Il mese “caldo” di nuoto internazionale volge al termine, con sempre più Nazionali ormai quasi del tutto formate in vista dei Giochi di Rio. Tra le superpotenze mondiali oltre agli Stati Uniti, con i loro Trials previsti per luglio, mancava ancora la Russia, che ha organizzato dal 16 al 23 aprile i “Russian National Championships” validi come qualificazione a Rio e ai Campionati Europei di Londra.

Mancano all’appello due big: se Yuliya Efimova è ancora sospesa a causa del caso “meldonium” ma potrà probabilmente ancora qualificarsi per Rio, chi non ci sarà a difendere la sua medaglia d’argento nei 100 farfalla è Evgeny Korotyškin, a Londra secondo alle spalle di Michael Phelps, che ha annunciato il suo ritiro proprio il giorno prima dell’inizio dei Trials russi.

Due assenze pesanti, dato che senza di loro sia il delfino maschile che la rana femminile rimangono scoperti di un atleta di punta, con la Federazione Russa che ha comunque lasciato una porta aperta alla Efimova: il criterio di qualificazione prevede infatti che, oltre ai primi due qualificati nella finale A che hanno nuotato sotto il tempo limite richiesto, è possibile qualificarsi ai Giochi nuotando anche al di fuori dei Campionati Nazionali un tempo più veloce del secondo classificato, entro il periodo che va dal primo gennaio al primo aprile. Chiaramente un’eccezione nata per tenere la porta aperta a Yuliya Efimova.

Resta comunque una squadra di tutto rispetto quella russa, che volerà in Brasile cercando di migliorare il magro bottino di zero ori conquistato a Londra 2012 (con due argenti e due bronzi).

Chi proverà il riscatto dopo i deludenti Mondiali di casa è Vladimir Morozov, che vince 50 e 100 stile con il pass olimpico in 22”01 (ma con 21”69 in semifinale, quarto crono al mondo quest’anno) e 48”09, nella top ten annuale della distanza. Con lui nella gara regina ci sarà anche Andrey Grečin, secondo in 48”18.

Il mezzofondo russo non è più lo stesso dopo il ritiro di Jurij Prilukov, ancora primatista nazionale di 800 e 1500 stile. Ma anche nei 200 e 400 manca il grande nome, con Aleksandr Krasnykh primo in entrambe le distanze con 1’47’00 e 3’47”30, crono che gli bastano per volare ai Giochi. A Rio ci sarà anche Yaroslav Potapov nei 1500, vinti in 15’03”61.

Di tutt’altro spessore è il dorso: con due giovanissimi che scalpitano come Grigory Tarasevič e Evgeny Rylov la Russia può star tranquilla per diversi anni. Il primo (classe 1995) vince i 50 dorso nuotando 24’’70, secondo tempo al mondo quest’anno alle spalle di Camille Lacourt, ripetendosi nelle semifinali dei 100 dove con 53’’03 firma il quarto crono mondiale del 2016. Peccato che non si confermi in finale, dove peggiora leggermente nuotando in 53’’20, tempo comunque valido per Rio, venendo battuto da Rylov (classe 1996) che tocca in 53’’04 (quinto mondiale annuale). Ma l’impresa Rylov la compie nei 200, riscrivendo il record europeo della distanza grazie al crono di 1’54’’21, pass per Rio e secondo crono mondiale dell’anno. Con questo crono il giovane russo migliora l’ 1’54’’24 di Radosław Kawęcki nuotato ai Mondiali di Barcellona del 2013 ma anche il suo primato nazionale di 1’54’’60 che gli aveva permesso di salire sul terzo gradino del podio ai Mondiali di Kazan.

Occhio anche alla rana, dove troviamo un altro giovane interessante, già alla ribalta lo scorso anno soprattutto ai Mondiali Juniores: è Anton Čupkov che vola a Rio vincendo in 2’09”91 i 200 rana, decimo crono mondiale dell’anno, e resta sotto il tempo limite anche nei 100: lì la vittoria va a Vsevolod Zanko con 59”72, mentre sia Čupkov che Kirill Prigoda toccano appaiati in 59”94. Da segnalare anche nella gara non olimpica dei 50 rana il nuovo record russo di Andrey Nikolaev con 27”14, secondo crono mondiale dell’anno (migliorato il 27”26 di Prigoda nuotato in batteria).

