Partiamo dal fatto che per affrontare al meglio le competizioni in acque libere, che si svolgono prevalentemente da giugno a settembre, la preparazione importante che si svolge in piscina non sempre segue la programmazione dei compagni nuotatori di vasca.

Piscina – Solitamente a settembre gli amanti delle gare in piscina cominciano ad affacciarsi per i primi bagnetti dell’anno per poi riprendere a pieno regime nei mesi di ottobre e vedere terminare la loro stagione per luglio (se non ci sono appuntamenti clou ad agosto o settembre).

Il nuotatore Open Water (OW) nello stesso periodo – settembre – è nel finale di stagione con le ultime gare distribuite in tutto lo stivale e pertanto in pieno regime fisico e agonistico.

Acque Libere – Facciamo un piccolo passo indietro, per tutti coloro che praticano il nuoto in acque libere avremo a novembre e dicembre mesi relativamente calmi sotto l’aspetto della programmazione degli allenamenti, mentre  da gennaio comincerà la progressione per trovarsi a inizio giugno nelle migliori condizioni possibili. Tantissimi atleti comunque durante l’inverno si ritrovano a gareggiare nelle gare dei 1500 e 800, ma sono gare di passaggio per verificare se si sta procedendo nella giusta direzione.

Sono i mesi da gennaio a giugno che determinano la buona riuscita di una stagione nelle acque libere ed è in questo periodo in cui i metri di allenamento diventano tanti, dove spesso ci si ritrova ad allenarsi da soli perché ai compagni non “servono” tutte quelle ripetute e dove la voglia di nuotare barcolla e piu volte mette in crisi la voglia di nuotare.

Questo è il momento in cui diventa fondamentale l’aspetto mentale, il giusto atteggiamento nell’affrontare ogni singolo metro di allenamento, il giusto momento per trovare un obiettivo e focalizzarsi  su quello. Durante tutto questo lungo periodo il consiglio che molti psicologi sportivi danno è quello di pensare ad una proiezione positiva del momento in cui state vivendo.

Mentre si sta pensando positivamente non abbiamo posto per pensieri avversi. Se state pensando che queste ripetute sono fattibili e in 50 minuti finiranno, non si ha il tempo di pensare agli aspetti negativi ed alla stanchezza che incombe.

Tutto questo inevitabilmente influisce positivamente nell’aspetto sportivo. ma più in generale  affronterete meglio qualsiasi cosa vi capiti nella vita di tutti i giorni.

Gli allenamenti per le acque libere sono un momento dove il vostro fisico viene messo alla prova, ma è nella testa che risiede la parte principale della vostra preparazione per farvi scoprire ancora di piu i vostri limiti e il vostro vero potenziale.

Tutto questo allenamento “mentale” vi aiuterà ad affrontare al meglio anche il momento della gara e le inevitabili difficoltà che si potrebbero creare: acqua fredda, meduse, rotte sbagliate, crampi, contatti fisici ravvicinati ed altro (di questo ne parleremoin dettaglio un’altra volta).

Insomma la testa ed il modo di affrontare le difficoltà sono uno degli elementi importanti di questa affascinante disciplina che è il nuoto in acque libere.