Di World Cup, e degli italiani impegnati nelle tre tappe di questo circuito di inizio stagione, parleremo approfonditamente nei prossimi giorni, al termine delle gare (intanto qui il recap di Shanghai e Incheon).
Oggi facciamo invece un giro di illustri notizie, talmente illustri da meritarsi l’attenzione di Fatti di nuoto weekly.
Che non è poco eh 😉
Illustri senatori
Negli States sembra ormai essere una regola non scritta, diciamo un’abitudine consolidata, quella che diversi atleti di ottimo livello diventino anche coach dai risultati perlomeno interessanti. L’ultimo, in ordine di tempo, era stato Anthony Nesty, oro Olimpico a Seoul 1988, che allena con discreti (!) successi Dressel, Ledecky e Finke, tra gli altri. Ora alla lista dei coach si aggiunge Brendan Hansen, ranista titolare della staffetta mista per almeno un decennio, che diventa direttore tecnico della Nazionale Junior USA, un ruolo a dir poco strategico per il futuro del nuoto stelle&strisce.
Oltre alle parole di rito, Hansen ha detto una cosa molto interessante: “La convocazione in nazionale giovanile, per un atleta e un allenatore, può davvero essere un momento che ti cambia la vita”. È la verità, sia se pensiamo a chi poi sfonda nel nuoto dei grandi, sia che invece rimanga solo un passaggio estemporaneo, una fase della vita di un giovane atleta. Affidare questa fase a un coach relativamente giovane (ha 43 anni) e con un’esperienza da tecnico non ancor affermato (allena da circa una decina d’anni e dal 2019 lavora per USA Swimming in diversi ruoli) è un azzardo, ma anche una mossa che può rivelarsi lungimirante. Puntare su idee nuove fresche: nel mondo si può fare.
Presidenti illustri
A proposito di ex atleti, nella prima assemblea dopo la rielezione di Paolo Barelli, Tania Cagnotto è stata eletta vicepresidente della Federazione Italiana Nuoto, affiancandosi così ai confermati Andrea Pieri (vicepresidente vicario) e Giuseppe Marotta (team leader del Settebello). La più forte tuffatrice italiana inizia la carriera nella politica del sport con il doppio incarico, visto che all’assemblea elettiva aveva ricevuto più di 1400 preferenze, la più votata per la rappresentanza atleti.
Come sopra, si spera che gli interventi e le idee di Tania Cagnotto, la cui carriera agonistica non è in discussione, portino una ventata di freschezza ad un ambiente che gode di buona salute ma che ha bisogno comunque di una spinta costante per confermarsi tra i top europei e mondiali.
Risultati illustri
Oltre alla World Cup, ci sono anche altri risultati.
Si è ributtato in acqua nello scorso weekend Federico Burdisso, ai Campionati Open Spagnoli in vasca da 25, ottenendo 1.47.18 nei 200 stile, 52.53 nei 100, 23.79 nei 50 e 1.54.94 nei 200 farfalla. Per Burdisso, tornato ad allenarsi con Simone Palombi, la stagione che inizia sembra poter essere quella del ritorno ai livelli che gli competono, e lo speriamo anche in prospettiva staffetta mista.ù
C’è stato del bel nuoto anche in Italia, con diversi reduci dalle Olimpiadi che hanno nuotato in attesa della 50ª edizione del Nico Sapio, in scena l’8 e 9 novembre a Genova.
A Riccione, Lorenzo Zazzeri ha vinto i 100 stile in 48.18, Megli e Ragaini si sono battuti nei 200 stile (1.45.39-1.45.51); a Rosà, Manuel Frigo ha vinto i 50 stile in 22.41; a Roma Simona Quadarella, alla prima uscita con il nuovo coach Gianluca Belfiore, si è cimentata nei 200 misti, 2.15.59 e nei 200 dorso, 2.13.15.
Chiudiamo con la World Cup di fondo, che alla tappa di Hong Kong ha visto vincitori Moesha Johnson tra le donne (Taddeucci seconda) e Dario Verani tra gli uomini (Marcello Guidi secondo). Vale quanto detto per la World Cup di nuoto: tanto potenziale, poco sfruttato.
See you later!
Iscriviti alla newsletter
Foto: Fabio Cetti | Corsia4