Ho sempre visto l’Istituto di Candiolo come un castello immerso nella nebbia, fumoso, quasi un po’ spettrale perché si sa che lì non c’è da stare tanto allegri…

Ma, chiaramente, le cose che non si conoscono fanno sempre molta più paura e quando, purtroppo, per motivi familiari ho dovuto trascorrere qualche tempo tra le mura di questo tanto temuto castello, mi son dovuta ricredere totalmente.

Certo, non è che sia un parco divertimenti, ma non si può non rimanere colpiti dalla gentilezza, umanità, rispetto e professionalità che tutto, e sottolineo tutto, il personale riesce a trasmetterti.

Così, quando ho scoperto che la Nazionale di Pallanuoto il 20 Gennaio scorso nella partita con la Croazia ha partecipato e sostenuto la Ricerca sul Cancro con delle mitiche e originali cuffie sponsorizzate Arena, mi son detta che avrei voluto partecipare anche io: io che non sono una nuotatrice nata in provetta ma che qualche bracciata e sgambata riesco ancora a macinarla!

E’ stato molto semplice mettersi in contatto con loro che, anche questa volta, hanno dimostrato professionalità ed infinita gentilezza.

E così, con il mitico Clorocuffia ci siam recati presso gli Uffici della Fondazione per la Ricerca da cui siamo usciti con le nostre cuffie e soprattutto con il cuore colmo d’affetto.

“E’ vero, ho accettato l’invito e sono andato anche io a Candiolo. Scesi dalla macchina non ci siamo più scambiati una parola. Sguardo dritto, rispettoso. Un posto luminoso, ampio.

Camminando nei corridoi per cercare l’ufficio dell’ AIRC passavamo vicino alle sale d’attesa con persone in attesa di un esame, di un esito. Persone molto meno fortunate di noi ma con un sorriso, una tenacia e una forza da far invidia al più tosto dei tosti dei nuotatori.

Mi sentivo piccolo piccolo ma con due braccia ampie, tanto ampie da poter abbracciare tutti.

Ricordiamoci di non essere mai avari di sorrisi e di piccoli gesti verso il prossimo e se il prossimo è un essere umano più sfortunato di noi sappiate che quel sorriso, quel gesto, sarà come una efficace medicina.

I sorrisi spontanei ad ogni incrocio di sguardi hanno trattenuto le lacrime ma non l’emozione di aver dato il mio microscopico contributo.

Totò diceva: “E’ la somma che fa il totale”.  Facciamo un gran totale, dai!!!”

Se volete anche voi sostenere con una donazione libera la Ricerca sul Cancro e, perché no?, sfoggiare una nuova originalissima cuffia Italia FPRC, non pensateci neanche un istante e scrivete a fprc@fprconlus.it perché, credetemi, c’è ancora tanto da scoprire ma a volte anche solo una speranza è la miglior medicina per guardare avanti.

P.S. se volete dare una sbirciatina a cosa è successo il 20 gennaio scorso grazie al Settebello cliccate qui

Vi ricordiamo inoltre che da domani, Sabato 31 gennaio ventimila volontari, in molti casi affiancati dai ricercatori, saranno presenti in 1.750 piazze italiane per distribuire oltre 303mila reticelle di arance rosse italiane. Con un contributo di 9 euro sarà possibile portare a casa una scorta di vitamine e sostenere concretamente la ricerca oncologica.