Magali Rousseau è la stella di questi campionati senza ombra di dubbio.
Se ieri la protagonista è stata Sam Lee, oggi la francese non ha lasciato spazio e scampo alle sue rimonte. Dapprima castiga la Fiorani che imbattibile sott’acqua si deve inchinare al prepotente trasporto a stile della transalpina che fissa a 51”64 il nuovo primato mondiale con un secondo e mezzo di miglioramento. Passa un quarto d’ora e fulmina la Williams e la Leanza, ottima terza in 36”48, in un arrivo concitato con il primo tronchetto di giornata per la Marzella. Infine nel superlife prende il comando delle operazioni con una vestizione fulminea, si porta a spasso la Hind che era al comando e poi la stronca nel finale con 2’24”20. Infine non contenta trascina le compagne al successo nella mista con uno spaziale 1’37”86, disintegrando il 1’40” settato dalle azzurre al mattino e che rappresentava il nuovo record. Prima di oggi il WR della staffetta era 1’41”03 della Cina. L’Italia qui è terza con 1’39”54.
La ragazza, che ho avuto l’onore di conoscere a Milano insieme alle Weiders, è veramente umile e semplice, e ha imparato velocemente le tecniche di presa che le sono state insegnate, e direi che il resto ce lo ha messo lei.
Ma è giusto parlare d’azzurro. Una nazionale rinnovata che ha messo in luce buone individualità anche oggi.
Bono è terzo nel manichino,nessuno se lo aspettava ma dalla corsia 2 è partito bene, uscito veloce dalla presa e si è arreso solo allo strapotere di Wieck unico sotto i 29” e a McMillan al suo terzo podio individuale dopo ostacoli e misto.
Di Leanza abbiamo detto, e bene anche Sanna, terzo in 2’09”e spicci dietro al tedesco Hassemeier che sfiora di nuovo qui il record del mondo in 2’05”89 e che oggi sperava di fare tripletta ma non ha fatto i conti senza l’oste abruzzese. Difatti l’ultimo primato mondiale individuale è per Simone Procaccia. Lo ricordiamo scendere primo italiano sotto i 50” da Cadetti e stabilire il WR sotto la bandiera dell’Interamnia; oggi fa la gara perfetta: primo sott’acqua, ma si contiene e si scatena nel suo trasporto a delfino, che anche altri azzurri adottano (vedi la Crivelli primatista Cadette). E il tempo è 45”15, stratosferico.
Ultimo record del mondo è quello che rovina un po’ la festa. Certo apparteneva ai francesi ma ci abbiamo creduto, soprattutto dopo il recupero fantastico di Procaccia nella frazione a pinne e invece i cugini se ne vanno via col terzo frazionista e accompagnati dalla folla stabiliscono in 1’27”04 il nuovo primato. Noi siamo secondi in 1’27”84.
Ma oggi anche con qualche tronchetto in più è una giovane Italia che luccica.