Capita a tutti di ammalarsi e a qualcuno addirittura di trascorrere dei giorni in ospedale.
Lo sapevo. State toccando ferro. Lo sa-pe-vo!

Sono questi i momenti in cui il nuotatore si fa rapire dai pensieri più strambi. “Io qua e tutti che si allenano”. E come si allenano. Staranno sperimentando nuove tecniche per galleggiare come un catamarano o staranno studiando le acrobazie delle frecce tricolori per rendere le virate sempre più efficaci.”Lo fanno apposta. Non aspettavano altro” neanche le bolle mi faranno più vedere.

E intanto sei li, sono li, ad abbronzarmi sotto la luce dei neon in una stanza zeppa di pazienti che russano come la sezione degli ottoni di una squinternata banda di paese. Mica posso allagare il bagno della stanza, attaccarmi un elastico alla caviglia e nuotare a chilometri zero? Potrei provare a mettermi sul bordo del letto e improvvisare gli esercizi di tecnica tanto “amati” o frullare le braccia a dorso mentre si accordano gli ottoni. La fantasia non ha limiti e il riposo non è presente nei 10 comandamenti del Nettuno  incuffiato.

Vedo le infermiere spegnere le luci come il domino. Io sotto il pigiama ho messo il costume e ai piedi del letto le havaianas, un must. Non si può mai sapere che cosa possano regalare i sogni. Ricordatevi sempre….. sognare è gratis. Parola di Cloro Cuffia.