Di  Elisa Bellardi

Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, oggi può toglierseli del tutto: Federica Pellegrini c’è, eccome se c’è. Nella giornata dei Campionati Assoluti di Riccione dei 200 stile libero, la sua gara, quella preferita da sempre, la regina del nuoto non delude e tira fuori una prestazione superba, che la piazza di prepotenza in cima al ranking mondiale: passaggio veloce in 56”78, vittoria (ma questo era scontato) e chiusura in uno straordinario 1’55”69, solo mezzo secondo sopra all’1’55”14 che le valse l’argento ai Mondiali di Barcellona. Dopo la soddisfazione a metà nei 200 dorso di ieri (prima ma con un tempo che lei, da vera perfezionista, non trovava soddisfacente), ora Mafaldina esplode di gioia, e con lei gli interi spalti. Naturale, quindi, che la bella prestazione della compagna di staffetta Alice Mizzau, seconda con tanto di personale con 1’57”53, ne risulti un po’ oscurata. Il gradino più basso del podio se lo prende invece Stefania Pirozzi (1’58”18), in pieno momento magico dopo lo splendido oro di ieri nei 400 misti.

Ma Fede non è l’unica stella di questa quarta giornata di gare. GregorioPaltrinieri, come previsto, si prende i 1500 stile libero (e fin qui si può quasi dire che ha fatto il proprio dovere). Ma lui va oltre, esagera, e segna il record italiano con 14’44”50. Il compagno di allenamento Gabriele Detti, che per due volte l’ha beffato (400 e 800 stile libero), questa volta non può che inchinarsi; suo è l’argento con 14’56”80, mentre il bronzo va a Samuel Pizzetti (15’04”83).

Per il resto, divertente da guardare è il duello tra Federico Turrini, DamianoLestingi e Davide Cova nei 200 misti, vinto dal primo che rimane un po’ sotto i propri standard con 2’00”34 (secondo Lestingi con 2’00”48 e terzo Cova con 2’00”65). Stessa storia nei 50 dorso, in cui salgono sul podio Arianna Barbieri (28”56), Elena Gemo (28”62) e Stefania Cartapani (28”95).

Per finire, risplende cristallino il talento di una giovanissima: è AriannaCastiglioni, classe 1997, che manca per un soffio l’oro nei 50 rana (31”34 contro il 31”09 di Lisa Fissneider), ma conquista un argento che vale quanto un primo posto. Da annotare mentalmente e non perdere di vista: sentirete ancora parlare di lei.