Mentre in Qatar sono impegnati a nuotare, nell’altro emisfero qualcosa si muove in merito alla vicenda doping di Sun Yang.
Il 22enne cinese, due volte campione olimpico nei 1500 sl, non potrà più allenarsi nella sua base di Gold Coast nel Queensland, e in nessun altro centro federale, dove era seguito da Denis Cotterell.
A dare il comunicato è Michael Scott, responsabile della federazione australiana, che ha precisato che la decisione è volta a preservare l’integrità della Federazione.
I nuotatori stranieri che vorranno allenarsi nelle strutture federali dovranno prima “registrarsi presso l’Agenzia nazionale antidoping (Asada) ed essere sottoposti a test al di fuori delle competizioni“.
Inoltre, dalle dichiarazioni di Scott, questi nuotatori dovranno anche “pagare i diritti che includono i costi dei test“.
Sun Yang, era stato trovato positivo alla trimetazidina il 17 maggio scorso ed era stato squalificato tre mesi. La comunicazione ai media della Chinada, l’agenzia antidoping cinese, era però arrivata a squalifica finita.
La sensazione di molti è stata che lo stop imposto dalla federazione all’atleta sia stata fatta passare sotto silenzio, infatti il mezzofondista, una volta terminata la sanzione, ha potuto partecipare tranquillamente ai Giochi asiatici a settembre in Corea del Sud.
La trimetadizina è entrata a far parte della lista wada nel gennaio 2014 e il cinese ha dichiarato di farne già uso in precedenza per problemi fisici, non “accorgendosi” che era divenuta sostanza probita.
Gli addetti ai lavori fanno però notare che se un prodotto entra a far parte di quelli proibiti le federazioni danno comunica immediata.
Questi i fatti, intanto l’Australia da un forte segnale contro il doping: ben fatto!