La prima risposta che mi viene in mente è: niente.
Ma…
Gli Assoluti in vasca corta dopo le Olimpiadi, all’inizio di un nuovo quadriennio e con gli obiettivi da “circolino rosso” così in là nel tempo, non promettono mai nulla di esaltante. È inutile nascondersi dietro un dito, per come il nuoto è organizzato, gestito e vissuto da tutti gli interpreti, questo periodo è tranquillamente trascurabile.
Di solito gli atleti che hanno dato tutto durante l’estate sono, livelli e in modi diversi, in altre faccende affaccendati, e non cambia molto al loro status una medaglia in più (o in meno) a un Campionato Nazionale. Non si tratta certo di sminuire la rassegna di Riccione, dalla quale passano sempre gran parte delle velleità internazionali italiane – e ai Mondiali di Budapest non si vorrà certo sfigurare – ma si sa bene che le cose spesso vanno così.
Le assenze di Thomas Ceccon (niente Assoluti, niente Mondiali, ci si rivede l’anno prossimo dopo un lungo periodo in Australia) e Gregorio Paltrinieri (che non si è ancora ben espresso sul suo futuro e tra l’altro in questi giorni è ancora in vacanza) sono solo la punta dell’iceberg di questo discorso, che potrebbe comprendere anche altri big, perlomeno per quanto riguarda le gare che disputeranno o non disputeranno a Riccione.
Essendo qualificati di diritto per i prossimi Mondiali in vasca da 25 tutti i finalisti Olimpici Nicolò Martinenghi – da gennaio alla corte di Matteo Giunta! -, Alessandro Miressi, Paolo Conte Bonin, Manuel Frigo, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri, Benedetta Pilato, Simona Quadarella, Alberto Razzetti e Luca De Tullio non devono necessariamente fare nessun tempo di qualificazione per Budapest.
Alcuni di loro gareggeranno nelle loro gare, altri le sfioreranno appena, altri sono iscritti ma potrebbero anche scegliere di evitare troppi impegni. Così i big potrebbero essere solo una piccola parte di quanto si dovrà guardare tra le corsie di Riccione nel fine settimana. E allora, forse non aspettarsi niente non è proprio scelta giusta…
Forse ci sarà da guardare qualcosa di diverso, stavolta, qualcosa di non meno interessante. Per esempio?
Alessandro Ragaini e Carlos D’Ambrosio, due nomi già ben noti ai radar del nuoto nazionale, ma che hanno ancora molto da dire e da migliorare in vista della convocazioni Mondiale. La velocità femminile, con Sara Curtis su tutte ma anche la rivalità tra le amiche Tarantino e Morini, che diventerà un classico delle kermesse riccionesi; il ritorno (?) di Lorenzo Galossi, i progressi di Momoni e Bacico, la voglia di confermarsi di Ludovico Blu Art Viberti.
Poi i giovanissimi: Caterina Santambrogio (2009), Valentina Procaccini e Lucrezia Domina (2008), Matteo Venini e Daniele Del Signore (2007) e sicuramente molti altri che miglioreranno e si metteranno in mostra.
Vale la pena, quindi? Ci si vede a Riccione.
See you later!
Iscriviti alla newsletter
Foto: Fabio Cetti | Corsia4