Ha ufficialmente preso il via la V edizione della Campus Aquae Swim Cup.

Il primo atto ufficiale dell’edizione 2024 è stata la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta venerdì 6 giugno presso il Centro Sportivo Polifunzionale Universitario Campus Aquae di Strada Cascinazza a Pavia. Il meeting, che ogni anno cresce di importanza, è il primo passo di una stagione estiva che, passando dal Sette Colli arriverà ai Giochi Olimpici Estivi di Parigi 2024 dove il nuoto sarà protagonista a partire dal 27 luglio.

La quarta edizione del Campus Aquae Swim Cup è in corso presso il Campus Aquae di Pavia, centro  sportivo polifunzionale in sinergia con l’Università di Pavia, e vedrà  impegnati piccoli e grandi atleti nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 giugno 2024.

Tre giorni di gare che vedranno in vasca gli atleti delle categorie Assoluti, Esordienti A ed Esordienti B in rappresentanza di ben 50 squadre e con oltre 4.500 cartellini gara. Venerdì 7 e sabato 8, con inizio alle ore 9:00 e chiusura di giornata verso le 19:30, saranno in vasca Juniores e Assoluti, mentre la domenica 9, con gli stessi orari, si sfideranno gli Esordienti.

Al tavolo della conferenza, moderata dal giornalista sportivo di News Mediaset Paolo Bargiggia: Tiziano Pacchiarotti, Presidente della società sportiva Campus Team Pavia; Gianluca Maestri, Direttore Sportivo Campus Team Pavia; Mauro Comelli, Direttore Tecnico Campus Team Pavia, Arch. Luciano Cremonesi, Delegato Provinciale CONI; Fabrizio Fracassi, Sindaco della Città di Pavia.

A prendersi la scena fin dalle prime battute, però, sono stati quelli che saranno i protagonisti in vasca Sara Curtis, giovanissima primatista italiana dei 50 stile libero, Alisia Tettamanzi, specializzata nello stile libero di fondo in piscina e in acque libere, Marco Orsi, un bronzo mondiale e atleta a 360°, Alessandro Calvi, che è ormai elemento importante nella struttura del Campus Aquae, e gli Under 23 Andrea Camozzi e Christian Mantegazza.

Sara Curtis: “In apertura vorrei dire che Marco Orsi, che è qui con noi, per me è sempre stato un’icona e un punto di riferimento. È diventato il mio idolo perché, da piccolina, lo guardavo con ammirazione gareggiare
nei 50 e partecipare alle Olimpiadi. Crescendo sono riuscita a conoscerlo e a diventare sua amica e ne sono molto contenta”.

Da molti, Sara è considerata la possibile erede di Federica Pellegrini. “Essere avvicinata alla Pellegrini è un grande onore, ma è un’esagerazione. Lei è a un livello ancora molto lontano dal mio e sono anche dell’idea che ognuno ha la propria strada e il proprio percorso da fare. Mi auguro, un giorno, di raggiungerla, ma è bene stare con i piedi per terra”. Sul suo cammino nel nuoto, Sara ha voluto dedicare una parola ai suoi genitori. “Mi ritengo molto fortunata perché i miei genitori non sono mai stati pressanti, anzi. C’è stato un momento in cui volevo cambiare  sport e darmi alla ginnastica artistica e loro non mi hanno mai fatto pressioni”. Sara ha poi parlato della scelta con i suoi tecnici, di dedicare più tempo alle gare. “La filosofia del mio tecnico di gareggiare molto mi piace parecchio perché, oltre a divertirmi tantissimo, lo trovo bello e allenante. Anche in questa occasione farò un buon numero di gare e la stessa linea la terrò ai Sette Colli e agli Europei giovanili di Vilnius. Il tutto per poter essere al meglio a Parigi”. Sul record mondiale juniores e se è un tempo da finale a Parigi. “Lo vedremo. Rispetto al 2021 era tempo da semifinale. Vedremo cosa succederà quest’anno e cosa cambierà”.

Alisia Tettamanzi: “Le gare di questi giorni saranno un allenamento molto importante per me. Le mie gare, quelle di mezzofondo e di fondo, per forza di cose non vengono fatte molto di frequente. Per cui, la possibilità di fare i 1500 mi permettono di avere dei riscontri sulla mia condizione. Io non sono più giovanissima, non sono a fine carriera, sono in una via di mezzo. I miei obiettivi rimangono divisi tra vasca e acque libere. Anche io amo gareggiare molto. Farò i Sette Colli e poi gli Assoluti di fondo nel resto della stagione. Spesso mi chiedono se mi sento meglio in vasca o in acque libere. Sono due sport diversi. Sul fondo, per quanto conti l’allenamento, è molto importante il fattore mentale perché arriva sempre un momento in cui pensi di volerti fermare, indipendentemente da come sta andando la gara. È una situazione di difesa del cervello. Per finire la gara occorre avere la bravura di andare oltre questo momento di crisi”.

