Master Swim ha intervistato Roberto Migliori, il responsabile Master del Comitato Regionale Lazio della Federazione Italiana Nuoto.
Quali sono le vostre squadre di punta del settore Master?
Il Lazio è una regione ricca di squadre Master, molte delle quali con un gran numero di iscritti, oltre cento: ci sono il Flaminio Sporting Club, vincitore dei Campionati Italiani dell’anno scorso, il Forum, l’Aniene, la Larus, la Due Ponti. E poi ancora l’Empire, lo Sporting Club Tuscolano, l’Ostiensis.
Si tratta di un settore in crescita?
Sì, senza alcun dubbio. Si tratta di un settore in continua crescita, che negli ultimi due o tre anni ha registrato un grande incremento, con un la nascita di un paio di nuove società. I numeri parlano chiaro: basta pensare che agli ultimi Campionati Regionali hanno partecipato 1600 atleti.
Quali sono i motivi che spingono tante persone ad intraprendere la carriera Master?
Ci sono due categorie di persone che intraprendono la carriera Master: gli ex agonisti con la passione per il nuoto e chi invece non ha mai fatto gare, ma viene coinvolto dalle piscine dove magari frequenta un corso e inizia ad amare questo sport, a divertirsi e a rendersi conto dei benefici che comporta.
Qual è la politica istituzionale che il Comitato Regionale adotta nei confronti del mondo Master?
Noi del Comitato Regionale organizziamo direttamente due gare ogni stagione, i Campionati Regionali e le Prove Speciali, e teniamo sott’occhio le altre sei che fanno parte del circuito SuperMaster. Lavoriamo sulla qualità degli eventi, curando l’organizzazione, i programmi gara, la gestione, in quei giorni, della piscina dove svolgono, la diffusione via internet delle informazioni. I Master vengono qui, gareggiano e non devono pensare ad altro. Ci impegniamo perché sia così e perché tutti siano sempre contenti.
È soddisfatto dell’organizzazione dei Campionati Italiani che si svolgeranno a Riccione dal 24 al 28 giugno? Dove pensa che si potrebbe fare meglio?
Sono molto soddisfatto. Peccato che siano saltate le gare in mare a Riccione, come tutti sono dispiaciuto, ma la Federazione Italiana Nuoto non ne ha colpa. Per il resto gli iscritti sono circa 3600, le competizioni sono divise tra due vasche e in orari umani. Insomma, tutto è stato organizzato al meglio.