di Alessandro Foglio

Primo giorno di finali a Kazan per i sedicesimi Campionati Mondiali di Nuoto. La sessione mattutina aveva dato non pochi spunti interessanti, come il nuovo primato Europeo di Katinka Hosszu nei 200 misti, il botta e risposta fra Cameron Van Der Burgh e Adam Peaty e la clamorosa eliminazione di Australia, USA e Germania dalla staffetta 4 x 100 stile maschile. Vediamo come sono andate le cose nel pomeriggio!

Semifinali 100 fa donne

Nella prima semifinale è impegnata Ilaria Bianchi, sesta ai Mondiali di Barcellona 2013, alla caccia di una non facile qualificazione alla finale. La venticinquenne delle Fiamme Azzurre conferma le cattive sensazioni della mattinata, chiudendo con l’ultimo tempo in batteria (58”49) e peggiorando il crono del mattino. ” Ho pagato la gara di questa mattina” – conferma ai microfoni di Rai Sport -” ci ho provato. Se non alleno il ritorno alla perfezione faccio fatica“. Fuori dalla finale dunque l’azzurra, che ha patito anche un periodo di allenamenti precari e anche in gara non è stata impeccabile arrivando lunga alla virata. Vince la prima semi la Ottesen in 57”04.

La seconda semifinale vede una sola regina, ed è Sarah Sjostrom che dopo il record Europeo conquistato al Sette Colli è la grande favorita per la medaglia d’oro. E il talento svedese conferma le attese vincendo in solitaria la batteria e realizzando il nuovo record del Mondo in 55”74, cancellando il vecchio primato di Dana Vollmer del 2012 di 55”98. In finale non è impossibile vederla abbassare ancora questo tempo, nuotato con una subacquea in partenza non perfetta, così come anche l’arrivo poteva essere migliore. Insomma una Sjostrom dominante. Con lei in finale anche Ottesen, Lu e McKeon.

400 sl uomini

Sun Yang trova la conferma del titolo conquistato a Barcellona grazie ad una gara d’attesa e chiusa con il suo solito sprint finale. A tenergli testa è il britannico James Guy che conduce la gara dal primo metro, passando ai 200 sotto il primato del mondo (1’50”64). Il testa a testa continua con la virata dei 300 metri che vede ancora Guy in testa, ma usciti dalla subacquea parte a tutta Yang, che si prende la vittoria con il crono di 3’42”58 davanti a Guy in 3’43”75 e al canadese Ryan Cochrane con 3’44”59.

Semifinali 200 mx donne

Le due grandi protagoniste della mattinata sono divise, con la britannica Marie O’Connor che vince la prima batteria migliorando il crono del mattino e nuotando in 2’08”45.

Ma la grande favorita si conferma Katinka Hosszu, che dopo il record Europeo nuotato questa mattina (2’07”30) si migliora ancora scendendo sotto il muro del 2’07” grazie al crono di 2’06”84. “Proverò ad andare più veloce” conferma l’Iron Lady, puntando diretta al record del Mondo di Ariana Kukors di 2’06”15 datato Roma 2009. La Hosszu è anche la prima al mondo a scendere sotto il 2’07” senza costume “gommato”.

Semifinali 50 fa uomini

La prima semifinale vede in acqua Laszlo Cseh, che cerca fortuna in una gara che non lo ha mai visto tra i migliori del mondo. L’ungherese parte male, ma arriva in progressione e tocca la piastra al secondo posto in 23”06 alle spalle di Nicholas Santos primo in 23”05. Male Cielo Filho, quinto in 23”29, ancor peggio Chad Le Clos, settimo e fuori dalla finale con il crono di 23”49.

In questa semifinale il protagonista assoluto è Florent Manaudou che come suo solito spazza via la concorrenza sin dall’inizio, con una partenza perfetta e una nuotata potente che lo piazza davanti a tutti con il tempo di 22”84. Secondo posto per Benjami Proud che entra in finale in 23”24 così come Cielo, dentro con l’ultimo crono disponibile.

