Quarta giornata ai Mondiali di nuoto in terra magiara, il programma delle batterie del mattino prevede quattro prove individuali e la staffetta mista/mista.

La Dune Aréna è messa a dura prova dal tifo scatenato degli ungheresi quando scendono in acqua gli atleti di casa, ma da Budapest ci dicono che la struttura tiene egregiamente.

Quattro gli azzurri che staccano il pass individuale per le semi del pomeriggio: Ivano Vendrame nei 100 stile libero (fuori Luca Dotto), Stefania Pirozzi e Ilaria Bianchi nei 200 farfalla e Federico Turrini nei 200 misti. Finale conquistata per il quartetto della 4×100 mista/mista.

Si inzia con i 50 dorso femminili, nessuna italiana in gara in vetta alla classifica la cinese Fu Yuanhui, scomparsa nei 100 e ricomparsa qui con un ottimo crono di 27″21, secondo tempo per la veterana bielorussa Herasimenia (1985) e la brasiliana Medeiros in 27″65.

Poco altro da segnalare dentro le altre big: Barrat, Seebhom, Masse e tutte le sedici racchiuse in secondo giusto.

Passiamo ai 100 stile libero maschili, tutti in semi i favoriti, dentro McEvoy che nuota facile in 47″97, quindi Metella 48″18 e Dressel 48″26 e via tutti gli altri pretendenti al trono: Cartwright, Chiereghini, Shioura, Adrian, Scott, Izotov.

L’australiano a proposito della sua gara:

Mi sentivo abbastanza stanco prima della partenza, poi però sono rimasto soddisfatto soprattutto del secondo cinquanta. Sono molto più contento rispetto a come era andata la batteria a Rio e stasera scenderò in acqua dando tutto.

Nel pomeriggio ci sarà anche la matricola azzurra Ivano Vendrame autore di una discreta prestazione, ben distribuita 23″58-25″20 per un totale di 48″78. Ci sono margini di miglioramento, lo aspettiamo nel pomeriggio! Così commenta la prova di oggi:

Sensazioni in acqua buone, ma non eccellenti, pensavo di essere passato più forte. Un decimo sopra al personale comunque non è male, anche se puntavo a fare meno e sarà l’obiettivo della semifinale. Errori grossi non ne ho fatti, a parte la partenza che ormai si sa non è il mio punto forte. La delusione della 4×100 è passata. Per andare in finale ci vorrà un 48″2 circa, e sarà veramente dura.

Fuori invece Luca Dotto 22° in 48″91 (23″44-25″47) che non rilascia dichiarazioni in zona mista.

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In semi anche le due azzurre Stefania Pirozzi e Ilaria Bianchi rispettivamente 8ª e 13ª in 2’08″84 (a due decimi dal SB) e 2’09″12. Ilaria:

È il mio personale. Per non aver preparato la gara direi benissimo. Ci sono tutte quante, quindi non ci si può permettere di andare piano al mattino.

Stefania:

L’obiettivo era andare sotto i 2’09” ed entrare in semifinale. Per la finale sarà ovviamente più difficile. Fino ai 175 bene, poi la fatica si è fatta sentire.

Nell’ultima gara individuale – i 200 misti maschili – non si scherza da subito, tempi interessanti già nella terza batteria con il britannico Litchifield che piazza un 1’56″64 che sarà poi il terzo crono di acceso alle semi. Nell’ultima batteria è già un bel duello con Hagino che mette la mano davanti a tutti in 1’56″46 bruciando Kalisz (1’56″48) a stile, quindi Seto a 1’57″55.

Nella stessa batteria Federico Turrini chiude al sesto posto in 2’00″23 a un decimo dal primato stagionale ma che basta per accedere alle semi con l’ultimo tempo utile.

Segnaliamo inoltre il WRJ del cinese Qin Haiyang che nuota in 1’59″01 (8°) battendo il precedente 1’59″12 di Michael Andrew.

Si chiude la mattinata con la staffetta mista mista con il quartetto americano che regala subito un WR schierando le “seconde linee”: Murphy (52″34), Cordes (58″95), Worrell (56″17) e Comerford (52″82) chiudono in 3’40″28 spazzando via il 3’41″71 della Gran Bretagna nuotano a Kazan 2015.

Dentro l’Italia con il 7° tempo: Margherita Panziera (1’01″03), Nicolò Martinenghi (1’00″53), Piero Codia (51″91) e Silvia Di Pietro (53″55) realizzano un 3’46″75.

Li rivedremo nel pomeriggio insieme ad Australia, Canada, Gran Bretagna, Russia, Cina e Germania.

Appuntamento per il pomeriggio dove oltre a questi protagonisti ci saranno le finali con l’apertura dei 200 stile di Federica Pellegrini, i 50 rana di Fabio Scozzoli e gli 800 stile con il duo Paltrinieri-Detti.