Davanti al verbo navigare i bambini di un tempo forse avrebbero pensato alle avventure dei Pirati con i loro imponenti velieri, oggi  i figli di quei bambini,  oramai genitore, navigano eccome…sul web. L’allarme lanciato dal Simpe (Societa’ italiana dei Medici Pediatrici) non riguarda l’uso del Web ma la poca dimestichezza con l’acqua dei ragazzi. I dati parlano del 43% di under 14 non in grado di essere autonomi  in acque salate del mare o in quelle dolci dei laghi o delle piscine. Un ragazzo su due ha addirittura paura dell’ acqua. La vera criticità sta nel pericolo di annegamento in cui potrebbero imbattersi  le nuove e sprovvedute generazione.

Nasce cosi’  “La settimana nazionale dell’ acquaticità, l’iniziativa promossa da Simpe in collaborazione con il Ministero della Salute Di che si tratta? “200 pediatri in questa settimana apprenderanno le tecniche di salvataggio e  Il prossimo Luglio in 20 localita’ balneari diventeranno “ambasciatori del salvataggio” sostenendo dei corsi di 90 minuti dedicati a genitori e non su come intervenire davanti ad un principio di annegamento. Sensibilizzare i genitori sull’ argomento li aiutera’ anche a capire quanto sia importante l’apprendimento dei principi basilari del nuoto  come prevenzione oltre che come sana attivita’ sportiva e formativa.

In un paese con 7.500 km di costa quasi interamente balneabile  è impensabile che quasi il 50% degli adolescenti non sia in grado di cavarsela davanti ad un eventuale situazione di pericolo.