400 sl donne

Ci si aspettava una super Katie Ledecky e così è stato: la campionessa americana domina la gara, passando ai 100 in 57”04 e ai 200 in 1’57”13, più di un secondo sotto al suo primato mondiale. Ma il passaggio folle si fa sentire anche per lei, che cala rimanendo comunque saldamente in testa e vincendo in 3’59”43 (nuovo record dei campionati che cancella quello della Pellegrini di Roma 2009). Alle sue spalle si prende l’argento l’olandese Sharon Van Rouwendal, direttamente dalle acque libere, con il tempo di 4’03”02 mentre il bronzo è dell’australiana Jessica Ashwood con 4’03”34. In acqua anche la nostra Diletta Carli, autrice di una buona prova alla prima finale mondiale in carriera. Per lei settimo tempo in 4’07”30, poco più lenta rispetto al mattino: “Soddisfatta per la finale, ma speravo in un tempo migliore” dichiara Diletta.

Semifinali 100 ra uomini

Nella prima semifinale il protagonista indiscusso è Cameron Van Der Burgh, che dopo l’ottima prova in batteria si ripete al pomeriggio, dando l’impressione di assoluto controllo e andando a stampare il nuovo primato dei campionati con 58”49, migliorando proprio il tempo nuotato da Adam Peaty. Velocissimo anche Titenis, sotto il muro dei 59 secondi con 58”96.

Non si fa attendere la risposta del detentore del primato mondiale Adam Peaty. Il britannico avvicina il suo migliore, nuotando in 58”18 dopo un primo cinquanta nuotato alla pari con il brasiliano Franca, staccato nettamente negli ultimi 20 metri e poi fuori dalla finale. Per Peaty record dei campionati soffiato subito a Van Der Burgh. Domani si aspettano scintille!

4×100 sl donne

C’è, dopo più di dieci anni, l’Italia, grazie alle prove delle ragazze di questa mattina che ripresentano lo stesso quartetto ma con lo scambio Letrari- Pellegrini in penultima e ultima frazione. La gara per le medaglie però se la giocano Usa, Olanda e Australia, con quest’ultima che rimane a pari delle altre sino al terzo cambio quando in acqua entra Bronte Campbell che piazza un mostruoso 51”77 che spacca la gara. Chiude in sicurezza la sorella Cate, con le australiane che nuotano in 3’31”48, nuovo record del campionati. Secondo posto per l’Olanda in 3’33”67 (Heemskerk in terza frazione nuota 51”99) e terzi gli Stati Uniti in 3’34”61. Per le azzurre sesto posto con il nuovo record italiano di 3’37”16 grazie al 54”80 della Ferraioli, al 53”63 della Di Pietro, al 55”00 della Letrari e al 53”73 della Pellegrini.                                                                                                                   “Molto contente, non lottavamo per una medaglia ma per migliorare noi stesse“- afferma Federica Pellegrini – “Io sono al settimo cielo, prima finale e posso migliorare” aggiunge Laura Letrari, mentre non è felicissima Erika Ferraioli: “Tutto l’anno ho nuotato meglio, e sono anche morta” mentre è soddisfatta Silvia Di Pietro: ” Contentissima, sono felicissima per quello che è uscito fuori“.

4×100 sl uomini

Senza USA, Germania e Australia, che hanno clamorosamente mancato la finale, gli azzurri ci credevano in una storica e meritata medaglia mondiale. Dopo il terzo crono della mattina, apre Luca Dotto in 48”75, per poi passare il testimone a Marco Orsi, bravo a chiudere in 47”75 e portando la staffetta nostrana a cambiare al secondo posto. Dentro Santucci che resiste come può al vicino di corsia Morozov (46”95) nuotando in 48”48 e lasciando a Magnini il compito di prendere la medaglia di bronzo. E Magnini non sbaglia, nuotando in 47”55 chiudendo sul terzo gradino del podio in 3’12”53. La vittoria va alla Francia con il crono di 3’10”74 davanti alla Russia in 3’11”19.

(foto copertina: arena water instinct)