Una notizia del genere rimbomba come un eco in una valle profonda.

A Dicembre l’ iscrizione di Michael Phelps alle liste del programma antidoping (leggi qui) aveva fatto pensare ad una porta aperta verso i prossimi Giochi Olimpici ma i rumors parlavano più di un modo per tenere viva l’attenzione che una concreta possibilita’ che “The King” tornasse nel suo habitat naturale, la miscela di acqua e cloro.

E invece…….“Phelps is Back” e questa ora è una certezza.

Aveva forse bisogno di un anno per distrarsi per  non essere costantemente sotto la lente di un microscopio che sezionava ogni suo battito di ciglia.

Un anno sabbatico in cui si è dedicato al golf  come Michael Jordan prima del suo ritorno. Ha girato qualche spot pubblicitario, un telefilm, serate mondane e si è “distratto” facendo anche un po’ lo sciupa femmine.

È lecito pensare, e so che l’avete fatto anche voi, che assegni con con parecchi zeri offerti da sponsor possano avergli dato la motivazione e la convinzione decisiva di accettare la sfida con il suo passato e con i suoi vecchi e giovani avversari

Negli ultimi quattro mesi Phelps si è rimesso in vasca e ha cominciato a rifare sul serio. 4 ore di allenamento al giorno. I carichi non sono più quelli di una volta quando non lasciava scampo a nessuno ma il pluri-medagliato è tornato in forma e si dice che sia anche pronto per salire ufficialmente sui blocchi.

Poche specialità e gare corte. Sono sempre difficili i ritorni e purtroppo l’ultima esperienza vissuta da Thorpe sottolinea la criticità di eventuali fallimenti. Phelps non vorrà di sicuro ritagliarsi un ruolo da comparsa e proprio per questo motivo ha dichiarato che deciderà strada facendo se confermare o no la presenza a Rio 2016.

Non si sa ancora quale competizione sceglierà per il suo ritorno  ma una cosa è sicura: The King is back