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Marco Orsi: Ha iniziato riprendendo il discorso fatto da Sara Curtis e sul fatto di essere contento di averle  potuto dare ispirazione. “Sara ha veramente rivoluzionato il panorama della velocità femminile e sono onorato di essere stato preso come esempio. Per me è stato lo stesso con Filippo Magnini che ho guardato gareggiare e poterne diventare amico mi ha reso felice”. Sulla giovane atleta, poi, ha voluto sottolineare le caratteristiche anche fuori dalla vasca. “Faccio i complimenti a Sara per come sta crescendo anche come capacità di avere a che fare con la stampa. Non dimentichiamoci che ha 17 anni e deve vivere la sua età. Anche la Pellegrini, che ha vinto l’oro a 16 anni, ha poi avuto problemi di pressione nella sua crescita. Chiedo ai giornalisti e ai tifosi di lasciarle la libertà di godersi serenamente questo momento che è fantastico. Lei ha la fortuna di avere dei tecnici fantastici che la stanno accompagnando alla grande in questo percorso.”.

Passando, invece, alla sua carriera e al sogno per il futuro. “Sto arrivando a fine carriera e un po’ di dispiacere c’è perché vuol dire chiudere una fetta enorme della mia vita dal momento che ho iniziato a solo 5 anni. Sto cercando di prepararmi perché avrò ancora una o due stagioni. Prima però, voglio provare a rientrare in nazionale in vasca corta. Per sfortuna per me, ma per fortuna dell’Italia, abbiamo un sacco di atleti fortissimi in vasca lunga. Continuo a definirmi nuotatore e sto cercando di dedicarmi anche al nuoto pinnato e al salvamento. Lo faccio perché il nuoto è uno sport molto duro e cerco soddisfazioni anche in altre specialità. Mi riesce bene e andrò a fare i mondiali di nuoto pinnato. Naturalmente, mi sto anche preparando per poter avere un ruolo come allenatore e guida dei più giovani. In particolare, mi vorrei dedicare a insegnare principalmente la parte tecnica”.

Alessandro Calvi: “Il futuro è di questi ragazzi. Io sono qui per portare il mio sostegno e la mia spinta a loro e a questo meeting che mi fa sentire veramente a casa. È importante quello che ha detto Sara sul fatto che si diverte. Le consiglio di continuare a divertirsi a gareggiare, una condizione diversa rispetto a quando ero giovane io. Allora si dava molta più importanza agli allenamenti e si gareggiava pochissimo. Spero che possa fare quello che ha fatto>Federica e, magari, anche di più. Sul fatto che ha avuto il supporto della famiglia, vorrei ripetere qui una frase che dico sempre ai genitori con cui ho a che fare Siate i primi tifosi dei vostri figli e non i loro allenatori”.

Andrea Camozzi: “Qui farò i 100 e 200 delfino che sono la mia specialità e che mi servono per rifinitura per i Sette Colli. La mia stagione è finita tardi per i mondiali juniores.”.

Christian Mantegazza: “Farò i 50, i 100 e i 200 rana. Ho tolto i misti per concentrarmi sulle gare che farò quest’anno, Con Andrea faremo parte della nazionale Under 23. L’obiettivo è per entrambi di fare il massimo ai Sette Colli”.

Una novità di questa V edizione è la presenza di Riccardo Magrassi, nuotatore paralimpico classe 2008, che scenderà in vasca gareggiando insieme agli altri atleti indipendentemente dalla sua disabilità.

Dopo gli interventi degli atleti, è stato il momento delle istituzioni a partire dal messaggio inviato dal Delegato CONI di Pavia, Luciano Cremonesi: “Nel portare il saluto del presidente del CONI CR Lombardia, Marco Riva, voglio sottolineare il fatto che siamo orgogliosi, a nome del nostro territorio, di come questa manifestazione sia cresciuta negli anni e sia stata in grado di richiamare gli atleti dei più alti livelli. Lo sport  provinciale, grazie anche a questo meeting, sta crescendo sempre più ed è una grande gioia”.

Tiziano Pacchiarotti (Presidente della società sportiva Campus Team Pavia): “Ringrazio tutti gli atleti dai più giovani ai meno giovani per la partecipazione. Ringrazio anche le autorità e tutti coloro che ci sono vicini Naturalmente, ringraziamo anche tutti gli sponsor che ci sono sempre vicini. Sono fiero di quello che ogni anno facciamo in questa struttura”.

Fabrizio Fracassi (Sindaco della Città di Pavia): “Grazie dell’invito. MI fa piacere vedere qui tantissimi giovanissimi sia in sala sia al tavolo, dove gli atleti ricoprono varie fasce d’età. È un onore avere in questa città una realtà come questa dove abbiamo la possibilità di vedere un vero e proprio spettacolo”.

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Questi i claim della manifestazione, che interpretano perfettamente il format consolidato e confermato con questa quarta edizione; gare trasmesse in streaming sul canale YouTube ufficiale del CR Lombardo FIN, condivisione sui canali social Facebook e Instagram di foto, video, programma gare, momenti salienti delle giornate, per tenere incollati agli schermi anche chi non sarà fisicamente presente a bordo vasca.

Foto e comunicato Ufficio Stampa CASC