Arriviamo alla farfalla, con il buco lasciato da Korotyškin coperto in parte da Aleksandr Sadovnikov che avrà ancora strada da fare per raggiungere il più celebre connazionale ma intanto vince i 50 in 23”51 (quinto al mondo nel 2016) e i 100 in 51”50, qualificandosi a Rio con il quinto tempo al mondo attualmente. Sia i 200 farfalla che le prove dei misti non qualificano atleti russi.

Qualche squillo lo lanciano anche le ragazze: non velocissime nello stile, con Natalya Lovtsova che nuota in 24’’97 nei 50 qualificandosi per Rio, mentre Rozaliya Nasretdinova tocca in 25’’20 sopra il tempo limite pur nuotandolo in semifinale (24’’90). Benino la finalista olimpica di Londra 2012 e quarta ai Mondiali di Kazan Veronika Popova, che nella sua gara preferita tocca in 1’56’’91 vincendo e ottenendo il pass per Rio davanti alla connazionale Viktoriya Andreeva (1’57’’35) anche lei qualificata ai Giochi. Popova che vince anche i 100 stile in 54’’33.

Come in campo maschile, il dorso regala soddisfazioni ai russi. La coppia Daria Ustinova e Anastasiya Fesikova dominano sia i 100 che i 200. È sempre Ustinova a metter la mano davanti, vincendo la gara più veloce in 59’’78, nono tempo mondiale dell’anno, ma soprattutto i 200, conquistati con il terzo crono al mondo del 2016 (dietro solo a Belinda Hocking ed Emily Seebohm) di 2’06’’92. La lotta alle medaglie olimpiche in queste prove sarà tiratissima, con già tre atlete sotto il muro del 2’07’’ aspettando ancora le americane e senza dimenticare Katinka Hosszú.

Doppio pass conquistato anche da Anastasiya Fesikova, seconda sia nei 100 (59’’91) che nei 200 (2’08’’74), distanza in cui fu argento a Londra 2012, quando si chiamava Zueva.

Arriviamo al tasto dolente della rana: se nei 100 Daria Čikunova manca il tempo limite per un centesimo (1’07’’55) nei 200 Sofia Andreeva chiude prima in 2’25”08 ottenendo il pass per Rio. Seconda la stessa Čikunova con 2’25’’41 (anche lei sotto minimo per i Giochi) tempo però più alto del 2’21’’41 nuotato dalla Efimova il 3 marzo. Qualora fosse reintegrata prenderà il posto della compagna?

Arrivano infine due record nazionali. Il primo da Svetlana Čimrova, neocampionessa russa dei 100 farfalla in 57”79, tempo per Rio e sotto al suo primato nuotato nel 2013 di 58’’22 (già migliorato in semifinale con 57’’91). La Čimrova vince anche i 200 senza limite olimpico in 2’09’’78. Sono i misti a regalare il secondo record russo femminile: lo stampa Viktoriya Andreeva nei 200 con uno straordinario 2’09’’56, che le vale pass olimpico, secondo crono mondiale dell’anno e appunto nuovo primato nazionale tolto a Daria Belyakina (2’11’’73 a Roma 2009).

La Russia c’è, con una squadra forte e completa che potrà come al solito dire la sua anche nelle staffette. Manca un po’ a stile libero, dove solo Morozov proverà il difficile compito di inserirsi tra le frecce mondiali di 50 e 100 mentre il dorso promette molto bene sia tra uomini che donne. Migliorare Londra è possibile, ed è poi interessante sapere quale sarà la decisione sulla Efimova che potrebbe mescolare parecchio la carte in tavola in chiave medaglie. La Russia arriva a questi Giochi con l’ombra del doping sulle spalle e non sarà facile dimostrare al mondo di aver finalmente fatto pulizia.

VIDEO delle gare

VIDEO 50 rana uomini al minuto 5’00’’

VIDEO 100 stile uomini al minuto 57’30’’

VIDEO 200 dorso uomini al minuto 29’15’’

VIDEO 50 stile uomini al minuto 55’47’’

VIDEO 200 misti donne a 1h 13’37’’

VIDEO 200 dorso donne al minuto 2’51’’

Tutti i VIDEO delle finali alla pagina Youtube  Александр Цыганов

LINK utili

Lista dei convocati per Rio by Nuoto.it

News ritiro di Korotyshkin by SwimSwam