di Elisa Bellardi
Nuoto, che passione. Sì, ma se gli amanti del cloro sono una categoria che non molla, abituati a macinare chilometri con il solo riferimento della riga nera sul fondo, il problema dei tempi da prendere in allenamento rimane. Soprattutto per chi, come i Master, spesso si trova ad allenarsi da solo, oppure in un gruppo molto numeroso con un solo allenatore di riferimento.
Andrea Rinaldo ha trovato un modo immediato e intelligente per risolvere questo problema. Ingegnere, ex nuotatore, ex allenatore, ha inventato la soluzione ideale per ovviare ad un problema sentito da molti. Si chiama Xmetrics il nuovo wearable device acquatico, formato da una fascia che si posiziona sulla testa degli atleti (sopra o sotto la cuffia) e rileva i parametri biomeccanici e biometrici.
«Esistono da tempo degli orologi acquatici simili a quelli utilizzati da podisti e ciclisti – dice Rinaldo – ma sono scomodi, bisogna schiacciare tasti e spesso è impossibile quando si nuota, e per questo sono poco utilizzati». Il marchingegno creato da lui vince questi disagi e consente di calcolare il numero di vasche, quello delle bracciate, l’efficienza della virata, la qualità della nuotata, il tempo per vasca, il numero delle pulsazioni e la temperatura corporea.
«Chi utilizza Xmetrics riceve un feedback audio durante la nuotata – continua Rinaldo – così non è necessario fermarsi. Il prodotto può essere programmato prima su diversi tipi di allenamenti specifici e può spedire i tempi dell’atleta all’allenatore sul bordo vasca, basta che quest’ultimo possieda un tablet con cui si collegherà via wireless. Un modo per far concentrare il tecnico sulla nuotata e sulle correzioni necessarie piuttosto che sul cronometro».
Un prodotto innovativo, insomma, destinato ad acquisire un peso determinante negli allenamenti dei nuotatori di tutte le età. Il prossimo passo, conclude Rinaldo, «sarà migliorarne il design, perché vogliamo che il nostro prodotto sia esteticamente valido e funzionale: deve essere leggero, non dare fastidio, gradevole alla vista e non deve muoversi. Stiamo lavorando per questo».
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