Il nuoto che si addormenta, e che si risveglia, ogni volta che c’è un weekend di gare, è un grande classico dell’inverno; trovarci dei significati nascosti è il compito di Fatti di nuoto Weekly.
Tra big che fanno già la voce grossa, e giovani che cercano di spodestarli, chi si meriterà la corona del nuoto?
Westmont Caput Mundi
Se non lo avevate capito, sarà l’anno, e forse il quadriennio, di Summer McIntosh, la prima indiziata per indossare la corona di regina delle piscine. Non è che sia una previsione così azzardata, ma le avvisaglie di quanto la canadese abbia ancora da esprimere sono nell’aria già dia primi crono di questo 2025.
Alle TYR Pro Swim Series, Westmont, per esempio, McIntosh ha nuotato uno sbalorditivo tris di prestazioni che vi elenco (sedetevi): 2.07.42 nei 200 misti, 4.26.98 nei 400 misti, 2.04.00 nei 200 farfalla. Per essere inizio marzo, quando i tempi contano poco o niente (a meno che non si tratti di un provino per essere ammessa da Bob Bowman), direi che va abbastanza bene.
Negli stessi giorni, hanno nuotato anche la sempre brillante Kate Douglass, 1.06.51 nei 100 rana (terza Anita Bottazzo in 1.07.42), 2.22.60 nei 200 rana, e Simone Manuel, 53.23 nei 100 stile e 1.57.54 nei 200, mentre il mattatore al maschile è stato Shaine Casas, sei vittorie totali su sei gare (100 stile in 48.31, 50 dorso in 24.23, 200 stile in 1.47.17, 200 dorso in 1.58.51, 100 dorso in 53.54, 100 farfalla in 50.82). Insieme a loro anche Regan Smith (58.64 nei 100 dorso, 2.08.33 nei 200 e 56.85 nei 100 farfalla), una che la corona l’ha indossata per poi faticare a riprenderla, complici anche due fenomene vere di nome Kaylee (McKeown) e Summer (McIntosh, per l’appunto).
Tra i giovani pretendenti al trono, un paio di segnalazioni: Rylee Erisman, la 2009 di Orlando che già in molti nominano come “the next sensation”, che a Westmont ha nuotato 53.83 nei 100 stile, 1.58.43 nei 200 stile, 28.42 nei 50 dorso, 59.67 nei 100 dorso, 25.03 nei 50 stile (mica male), e Luka Mijatovic, la cui rincorsa per diventare uno dei volti nuovi del nuoto è già partita tempo fa, che nel weekend ha nuotato 7.59.09 negli 800 (vinti da Sam Short in 7.45.02), 15.16.31 nei 1500, 3.48.95 nei 400 e 1.48.55 nei 200.
Interviste pesanti
Vi segnalo Filippo Magnini, a colloquio da Luca Dotto e Flavio Bizzarri nel podcast “MVP”, con un paio di passaggi interessanti sul suo percorso da atleta e sulla sua lotta contro le accuse di doping, e Benedetta Pilato, ospite di Matteo Restivo e Lorenzo Zazzeri a Sportiva-Mente Podcast.
In particolare mi ha colpito quest’ultima chiacchierata, condotta dalla salentina con la consueta profonda leggerezza, la capacità di rendere il suo punto di vista sullo sport e sui risultati con serenità ma senza banalità. A soli 20 anni è indubbiamente una dote.
A proposito di corone…
… e di chi ne ha indossata una per quasi tutta la carriera, cioè Federica Pellegrini.
La Divina fa sempre discutere, soprattutto quando si apre a ruota libera come è successo in questa intervista con la Gazzetta dello Sport. Tra i passaggi più significativi, oltre a quello sulla bulimia, c’è sicuramente il momento in cui ammette che, con la testa di oggi, a Roma 2009 avrebbe nuotato anche più veloce. Ma d’altronde, Fede, rimpiangere le scelte fatte a vent’anni ci accomuna un pò tutti no? E poi, chissà quanto pesava quella corona…
Appuntamento a sabato sera per la Swim.Mi.Cup Night Edition 2025.
See you later!
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Foto: Fabio Cetti | Corsia4