Nelle prove oceaniche open le Rane Rosse vorrebbero fare catenaccio, ma non parliamo di calcio. (Oggi, tra parentesi, io gioco in casa)
I giovani vorrebbero far vedere che se ci sono stati progressi in mare, in piscina sanno il fatto loro e vogliono dimostrarlo.
Unica prova del programma rescue con capo e coda “on the beach” è la gara del frangente. La surf race propone 3 atleti e ben 9 atlete qualificati in finale, ma nelle gare di club non sembra che tutto giri come con le calottine nazionali . Daniele Sanna ha venduto cara la pelle. “In gara ci sono dei professionisti che si coalizzano e con colpi più o meno involontari fanno il possibile e anche l’impossibile per controllarti” La gara resa dura non gli ha permesso di fare meglio del 6° posto. “Le energie non sono infinite” ha confidato Sanna quasi per scusarsi alla fine della prova vinta da Dev Lahey su Shannon Eckstein, entrambi del Northcliffe. I rimanenti rappresentanti tricolori, Lentini (Rane Rosse) e Spiga del River Borgaro sono finiti oltre la 15^ posizione.
Al femminile poker del Nothcliffe che inizia fortissimamente la rimonta sulle Rane che a loro volta hanno fatto il possibile per contrastarle ma con le sole Magali Rousseau 10a e Silvia Meschiari 13a hanno concluso a punti.
Nessun finalista nello sprint, nella corsa sulla distanza 2 km troviamo 2 atlete del Vvff Salza di Torino: al 13° posto Elena Pompa e al 16° Elena Cigliutti. Pare che nessuno sia riuscito a superare le qualifiche a tavola e canoa.
Dalla piscina arrivano invece notizie confortanti. Si aprono le danze con i 200 sottopasso. In finale ci sono sempre un paio di aussie davanti a tutti ma i gialloblù Zucchi e Lucchi si piazzano al 5° e 7° posto. Ci pensano allora le ragazze a rompere il ghiaccio. Francesca Maini centra l’argento in 2’19.25 per i Nuotatori Modenesi e precede l’alessandrina Alessandra Crivelli. L’oro va in Australia al collo di miss Chelsea Gillett. Finale centrata e 7° posto per Francesca Lami sempre Nuot. Modenesi, seguita dalla torinese Montagna di SAFA2000.
Ma il ridotto numero di gare nel programma della giornata non hanno esaurito le aspettative geminiane, e quale migliore occasione per fare emergere il valore e la solidità di una formazione se non con le staffette?
Si sono presentate anche se di un soffio con il miglior tempo stabilito nelle qualifiche, ma anche se in finale ha avuto la meglio la formazione aussie del Maarochydore, Francesca Lami con Sara Leonelli, Francesca Maini ed Eleonora Ferrari salgono sul podio con il tempo di 2’02.77 per l’argento, metallo che sfugge alle Rane con Giulia Saronio, Lucrezia Dalola, Noemi Sabeddu e
Martina Gramegna. 13° lo Sturla.
Non si è fatta attendere la replica immediata dalla formazione maschile. Anche per Alberto Ughetti, Marco Martinelli, Filippo Fornaciari e Nicholas Zucchi 2a posizione con il tempo di 1’48.50 e gradino sinistro riservato alla seconda posizione. Sul podio con i Nuotatori Modenesi, oro al Papamoa Surf Life Saving Club australiano 1’46.67, bronzo ai francesi dell’Entente Nautique Albigeoise 1’48.95. Sesto con1’52.25 il quartetto di Rane Rosse composto da Sironi, Fontana, Bergna e Nichetti. 10° sempre lo Sturla.
Discreto per gli standard italiani il 17.47 di Lorenzo Ceresoli – Edoardo Macrì (FPX) che vale il 13° posto ed il 18.37 nel line throw di Paolo Lucchi – Marco Martinelli (16. Nuot.ri Modenesi) come il 19.27 di Noemi Sabeddu – Sonia De Faveri prime escluse dalla finale
Insomma in piscina l’Italia c’è.
Ah dimenticavo la gara più… più del programma! Quella con premio speciale a parte: il SERC. Vince Toronto. Si, Toronto Police Lifeguard Service di cui tengo farvi leggere i nomi: Kulkarni Sunket, O’Dwyer William, Shanthakumaran Vevek, Cuthbert Michelle.
6° posto per la Sportiva Sturla di Ponte, La Magna Zimmermann, Santucci e Nicoletta poi verso i titoli di coda, gli altri.
E ora sipario.