Non c’è pace per i grandi campioni australiani del nuoto che sembrano non riuscire a gestire la vita da “comuni mortali” dopo le glorie vissute fra le corsie.
Come Thorpe fece nel periodo pre-olimpico di Londra, anche Hackett si rituffa in acqua per trovare un po’ di pace interiore.
The Machine, così era soprannominato Hackett, torna al nuoto dopo un periodo di riabilitazione di alcuni mesi in una clinica americana. Il malessere che lo stava logorando era maturato da diverse vicissitudini: il matrimonio finito nel 2011 con la cantante Candice Alley, la dipendenza dallo Stilnox (un sonnifero) e il triste episodio in cui fu trovato a vagare in stato confusionale nella struttura del Crown Hotel di Melbourne alla ricerca del proprio figlio Jagger di 4 anni.
Il campione australiano torna in acqua a Miami e lo fa con l’allenatore di sempre Denis Cottrell che lo ha sempre sostenuto anche nei momenti difficili: “Qualsiasi cosa accada, tutto questo non potrà cancellare ciò che ha fatto, ciò che è stato per moltissime persone, il credito e lo status che ha avuto nel mondo del nuoto”.
Hackett, oggi 34enne, non si accontenta “Voglio tornare a respirare il clima di una squadra, un po’ di sano cameratismo con i ragazzi: non mi bastava più nuotare ogni tanto da solo” e dichiara i suoi obiettivi “vorrei rimettermi in forma nel giro di 6-7 mesi. Sarò un po’ vecchio per i Giochi di Rio, avrò 36 anni, per ora penso a divertimi e magari proverò a buttarmi in qualche staffetta con il club di Miami”, motivo per cui si è subito iscritto al programma antidoping.
“Non sta ancora lavorando a tempo pieno – spiega il suo coach Cotterell – la sua priorità è quella di godersi un ambiente amichevole e familiare. Però sta dimostrando un grande impegno in ciò che fa e soprattutto sta trovando di nuovo l’equilibrio nella sua vita”.
A 6 anni dal ritiro l’ex capitano degli aussie ritorna nel suo ambiente naturale che lo ha visto vincere 6 medaglie olimpiche 18 medaglie ai Mondiali oltre che detenere per 10 anni lo storico record dei 1500 sl 14’34″36 ultimo primato a cadere dopo l’era dei gommati.
Palmares
Olimpiadi
- 2000 – Sydney: oro 1500 sl
- 2004 – Atene: oro 1500 sl, argento 400 sl e 4×200 sl
- 2008 – Pechino: argento 1500 sl e bronzo 4×200 sl
A Pechino, dopo aver stabilito il nuovo record olimpico in batteria con 14’38″92, chiude secondo nei 1500 in 14’41″51 dietro il tunisino Oussama Mellouli, vincitore in 14’40″84. Hackett manca così per pochissimo (meno di un secondo) l’impresa di diventare il primo nuotatore a vincere la stessa disciplina per 3 olimpiadi consecutive.
Mondiali
- 1998 – Perth: oro 1500 sl e 4×200 sl, argento 400 sl
- 2001 – Fukuoka: oro 1500 sl e 4×200 sl, argento 400 sl e 800 sl
- 2003 – Barcellona: oro 800 sl, 1500 sl e 4×200 sl, argento 400 sl e bronzo 200 sl
- 2005 – Montreal: oro 400 sl, 800 sl e 1500 sl, argento 200 sl e bronzo 4×200 sl – Nuotatore dell’anno
- 2007 – Melbourne: argento 400 sl
Nel 1999 Grant Hackett siglò il suo primo record del mondo ai trials australiani di Brisbane per i PanPacifici, infrangendo il precedente limite dell’italiano Giorgio Lamberti sui 200 stile libero, che resisteva da ben 10 anni chiudendo in 1’46″67, nuotato in prima frazione di staffetta.