di Elisa Bellardi
Il suo ritiro, il 4 dicembre 2013, a soli 24 anni, aveva stupito chi questa ragazza l’aveva vista, poco più di un anno prima, salire sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi di Londra. Ora la sua morte, avvenuta in Argentina, in un tragico scontro tra due elicotteri durante le riprese di “Dropped”, sfida di sopravvivenza tipo l’Isola dei Famosi, è un lutto incalcolabile nel mondo del nuoto. Camille Muffat si è spenta, a 25 anni, alle 17 ora argentina, le 21 in Italia, nella provincia di La Rioja, 2.000 chilometri a nord-ovest di Buenos Aires.
Erede della reginetta di Francia Laure Manaudou, come lei aveva deciso di ritirarsi in giovane età ma, a differenza di quest’ultima, almeno apparentemente senza alcun ripensamento. «Sono felicissima di lasciare. Mai più in una piscina, e non farò l’allenatrice», aveva detto, aggiungendo che si sarebbe presa «le vacanze più lunghe della mia vita».
Avversaria di Federica Pellegrini fino ai Mondiali di Barcellona 2013, decisamente più riservata di lei e della Manaudou, si allenava fin da quando aveva dodici anni con il tecnico Fabrice Pellerin, assieme all’altro campione olimpico Yannick Agnel.
Figlia di una babysitter e di un fisioterapista, specializzata soprattutto nei misti alle origini, nel 2005 ha battuto Laure Manaudou (già vincitrice di tre ori alle Olimpiadi di Atene) nei 200 misti ai campionati francesi di Nancy, nel 2005. Ed è questo anche l’anno in cui arrivano i primi risultati internazionali agli Europei giovanili di Budapest in cui conquista l’oro nei 200 misti e nella staffetta 4 X 100 misti e l’argento nei 100 stile libero. Ottime premesse per una carriera in ascesa, ripetute l’anno dopo ai Mondiali Giovanili di Rio De Janeiro, quando si è piazzata prima nella staffetta 4 X 100 stile libero, seconda nei 200 misti e terza nei 50 e nei 100 stile libero.
Lo stesso anno ottiene la prima medaglia internazionale a livello assoluto: l’argento nei 200 misti agli Europei in vasca corta di Helsinki. Competizione in cui nel 2007, diciottenne a Debrecen, vince i 200 misti e arriva terza nei 400 misti.
Il 2008 è per Camille un anno di grandi soddisfazioni. Dopo l’argento nei 400 stile libero ottenuto agli Europei in vasca corta di Fiume, arriva il bronzo europeo in lunga nei 200 misti a Eindhoven.
Dopo un 2009 di passaggio, segnato dall’oro nei misti ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, il 2010 è scoppiettante, con l’argento europeo nella staffetta 4 X 200 stile libero a Budapest e l’oro nei 200 stile libero e il bronzo nella 4 X 200 stile libero ai Mondiali in vasca corta di Dubai.
Nel 2011 l’ascesa di Camille si fa sempre più incalzante, sulla scia di una Pellegrini stella del nuoto mondiale, dietro cui si piazza ai Mondiali di Shanghai, terza nei 200 e nei 400 stile libero (anche se si era presentata con i tempi migliori):
Ma è il 2012 l’anno d’oro della Muffat che, come detto, alle Olimpiadi di Londra dà il meglio di sé, conquistando l’oro nei 400 stile libero e stabilendo il nuovo record olimpico con 4’01”45, l’argento nei 200 stile libero e il bronzo nella staffetta 4 X 200 stile libero.
Poi, nel 2013, dopo una carriera piuttosto breve, il ritiro che aveva stupito. «Penso di essere abbastanza curiosa per esplorare qualcos’altro – aveva detto Camille – Il corpo avrebbe potuto resistere altri dieci anni, ma io sono padrona della mia vita».
Muffat Win’s Women’s 400m Freestyle Gold – London 2012 Olympics