di Alessandro Foglio
Un inchino per ringraziare il pubblico mentre lo speaker annuncia il loro nome e il loro tempo, ma presto potrebbero essere tutti gli avversari ad inchinarsi a loro. Parliamo di Rikako Ikee e Kosuke Hagino, protagonisti assoluti alla “Konami Open” in programma il week end appena passato a Tokyo (vasca da 50 m). Due stelle di assoluto livello, e se Hagino ormai lo conosciamo tutti, la Ikee continua ad essere una piacevole scoperta: la quindicenne asiatica (classe 2000) vince i 50 stile facendo segnare il nuovo record mondiale Juniores in 24”74 migliorando il 24”84 della cinese Xinji Chen nuotato agli Asian Games del 2014. La giovane Ikee stampa così il suo secondo WRJ, dopo quello nuotato nei 50 farfalla in Coppa del Mondo a ottobre, oltre a prendersi il record giapponese e avvicinando il record asiatico (24”51 della cinese Le Jingyi) datato addirittura Mondiali di Roma 1994. Inoltre questa prestazione le vale il sesto crono mondiale annuale nei 50 stile, dietro solo a Sjostrom, le sorelle Campbell, la Herasimenia e l’americana Kennedy.
Ma la giovane giapponese si conferma atleta di alto livello non solo nella velocità pura, ma anche nei 200 stile che chiude in 1’58”17 facendo segnare il suo migliore stagionale e “portandosi dietro” la connazionale Chihiro Igarashi seconda con il crono di 1’58”36. Rikako che conclude il suo programma gare con i 100 stile, vinti in 54’’13, non lontanissima dal suo record giapponese di 53’’99.
Rimanendo in campo femminile è da segnalare il terzo crono mondiale annuale nuotato da Sakiko Shimizu nei 400 misti, grazie al tempo di 4’35”04, che le vale anche il primato nazionale, e la solida prova della campionessa mondiale in carica dei 200 farfalla Natsumi Hoshi che si aggiudica i 100 in 58”86 ma soprattutto i 200 con il miglior crono mondiale dell’anno di 2’06’’56 a un secondo esatto da quanto nuotato proprio ai Mondiali la scorsa estate.
L’altro grande protagonista è stato Kosuke Hagino. Rientrato il mese scorso dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano da Kazan, il mistista di Oyama è subito andato fortissimo, prendendosi il miglior crono mondiale annuale nei 200 misti (battuto una settimana dopo dal connazionale Fujimori) e nei 400 misti. E’ proprio in questa prova che brilla nuovamente: con 4’09”06 scende sotto il muro del 4’10” migliorando quanto fatto a fine gennaio (4’11”38). Alle sue spalle troviamo Daiya Seto, che peggiora leggermente quanto fatto alla “Kitajima Cup” toccando in 4’13”60.
Hagino non si limita ai misti, ricordando a tutti di saper andar veloce anche a stile libero: l’argento mondiale di Barcellona 2013 dei 200 e 400 stile chiude primo proprio i 200 in 1’46”14, secondo crono mondiale annuale alle spalle solo di Stjepanovic (per soli 4 centesimi). Come successo in campo femminile, anche qui troviamo l’outsider di lusso, Naito Ehara che chiude alle spalle del più affermato connazionale con il terzo crono mondiale dell’anno di 1’46”66 mentre vince i 400 stile in 3’49’’01 (il suo migliore stagionale è 3’48’’47, 3° crono mondiale).
Hagino torna in acqua anche per i 200 dorso, vinti in 1’56’’10, quarto tempo mondiale dell’anno, a riprova di quanto sia poliedrico questo atleta.
Da segnalare infine anche i 200 rana di Yasuhiro Koseki, vinti in 2’08”65, per il momento più lento del solo Marco Koch, mentre crolla il muro del minuto nei 100 rana, per quest’anno ancora imbatutto: è lo stesso Koseki a rompere questa barriera nuotando in 59’’67 davanti a Kitajima, secondo in 1’00’’57. Ottimi anche i 50 e i 100 stile di Katsumi Nakamura, nuotati in 22”13 e 49’’00 e i 100 dorso di Junya Koga, che fa registrare lo stesso tempo al centesimo nuotato al Gran Prix di Austin (53”97).
Giapponesi che si confermano in ottimo stato di forma, aspettando ancora Ryosuke Irie (che comunque a metà febbraio ha nuotato 53”48 nei 100 dorso), soprattutto a livello di squadra: entrambe le staffette 4×200 hanno al momento due punte di ottimo livello che se compensate con altrettanti atleti di egual o simile valore, potranno puntare certamente a un piazzamento da podio. Gli azzurri sono avvisati!!!
QUI tutta la prima sessione di gare, con il WRJ di Rikako Ikee dal minuto 58’30” mentre la prova dei 400 misti di Hagino inizia intorno a 1h 15’53’’.
QUI invece i risultati migliori.
Anche in Europa si è mosso qualcosa nel week end. In Gran Bretagna, a Sheffield, si sono svolti i “British University Championships” (vasca da 50 m) ai quali era presente una delle punte della nazionale britannica, il velocista Benjamin Proud. Il 21enne allenato da Jon Rudd (coach di Ruta Meilutyte) dopo aver nuotato in batteria un eccellente 21”89 nei 50 stile, si migliora ancora in finale facendo registrare il record britannico di 21”73, migliorando di tre centesimi il primato che già gli apparteneva. Con questo crono si piazza alle spalle di Manaudou nella classifica mondiale annuale pari merito con Cameron McEvoy.
Continua così la crescita di Proud, che a dicembre aveva riscritto i limiti nazionali in vasca corta di 50/100 stile e 50 farfalla. Anche in questa occasione scende in vasca per i 100 stile, vinti in 49”10, cinque centesimi meglio di quanto fatto all’Euro Meet di Lussemburgo. Occhi a questo ragazzo, che è seguito da un grande coach e che potrebbe essere la sorpresa dello sprint a Rio.
QUI il video dei 50 stile di Proud, pubblicato sulla pagina Facebook del suo coach Jon Rudd.
QUI invece tutti i risultati dei “British University Championships”
Potete trovare le classifiche mondiali annuali al seguente LINK (Nuoto All Time, sotto la sezione “World Rankings”)
Foto: Singapore swimming Federations