Dopo Berlino si vola in Ungheria, dove la lotta per conquistare il primo posto nel ranking della Coppa del Mondo si accende sempre di più.
Spettacolo, nuovi primati e un ultimo saluto al mitico László Cseh, che appende cuffia e occhialini al chiodo!
Grazie László!
Un altro che chiude con le gare. Una generazione che ci ha fatto sognare si sta pezzo per pezzo, sgretolando sotto i nostri occhi. Giusto così ma terribilmente difficile. László Cseh ha scelto la tappa casalinga di WC per salutare il suo pubblico.
Per quello che è stato l’atleta magiaro più forte di sempre si muovono davvero tutti, come dimostra l’esibizione nella sua ultima gara: un 100 misto frazionato, con ospiti a sorpresa uno per ogni stile.
A farfalla doveva esserci Le Clos, ma un infortunio lo ha tenuto fuori. Dentro al suo posto Péter Bernek. A dorso l’ex campione olimpico Sándor Wladár, presidente della federazione ungherese, mentre a rana commovente frazione con Miklso Kissz, storico allenatore di László. Si chiude a stile, con tutta i compagni di squadra in acqua insieme.
Grazie campione, e in bocca al lupo!
Le classifiche
Come visto già dopo la prima tappa il nuovo sistema di punteggi regala maggiore equilibrio rispetto al passato.
Tra le donne il forfait della Gorbenko, leader dopo Berlino, spiana la strada a Emma McKeon che passa in testa con 114,1 punti e prize money di 22.000 dollari. In scia Kira Toussaint a 110,9 punti e Madison Wilson con 101,3.
Divertente la lotta in campo maschile: Matthew Sates è davanti a tutti con 115,7 punti, poi a Shields con 114,3 e Kamminga con 113,8.
Al giro di boa – mancano le tappe di Doha e Kazan – tutto è ancora aperto.
Trema un WR!
Continua la scalata di Emma McKeon al trono dei 100 stile libero. La leder della classifica a punti di WC suggella questo primato stampando nuovamente un 100 stile da paura in chiusura di manifestazione. Dopo essere scesa sotto i 51’’ a Berlino, qui trova la seconda prestazione mondiale mai nuotata, eguagliando il record della Coppa del Mondo di Sarah Sjöström con 50’’58! Il WR della Campbell dista ormai solo tre decimi!
Cusi c’è!
Se durante la prima tappa era mancato un pizzico d’azzurro, eccolo arrivare a Budapest grazie a Ilaria Cusinato. La veneta vince i 400 misti in 4’31’’35, oltre all’argento nei 200 in 2’08’’78. A medaglia anche nei 100 rana dove chiude terza in 1’06’’34, migliorando il suo personale di 1’06’’83 del 2018.
Pioggia di record nazionali
Crollano nuovamente tanti primati nazionali. Il più eclatante è senza dubbio quello di Tom Shields. Lo statunitense, vero mattatore di tappa, dopo aver vinto i 100 farfalla in 48’’83, i 200 in 1’51’’18 e i 100 dorso in 50’’50 cancella un certo Dressel dai record americani, nuotando i 50 in 21’’99, sesta prestazione mondiale all-time!
Niente male nemmeno Matthew Sates: a Berlino si era preso quello dei 200 misti e 200 stile, oggi stampa il WRJ nei 400 stile, con un sensazionale 3’37’’92 che abbassa di 8 centesimi il vecchio primato di Thomas Neill datato 2020 e lo avvicina a un centesimo dal record nazionale di Myles Brown del 2013. Sates vince anche 100 misti in 51’’77, 200 misti in 1’53’’43, 400 misti in 4’04’’21 e 200 stile in 1’41’’51.
Fa incetta di primati anche Maria Ugolkova, che cancella quelli svizzeri dei 200 farfalla con 2’06’’44 (prima Martina van Berkel del 2011), quello dei 100 farfalla in 56’’81 (prima suo con 57’’00 nuotato a Berlino), quello dei 100 misti in 58’’81 (meglio del suo 59’’29 del 2019) e infine quello dei 400 misti con 4’33’’51 (migliorato il suo 4’36’’31 nuotato in ISL a settembre).
Record anche per Kira Toussaint nei 200 dorso, dove con 2’02’’09 cancella un vecchissimo primato di Sharon van Rouwendaal datato 2011 di 2’02’’47. Nei 50 dorso anche Milák si prende un record, migliorandolo per ben due volte: prima in batteria dove nuota 23’’34 meglio del 23’’39 di Bohus del 2019, poi in finale dove scende a 23’’08 vincendo.
Nuovo record nazionale anche per Fabian Schwingenschlogl nei 100 rana, dove cancella Koch con 56’’64 nella prova vinta da Arno Kamminga in 56’’08 (primo anche nei 200 in 2’02’’07).
Infine doppia impresa per Daniel Wiffen che nei 1500 vinti da Florian Wellbrock in 14’42’’70 diventa il primo irlandese sotto i 15’ con 14’48’’24 (prima 15’00’’88 di Andrew Meegan). Ma per Wiffen primato anche negli 800, nuotati al passaggio in 7’53’’32 meglio del suo precedente 7’54’’15.
Chalmers menzione d’onore
Non arrivano record per il vice campione olimpico Kyle Chalmers, che però tiene alto il livello del suo nuoto. Secondo nei 200 stile dietro a Sates per appena 9 centesimi, vince i 50 in 20’’97 ma l’impresa la fa nei 100, dove con 45’’50 nuota il nuovo personale, è ottavo all-time e a un passo dal record nazionale di Matthew Abood del 2009 di 45’’46.
La World Cup si prende un settimana di pausa, prossima tappa dal 21 al 23 del mese a Doha!