2017, si è poi perso per qualche stagione per poi ritornare in auge con il suo crawl che spicca per apparente facilità di azione, non solo tra gli atleti russi.
Ai Campionati russi 2023 ha nuotato il miglior crono nei 100 stile (47.79, precedendo Kolesnikov, Kornev e Grinev) ed il secondo nei 200 (1.45.79).
Immagino che non sia facile continuarsi ad allenare in Russia come unico atleta russo che ha chiesto lo status di neutrale.
Ultima modifica di nuotofan (18-01-2024 23:25:45)
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Dalla Kitajima Cup, come meritoriamente segnala nuoto.com (ho deciso di essere più prodigo di complimenti quando i siti che consulto lo meritano), arriva la notizia dell'1.53.33 nei 200 farfalla di Tomoru Honda.
Il crono è migliore dell'1.53.66 nuotato dallo stesso Honda nella finale dei Mondiali di Fukuoka, e quindi fa subito pensare all'ennesimo caso di nuotatore giapponese che realizza i suoi crono migliori lontano dai grandi eventi.
Vedremo se stavolta Honda, che ha comunque iniziato assai bene questa stagione anche nei 400 misti, riuscirà a nuotare al meglio negli appuntamenti-clou, soprattutto alle Olimpiadi di Parigi.
Per ora il suo PB in vasca lunga (in corta è primatista mondiale) resta l'1.52.70 del Japan Open 2022.
Ho detto dell'1.53.66 della finale di Fukuoka, ma è giusto aggiungere che nell'altra grande competizione del 2023, gli Asian Games, Honda è stato più veloce, nuotando 1.53.15.
I 200 farfalla, dopo essere stati per diversi anni proprietà assoluta di Milak che aveva come unico stimolo il miglioramento del WR, sono attualmente una gara con sceneggiatura tutta da scrivere:
- Marchand deve scegliere tra loro e i 200 rana come terza gara individuale (farle entrambe è piuttosto complicato),
- di Milak si attendono notizie meno allarmanti di quelle fin qui arrivate,
- Honda c'è, ma riuscirà a puntare deciso all'oro?
- i giovani in grande ascesa, Heilman e Kharun, a che crono arriveranno?
- Chmielewski, approdato in Usa, ripartirà dal podio di Fukuoka con rinnovato entusiasmo?
- e il nostro Razzetti, così progredito nei misti, farà un balzo anche nei 200 farfalla?
- restano le solite sorprese di stagione (un Ponti che traduce i progressi in corta in lunga, ad esempio)
- e poi c'è Federico Burdisso: per lui speriamo in una sceneggiatura di grande livello.
Ultima modifica di nuotofan (19-01-2024 12:04:02)
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