Cari lettori di Fatti di nuoto Weekly, è ufficiale: il viaggio verso Parigi è iniziato.

Gli indizi sono sparsi qua e là nel mondo del nuoto, noi li raccogliamo, li mettiamo insieme e facciamo 1+1. Pronti?

Kate Douglass

Non ci sono dubbi che il viaggio di Kate Douglass verso Parigi sia ufficialmente partito con il 2.19.30 nuotato alle TYR Pro Swim Series, tempo che migliora il record americano dei 200 rana (2012, Rebecca Soni, 2.19.59).

Quarto tempo di sempre per lei, che in ottica Parigi potrebbe puntare anche su questa gara, dove troverebbe una concorrenza meno agguerrita rispetto ad altre (mancherà soprattutto la russa Chikunova) e che probabilmente ha una preparazione più compatibile con i 200 misti (dove troverà invece una rivale dura come Summer McIntosh).

Con lei inizia anche il viaggio degli USA verso Parigi, attesi al varco dopo un Mondiale minore (Fukuoka) e uno che di fatto salteranno (Doha): tornare in vetta al medagliere è l’imperativo.

Cody Simpson

Il suo è un caso più unico che raro: eccellere in due mondi così diversi e così competitivi come lo sport e la musica non è per nulla scontato.

Nella vita è stato prima prodigio del nuoto giovanile, poi pop star di successo, poi è tornato al nuoto con risultati quantomeno interessanti ed ora, dopo aver dichiarato che con questa stagione – e il tentativo di qualificazione per Parigi – terminerà il suo percorso nel nuoto, si ributterà nella musica, forte della spinta che gli sta dando la sua seconda vita sportiva. Il suo ultimo album (autoprodotto) è del 2022, ma ora ha fatto uscire una versione acustica e romantica di uno dei suoi più grandi successi, “On my mind”, che sembra essere il preludio per un ritorno più strutturato.

Guardatevi il video originale e quello di oggi: che viaggio.

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Settebello e Setterosa

Il viaggio della pallanuoto italiana agli Europei si è fermato alle semifinali, che significa niente biglietto per Parigi. Per entrambe le squadre ci sarà l’ultima chance, quella di Doha, e sarebbe un vero peccato mancarla. L’Italia ha giocato un torneo di alti e bassi, alternando grandi prestazioni a passi falsi scoraggianti: forse la testa di tutti era già in Qatar. Ora le cose si fanno serie, perché la pallanuoto italiana non può non centrare l’obiettivo qualificazione.

In Croazia, il Settebello ha vinto un bronzo che mancava da dieci anni e ha giocato, anche se a sprazzi, una pallanuoto travolgente, il che ci fa ben sperare per quello che potrà accadere a Doha. Il Setterosa sembra invece avere meno certezze, anche se si percepisce il lavoro di ricostruzione di Carlo Silipo e delle sue ragazze, che di sicuro si meriterebbero il viaggio a Parigi: con un torneo Mondiale senza sbavature si può fare.

Adam Peaty

Il viaggio di Adam Peaty è invece complicato e strano, un caso davvero particolare che vale la pena analizzare. Il campione inglese, dopo aver combattuto con problemi di salute mentale, sta preparando il ritorno verso le Olimpiadi, dove troverà in Qin Haiyang una bella gatta da pelare.

Per ora si è rivisto in (poche) competizioni, su tutte la World Cup, ed è pressoché impossibile dire se tornerà o meno ai suoi livelli. A dicembre è stato in Australia, dove si è allenato anche con Zac Stubblety-Cook (un altro che dovrà fare a sportellate con Qin), ora è in Thailandia e tra un mese sarà a Doha, la prova del nove per testare la sua forma nella nuova fase di carriera. Il capolinea, per lui e un pò per tutti, sarà a Parigi.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4