La primavera sta per scoppiare e con lei stanno per arrivare le prime sensazioni Olimpiche.

Fatti di nuoto Weekly vive di queste vibes, talmente tanto che già stiamo pensando a che Olimpiadi andremo a raccontare.

Le Olimpiadi di…

Le Olimpiadi di Leon

Saranno le Olimpiadi di Leon Marchand? Mettiamola così: tutto sembra apparecchiato appositamente perché il fenomeno francese scriva una di quelle pagine Olimpiche destinate a restare nel tempo. I fattori sono principalmente tre.

Come prima cosa, le Olimpiadi si svolgeranno in casa sua, a Parigi, e l’organizzazione gli è anche venuta incontro dal punto di vista del timing, allontanando le finali di 200 farfalla e 200 rana, previste nella stessa giornata e ora a distanza di sessanta minuti. Inutile dire che in Francia è attesissimo, e che in caso di risultati positivi il suo volto potrebbe diventare il volto non solo del nuoto ma di tutta l’Olimpiade.

La sua storia è molto attraente anche perché Marchand può essere protagonista in almeno cinque gare. A partire dai 400 misti, che sembrano la prova meno complicata da vincere visto anche il tempo super che ha ottenuto a Fukuoka, e i 200 misti, nei quali ha i favori del pronostico nonostante ci sia qualche rivale in più (su tutti Wang Shun). Nei 200 farfalla sembra favorito, a meno di un clamoroso ritorno di Kristóf Milák, mentre nei 200 rana ci potrebbe essere l’attesissimo scontro con Qin Haiyang, uno dei piatti forti dell’intera Olimpiade. La quinta possibilità è la 4×200 stile, staffetta che vede la Francia tra le probabili protagoniste, si incastra nel pomeriggio in cui ci sono le semifinali dei 200 farfalla e rana, nel cuore dell’Olimpiade di Marchand. Come bonus track, se tutto andrà per il verso giusto, non è escluso che Leon si possa cimentare nella 4×100 mista a fine settimana.

Vi ricorda qualcosa? O qualcuno? No, non siete fuori strada, perché la storia di Marchand ricorda da molto vicino quella dell’atleta Olimpico più vincente di sempre, Michael Phelps. Stessa grande propensione per i misti e per il delfino, programma gare simile e studiato nel dettaglio, stesso allenatore – fattore da non sottovalutare anche a livello narrativo – e stessa volontà di lasciare un segno indelebile nel mondo dello sport. Phelps è difficile da eguagliare (soprattutto quello di Pechino), ma Marchand è la cosa più vicina al Kid di Baltimora che abbiamo visto finora. Questo è il terzo motivo per cui lo aspettiamo con così tanta ansia.

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Le Olimpiadi di Rikako

Sarà bello anche raccontare la storia di un’atleta che non va a Parigi per vincere, ma che rappresenta già una vittoria per la speranza di guarigione che trasmette a chi ha un problema simile al suo. Rikako Ikee parteciperà alla sua terza Olimpiade, nei 100 farfalla, è questa è già una grande gioia.

Non credo che sia giusto usare metafore derivate dalla guerra per parlare della malattia, perché non sempre è vero che chi lotta di più riesce a vincere. A volte, purtroppo, lottare serve a poco, ma la speranza che da una storia come questa è impagabile. Quindi solo gioia e grande commozione per il fatto che la giapponese sia riuscita a tornare a nuotare su livelli Olimpici dopo aver affrontato la leucemia, dando già così un esempio umano di grande potenza a tutti.

Le Olimpiadi di Australia vs USA

Dallo schiaffo di Fukuoka, checché ne dicano, gli americani ancora non si sono ripresi. Perdere il medagliere e, più in generale, rimediare una brutta figura rispetto ai rivali australiani è stata dura, e di sicuro stanno preparando, con cura e a modo loro, la rivincita pesante, quella Olimpica. A giugno ci saranno i Trials di entrambe le nazionali e ne vedremo delle belle: l’Olimpiade che dovremo raccontare avrà tantissimo USA vs AUS dentro.

Qualche esempio? Regan Smith vs Kaylee McKeown, Sam Short vs Bobby Finke, Ariarne Titmus vs Katie Ledecky, Torry Huske vs Emma McKeon, le sfide su quasi tutte le staffette e anche un ipotetico Caeleb Dressel vs Cameron McEvoy. Ok, ci saranno anche gli altri ad inserirsi, ma questa rivalità rischia di essere un filo rosso non da poco, per come viene raccontato il nuoto (e lo sport in generale) nei due paesi dominanti. #hype 

Le Olimpiadi dell’Italia

Mentre European Aquatics presenta in pompa magna gli Europei di Belgrado, la Federnuoto continua a glissare, ribadendo che il Settecolli sarà l’unica e vera occasione europea pre Olimpica, preferita da molte nazionali ai concomitanti campionati continentali. Staremo a vedere come finirà, ma di certo c’è che l’Italia Olimpica, un pò per scelta tecnica e un pò per scelta politica, passerà da Roma.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4