di Alessandro Foglio

La terza giornata dei Mondiali di Kazan era partita forte già in mattinata con il record mondiale eguagliato da Cameron Van Der Burgh nei 50 rana. Per oggi ci si aspettava molto però dalla Ledecky oltre che alla super sfida tra Efimova e Meilutyte. Per gli azzurri tutti gli occhi erano puntati su Federica Pellegrini, nonostante in finale ci fosse anche Aurora Ponselè (1500) e Andrea Toniato nelle semifinali dei 50 rana. Vediamo come è andata!

200 sl uomini

Prima finale a Kazan per questa giornata dei Campionati Mondiali di Nuoto. i 200 stile uomini vedono un campo gara molto competitivo e un finale incerto. Lochte ha dato spettacolo in semifinale con le sue virate “capovolte”, ma occhio a Guy, Biedermann e Sun Yang. C’era anche Le Clos che passa primo ai 50, poi la gara la prende in mano il britannico James Guy che nuota in 50”99 ai cento. Sun Yang prova a venir su nella terza vasca ma con un finale migliore è ancora Guy a portarsi in testa e diventare campione del mondo per la prima volta con il crono di 1’45”14. Solo sei centesimi lo dividono da Sun Yang secondo, mentre Paul Biedermann è terzo in 1’45”38. Quarto Lochte e sesto Le Clos.

100 do donne

Altra finale, questa volta al femminile. I 100 dorso sono “cosa” di Missy Franklin da diversi anni a questa parte, ma la giovane americana è parsa piuttosto appannata nei turni precedenti. E questa finale lo dimostra: passa ultima ai 50, lasciando campo alla coppia australiana Emily Seebohm e Madison Wilson che toccano prima e seconda in 58”26 e 58”75. Medaglia di bronzo per Mie Nielsen in 58”86. La campionessa olimpica e mondiale si deve accontentare del quinto posto in 59”40.

Semifinali 50 ra uomini

Dopo lo spettacolo dei 100 di ieri, si ripropone il duello Van Der Burgh – Peaty. Il sudafricano ha stampato in qualifica il nuovo primato mondiale, e anche nel pomeriggio si prevedono scintille. Nella prima batteria è presente Peaty che vola con uno strepitoso 26”42 che vuol dire subito nuovo limite mondiale! Stessa batteria in cui era presente anche il nostro Andrea Toniato che però non ritrova lo smalto di Gwangju e chiude in 27”61, fuori dalla finale.

La risposta di Van Der Burgh non è tardiva, ma il colosso africano sembra volersi tener buono il meglio per la finale. Primo tempo con 26”74. Domani in finale con lui e Peaty anche Titenis, Franca Silva e Dugonjic.

1500 sl donne

Torna in acqua dopo lo straordinario record di ieri mattina Katie Ledecky. Tutti si aspettano un’altro assalto al record e così è: l’americana parte forte e mantiene un ritmo costante sempre di circa due secondi sotto il primato mondiale nuotato la mattina prima. All’arrivo è 15’25”48!!! La seconda è l’atleta della Nuova Zelanda Lauren Boyle staccata di quindici secondi in 15’40”14. Terza Boglarka Kapas, mentre Aurora Ponselè è ottava in 16’09”57. “Sono contentissima di aver partecipato ad una finale mondiale” afferma Aurora dopo le delusioni delle acque libere.

100 do uomini

Lista partenti da paura in questa finale. Grevers e Lacourt sembrano i favoriti ma…vince Larkin. L’australiano, al primo successo importante in vasca lunga, parte bene e nonostante il passaggio ai 50 sia a favore dell’americano, trova un ritorno eccezionale chiudendo in 52”40. Secondo posto per Camille Lacourt di soli 8 centesimi più lento mentre è terzo Grevers con 52”66.

Semifinali 200 sl donne

La prima delle due semifinali è, sulla carta, quella più lenta ma con due campionissime a giocarsi il primo posto. Parliamo ovviamente della nostra Federica Pellegrini e di Katinka Hosszu, neo primatista mondiale dei 200 misti. E’ una batteria equilibrata, dove non ci sono velociste pure e il passaggio è piuttosto controllato (56”39 della Bonnet) ma è nella seconda parte di gara che viene fuori la Pellegrini. Alla virata dei 150 è già in testa e nell’ultima vasca resiste agli attacchi della Hosszu vincendo in 1’56”23 davanti a Duo Shen e alla stessa magiara. ” Era la semifinale più semplice, era importante vincerla, vedremo domani in che situazione siamo” ha dichiarato Federica, affermando in seguito che avrebbe sperato in un’eliminazione della Ledecky.

La fresca primatista mondiale dei 1500 è presente infatti nella seconda batteria, a fianco alla compagna Missy Franklin, delusa dopo il quinto posto nei 100 dorso. Il passaggio è della McKeon (sotto al WR) ma la scena la ruba prima la Popova e poi la stessa Franklin che tocca per prima in 1’56”37. Secondo crono proprio per la russa davanti alla Ledecky, partita piano ma in rimonta nell’ultimo 50. In ombra la Heemskerk, in finale con il settimo tempo. Domani finale con tutte le big della vigilia presenti.

Semifinali 200 fa uomini

Nella prima semifinale ritroviamo Chad Le Clos. Fino a qui il suo mondiale non è stato dei migliore, eliminato nei 50 farfalla e lontano dai primi nei 200 stile. Ma questa è la gara che lo ha lanciato al mondo intero e lo dimostra, chiudendo primo in 1’54”50.

La seconda batteria è però più equilibrata e con calibri di maggior livello. L’americano Shields guida per tre quarti gara quando sale in cattedra un immenso Laszlo Cech che si va a prendere il miglior crono in 1’53”53 con l’ultimo 50 nuotato in 28”94!!! Domani in finale ci saranno anche i giapponesi Seto e Sakai ma questo Cech sembra davvero destinato a vincere il suo secondo oro mondiale in carriera.

100 ra donne

E’ la grande sfida fra l’idolo di casa Julia Efimova e Ruta Meilutyte a chiudere la terza giornata di gare alla Kazanka Arena. La favorita sembra essere la lituana, che parte meglio della rivale russa forzando il passaggio in 30”27. Ma la Efimova viene fuori nel secondo 50, recuperando la rivale già nei primi venticinque per poi staccarla nettamente nei secondi, vincendo con il empo di 1’05”66. Solo seconda la Meilutyte in 1’06”36 mentre terzo gradino del podio per la jamaicana Atkinson con 1’06”42. Nulla da fare per Arianna Castiglioni, che aveva già trovato l’obbiettivo minimo previsto di entrare in finale ma cercava quanto meno il nuovo primato nazionale avvicinato già ieri. Per lei ultimo tempo in 1’07”60. “Passaggio buono, cercato di nuotare come ieri. Non mi aspettavo questo tempo anche perchè mi sembrava di nuotare bene.” confessa ai microfoni Rai. Un esperienza che le verrà comunque utile per il prossimo anno.