La novità del fine settimana è stata sicuramente il cambio di regolamento che riguarda la subacquea a rana e in particolare per il colpo di gambe a delfino.
Finora era possibile eseguire la gambata solo successivamente al momento in cui le mani si separano per iniziare la bracciata subacquea, d’ora in poi sarà possibile eseguirla a proprio piacimento ma comunque prima della gambata a rana.
A tutti gli effetti, cosa cambia? Sarà un vantaggio o uno svantaggio? Cristina Chiuso ci ha aiutato a capire meglio i benefici e le differenze tra le due tecniche.
Innanzi a tutto in questo modo i giudici non dovranno stare ‘troppo’ attenti a quando viene effettuato la gambata a delfino, è sicuramente un modo per semplificare il regolamento, anche se per me il vero problema della subacquea a rana non è quando ma quante gambate l’atleta fa a delfino, che rimane comunque molto difficile da vedere.
C’è qualcuno che ne sarà avvantaggiato particolarmente?
Probabilmente potrà portare più vantaggi ai non ranisti, perché il gesto tecnico precedente era difficile dal punto di vista coordinativo, decisamente più complicato da acquisire. Adesso addirittura qualcuno potrebbe proprio non fare la subacquea e con un solo colpo di gambe uscire subito e iniziare a nuotare.
Richiederà una particolar preparazione o verrà eseguito in maniera naturale dagli atleti?
No sarà un gesto automatico, semmai prima ci voleva una preparazione specifica, perché non era affatto semplice inserire al punto giusto il colpo di gambe. Ora è di sicuro più semplice.
Questa variazione la vedremo già in atto ai Mondiali di Doha?
Sì, la vedremo sicuramente già a Doha. Addirittura in America già la usavano a livello di High School, i circuiti scolastici e proprio gli americani avevano richiesto per primi un controllo su questa regola.
Oggi iniziano i Mondiali? Cosa ti aspetti?
Sempre i soliti noti, anche se sono molto curiosa di vedere i 200 stile di Federica Pellegrini (domenica 7 dicembre) perché ci sarà una sfida molto interessante. Fede ha tutte le carte in regola per vincere anche se non sarà facile, incute sempre un certo timore alle avversarie, speriamo la vittoria vada a suo favore. Sono curiosa anche di vedere all’opera la Hosszu, che è iscritta in dieci gare, e ci ha abituato in Coppa del Mondo a gareggiare tanto.
Ranisti e ancor di più non ranisti, occhio dunque al nuovo regolamento! E se avete qualche dubbio, non perdete l’occasione di guardare i migliori e le migliori al mondo sperimentare il cambio di regolamento in questi giorni a Doha per la dodicesima edizione dei Mondiali in vasca corta.