Fino agli anni ‘70, il nuoto italiano non aveva avuto grandi sussulti. La prima medaglia internazionale era del 1927, quando agli Europei Giuseppe Perentin si era piazzato secondo nei 1500 stile libero, mentre il primo oro continentale era arrivato da Paolo Pucci, vincitore dei 100 stile nel 1958.

Nessuna donna, invece, era mai salita nemmeno su un podio.

Anche le Olimpiadi erano state sempre amare di emozioni: se nei tuffi e nella pallanuoto potevamo vantare una buona tradizione, il nuoto in corsia non aveva mai conosciuto la gioia di una medaglia.

Nel 1972 quindi, alla vigilia dei Giochi di Monaco, le speranze maggiori per l’Italia non sembrano provenire dal nuoto.

In una Nazionale che ha nei tuffatori Klaus Di Biasi e Giorgio Cagnotto e nei pallanotisti le pedine principali, è però spuntata una ragazza che sta macinando record europei da qualche tempo, e che sembra destinata ad esplodere anche a livello internazionale.

Novella Calligaris è una padovana dalla statura media e dalla corporatura gracile, capace però di sprigionare in acqua una potenza eccezionale, supportata da una cattiveria agonistica senza paragoni. Sotto la guida di Bubi Dennerlein, Novella viene portata a Città del Messico 1968 per fare esperienza: non ha nemmeno 14 anni e si difende, uscendo però alle batterie e vivendo un’esperienza tutt’altro che piacevole nel ritiro della Nazionale (a causa di alcuni scontri interni tra Mara Sacchi ed il capo delegazione Fabjan e anche di un furto subìto nel villaggio olimpico).

Quattro anni dopo, Novella Calligaris non è più un’esordiente in cerca di esperienza ma è una certezza del nuoto continentale.

Agli Assoluti di Torino, validi come selezione olimpica, migliora i record europei dei 400 e 800 stile e viene nominata Cavaliere della Repubblica: se il nuoto in Italia trova spazio sui media è solo merito suo.

Tuttavia, australiane e statunitensi – iscrivibili alle Olimpiadi fino a tre per nazione – sembrano ancora troppo lontane per sperare in una medaglia a Monaco 1972.

Con queste premesse, Calligaris va alla Olympia Schwimmhalle per nuotare tre gare, 400800 stile e, a sorpresa, anche 400 misti.

Si parte il 30 agosto e Novella nuota nell’ultima delle batterie dei 400 stile: con 4’24”14 è la più veloce di tutte e mette a segno anche il record olimpico, facendo capire a tutti che fa terribilmente sul serio. In finale si migliora ancora, ma la fenomenale australiana Shane Gould (a Monaco, 5 medaglie e 3 ori) la precede nettamente, lasciandole la piazza d’onore.

In più di 70 anni di storia, per l’Italia è la prima medaglia olimpica nel nuoto e viene accolta dai giornali nazionali con toni giustamente trionfalistici.

Fatti di nuoto Weekly: Talenti in movimento

Per quanto il nuoto sia uno sport fatto di obiettivi molto concreti, come un tempo, una qualificazione o una medaglia, cercare nuovi stimoli personali è uno dei modi più efficaci per mantenere alta la voglia di raggiungerli. Non si tratta solo di cambiare aria, ma a...

Manuel Bortuzzo protagonista agli Italian Sportrait Awards 2025

È stata una settimana molto importante e ricca di grandi emozioni quella vissuta dal 25enne nuotatore azzurro, bronzo paralimpico a Parigi, Manuel Bortuzzo: prima la nomina di ambasciatore dello sport italiano nel mondo e poi l’Oscar degli sport inclusivi per la...

Swim.Mi.Cup Night Edition 2025, lista degli Ammessi e Riserve

Mancano due settimane alla quarta edizione della Swim.Mi.Cup Night Edition 2025 che il 15 marzo ci regalerà un’intensa serata nella splendida cornice della piscina Aquamore Bocconi Sport Center a Milano. Un appuntamento ormai irrinunciabile, dove gli atleti possono...

Fatti di nuoto Weekly: Notizie e Non Notizie

Se leggete i siti di nuoto di tutto il mondo, in questi giorni, scoprirete che ci sono notizie e non notizie. Poco male, perché la pausa invernale è lunga e silenziosa in qualche modo il tempo va riempito. Ed ecco che arriviamo noi: Fatti di nuoto Weekly è qui per...

22° Meeting del Titano, buone prove a San Marino

Consueto appuntamento di fine inverno a San Marino, per il Meeting del Titano, giunto alla sua ventiduesima edizione. Trofeo importante quello che si svolge nella piscina di Serravalle, che da anni ormai funge da tappa fondamentale nella programmazione delle stagioni...

Fatti di nuoto Weekly: si inizia a fare sul serio

Siamo stufi del freddo e delle foto di collegiali e allenamenti? Di set centrali e di stacchi in sala pesi? Di integratori e sedute massaggi? Assolutamente sì, e allora iniziamo a parlare di gare, iniziamo a inserire risultati nella Fatti di nuoto Weekly. Perché, in...

Il giorno seguente Bubi Dennerlein, preoccupato che la concentrazione venga meno (si tratta pur sempre di una ragazza di 18 anni), la fa gareggiare anche nei 400 misti, non la sua gara, ma Calligaris dimostra subito di avere stoffa e mentalità da campionessa.

Al mattino si qualifica con il quinto tempo (record italiano), in finale compie una vera e propria impresa, migliorandosi di altri 5 secondi e raggiungendo un insperato terzo posto (con tanto di record europeo), distante solo un secondo dall’oro dell’australiana Neall.

A queto punto è ormai chiaro che Calligaris sia in uno stato di grazia.

Dopo un giorno di pausa, ci sono le batterie degli 800 stile, e Novella nuota nella prima serie, mettendo a segno il record olimpico (subito migliorato dall’americana Rothhammer) ed il secondo crono di qualificazione.

Nella finale, che si svolge il giorno successivo, Calligaris parte con un piglio da leader navigata, ed ai 500 metri è in testa davanti a tutte. Gli ultimi 300 metri, però, la vedono risucchiata sia da Keena Rothhammer che da Shane Gould e per poco non viene superata anche dall’altra americana, Ann Simmons.

È comunque bronzo con tanto di record europeo, la terza medaglia olimpica italiana in pochi giorni in uno sport che mai ci aveva visto così protagonisti.

Con il senno di poi, è questo l’unico piccolo rammarico in una settimana storica: negli 800 stile, l’anno successivo ai Campionati Mondiali di Belgrado, Calligaris si imporrà, vincendo il primo oro per l’Italia e segnando anche il primo record del mondo di un atleta azzurro in piscina (8’52”97).

Nel 1974, a soli vent’anni, darà l’addio al nuoto, dopo averlo cambiato per sempre.