La stagione 2024-2025, quella post Olimpica, è alle porte, ed è bello vedere i vari modi di iniziare, così peculiari per ogni movimento sportivo in giro per il mondo.

C’è chi riparte con un’elezione politica e chi con una lista di atleti da convocare: Fatti di nuoto Weekly riparte con una raffica di notizie.

Rielezione di Paolo Barelli

Con il 77% delle preferenze, il presidente Paolo Barelli è stato rieletto alla guida della Federazione Italiana Nuoto per il quadriennio che porterà a LA2028. All’Assemblea elettiva tenutasi lunedì a Roma, Barelli era l’unico candidato votabile, mentre l’alternativa delle schede bianche – caldeggiata dall’opposizione guidata da Fabio Rampelli – si è fermata al 22%. Il programma di Barelli viaggia sulla continuità di una FIN che non è mai stata così vincente, a livello assoluto e giovanile, ma che ha sempre bisogno di nuovi stimoli e di proposte per continuare a macinare successi.

Nei suoi interdetti all’Assemblea, Barelli ha parlato anche della difficoltà delle società e degli impianti, con la questione costi energetici e del personale in primissimo piano. È chiaro che, per continuare ad avere un circolo virtuoso di alto livello, serve assolutamente direzionare gli aiuti e le proposte in questo senso. Le società sono il vero motore del nuoto, serve sostenerle e rilanciarle, soprattutto in tempo di crisi.

USA Swimming annuncia il National Team

In questa abitudine molto anglosassone, la Federazione statunitense ha annunciato la lista di (105) atleti che faranno parte del progetto Nazionale per la stagione 2024-25.

Si tratta di un’inclusione formale nei programmi di trasferte, collegiali e aiuti economici, nella quale entrano praticamente tutti i migliori atleti americani. A partire da Katie Ledecky, che ne fa parte per la tredicesima volta consecutiva in carriera, insieme a Ryan Murphy e Chase Kalisz. Hype per i nomi nuovi, su tutti Audrey Derivaux e Luke Whitlock.

Fatti di nuoto Weekly: 5 nomi dal Nico Sapio 2025

Non i soliti, come sempre, ma alcuni spunti laterali da un Trofeo storico - e storicamente sottovalutato - del nuoto italiano.Intanto mettiamo le cose in chiaro: non è che non mi piaccia il Nico Sapio in sé, anzi massimo rispetto per uno tra i meeting più longevi e...

A Genova cadono sei nuovi record: il Recap del 51° Nico Sapio

Emozioni forti al Nico Sapio, un classico d’autunno che segna il via della stagione invernale. Giunto alla sua 51ª edizione, il meeting genovese che si tiene alla piscina Sciorba ha ospitato come suo solito tantissime stelle del nuoto azzurro, e anche qualche nome...

51° Nico Sapio, gli Azzurri in gara a Genova verso gli Europei di corta

Con le sue 51 edizioni, il Trofeo Nico Sapio di Genova non è solo uno dei meeting più longevi e rappresentativi del panorama natatorio italiano, è anche da anni una tappa quasi obbligatoria nel percorso invernale per tutti i nuotatori di alto livello. In più di mezzo...

Fatti di nuoto Weekly: la vasca da 25 ha del potenziale inespresso

C’entra il fatto che ci si nuota di meno, perché le manifestazioni importanti sono in vasca da 50, ma non è l’unico motivo. Tuttavia, anche quest’anno la World Cup ci ha dato diversi motivi crederci di più.“Il nuoto vero è in vasca da 50”: è una frase che sentiamo...

World Cup 2025, chiusura col botto a Toronto

Si chiude con il botto, non poteva essere altrimenti! Dopo lo spettacolo di Westmont, Toronto aveva altissime aspettative e fin dal primo giorno i protagonisti hanno risposto presente! Chi avrà vinto l’edizione 2025 della World Aquatics Swimming World Cup?...

In love with… Kate Douglass

Chi legge Corsia4, e in particolare i pensieri di chi vi scrive, avrà capito già da un pò qual è il genere di atleta per il quale vado matto. Per i meno assidui e i meno attenti, una piccola spiega: in generale mi piacciono gli atleti eleganti, quelli che hanno poco...

Chi cambia e chi non riparte (per ora​)

Tra le varie notizie della ripresa, chi più calma chi già in quarta, degli atleti in piscina, ne citiamo due. Una tutta italiana, che riguarda Federico Burdisso. Il delfinista lombardo, grande assente ai Giochi di Parigi, a Tokyo era stato splendido protagonista sia in gara individuale (bronzo nei 200 farfalla) che nella staffetta mista salita sul podio. Dopo un triennio di pellegrinaggi, Burdisso ha deciso di tornare da Palombi, tecnico con il quale ha ottenuto i risultati migliori, per provare a rilanciarsi in vista del prossimo quadriennio. Lo ha annunciato su Instagram, chiudendo il post con una frase d’effetto: “Sono con il paraocchi sulla linea di partenza”.

Chi invece la linea non la vuole ancora vedere è Ariarne Titmus, che ha rivelato di volersi prendere una lunga pausa dalle vasche, anche di dodici mesi, per ricaricare le pile e le energie, soprattutto mentali spese in questi anni. La campionessa australiana ha detto che l’unico obiettivo che ha in mente è di ripresentarsi in forma per Los Angeles 2028, confermando un trend che nel nuoto è difficile da scalfire, cioè quello dell’importanza quasi totalizzante delle Olimpiadi. Sulla stessa lunghezza d’onda è la sua compagna di allenamento Mollie O’Callaghan, che ai microfoni di Brett Hawke ha detto che non vuole vedere la vasca “per un pò”, e lo stesso sembrano voler fare anche molti altri atleti, alcuni tra i più vincenti di Parigi 2024.

Se sia una scelta ponderata o meno non sta a me dirlo, perché saper di preciso cosa è giusto o meno per un atleta è capito spesso dell’atleta stesso, al massimo di chi gli sta veramente vicino. Mi sembra però che il discorso di prendersi una pausa così lunga sia limitante per il nuoto stesso, che ha più volte tentato – senza in verità mai riuscirci – di uscire dalla cerchia degli sport prettamente Olimpici.

Voglio dire: se i campioni decidono di preparare davvero solo uno o due appuntamenti in quattro anni, possiamo pretendere che ci sia un salto di qualità di interesse verso il nuoto?

Ci sarebbe da studiare una ripartenza diversa.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4