Penultima giornata di gara a Kazan per questi campionati del Mondo. Il programma pomeridiano è ricco di prove veloci, con la finale dei 50 stile dove è presente Marco Orsi, le semi di 50 rana femminile con Carraro (nuovo record italiano al mattino con 30”83) e Castiglioni e quella dei 50 dorso con Sabbioni. Ma è anche l’occasione per la Ledecky di entrare nella storia e della 4×100 stile mista di conquistare un inedita medaglia. Il tutto senza dimenticare la grande prova di Paltrinieri questa mattina nei 1500, primo, in attesa della finale di domani. Vediamo come è andata oggi!!
50 fa donne
La favorita d’obbligo è Sarah Sjoestroem, in forma strepitosa e a caccia del secondo oro a questi mondiali dopo quello nei 100. La rivale più agguerrita e campionessa mondiale in carica è Jeanette Ottesen che infatti stacca bene ed esce meglio della svedese dalla subacquea. Ma la Sjoestroem è una macchina e bracciata dopo bracciata si va a prendere la medaglia d’oro grazie al tempo di 24”96 che equivale al nuovo record dei campionati. Finale velocissima, con la Ottesen seconda in 25”34 e Ying Lu terza in 25”37 che le vale il primato asiatico. Record continentale anche per l’egiziana Farida Osman che chiude quinta in 25”78.
50 sl uomini
Tutti schierati in acqua gli uomini più veloci al mondo tra i quali è presente anche Marco Orsi, qualificatosi con il terzo tempo dopo le semifinali. Non c’è il campione in carica Cesar Cielo e gli occhi sono puntati su Florent Manaudou che cerca il tris dopo l’oro olimpico di Londra e quello europeo di Berlino. Lo stacco migliore è di Morozov (0”59) ma il francese appena entra in acqua dimostra a suon di bracciate di essere il più forte del mondo. Non può nulla nemmeno Nathan Adrian che gli nuotava a fianco che si vede costretto a cedere al campione di Marsiglia. Vince dunque Manaudou in 21”19, miglior crono mai nuotato senza “gommato”, davanti all’americano in 21”52 e al sorprendente brasiliano Bruno Fratus in 21”55. Quinto posto per Marco Orsi con 21”86: ” Sono contento, essere qua è già una vittoria, sono quinto al mondo!” – dice Orsi a Rai Sport – ” peccato per un arrivo non perfetto, 21”8 non è da buttar via!“.
200 do donne
Divertente e ricca di ribaltamenti la finale della prova più lunga del dorso. Katinka Hosszu è in corsia centrale per la prima volta in questa finale, Emily Seebohm cerca il bis dopo i 100 e Missy Franklin la conferma del suo titolo. A partire meglio è l’australiana, ma la Hosszu trova una grande subacquea e la raggiunge a inizio seconda vasca, è però la Franklin a salire in progressione e passare davanti a metà gara. L’americana guadagna ancora qualcosa e sembra destinata a vincere la prova quando gira avanti a tutte ai 150, ma la Seebohm si rifà sotto e tocca per prima in 2’05”81 davanti proprio alla Franklin in 2’06”34 e alla Hosszu, mai in gara per l’oro, con 2’06”84. Quarto posto con record del mondo Junior per la russa Daria Ustinova (2’07”64).
Semifinali 50 ra donne
Nella prima delle due semifinali troviamo le azzurre Martina Carraro e Arianna Castiglioni. Difficile ma non impossibile centrare la finale, ma ci vorrebbe un ulteriore miglioramento del primato nazionale. Jessica Hardy parte forte in corsia centrale e vince la semi con il tempo di 30”25 davanti alla Liver e alla Atkinson. Martina e Arianna chiudono seste in 31”17, che vuol dire niente finale: ” Sapevo che era difficile mantenere la concentrazione, ero molto tesa, non avevo mai fatto una gara a questi livelli” afferma la Carraro. “Ho sbagliato il tuffo, sono uscita lenta e dietro a quella di fianco a me (Laukkanen), la nuotata mi sembrava quella di stamattina, peccato“.
Nella seconda semifinale, boato per l’ingresso di Julia Efimova, che parte fianco a fianco con la rivale storica Ruta Meilutyte, a caccia di rivincita dopo la sconfitta nei 100. La lituana scatta forte come suo solito, sembra scappar via ma la russa padrona di casa prova a tornare sotto. Ma questa volta la Meilutyte non ci sta e chiude prima in 29”98 davanti alla Efimova con 30”14. Domani ennesimo atto di questa bella rivalità.
100 fa uomini
Chad Le Clos va alla caccia della conferma, dopo la delusione per il secondo posto nei 200. A rendergli la vita dura ci sono Laszlo Cseh, già a medaglia sia nei 50 che nei 200 (bronzo e oro), e Tom Shields, americano qualificato con il primo tempo. Nella prima vasca passa veloce Konrad Czerniak, preceduto però oltre che dall’ungherese e dal sudafricano anche dal sorprendente Schooling. L’atleta di Singapore resiste anche nella seconda vasca, cedendo però al rientro di Le Clos che vince in 50”56 (nuovo record afriacano) e Laszlo Cseh con 50”87. Schooling chiude terzo in 50”96 con il primato asiatico.
Semifinali 50 sl donne
La prima semi vede al via la campionessa in carica Ranomi Kromowidjojo, che è protagonista di un bel testa a testa con Arianna Vanderpool-Wallace. Vince l’olandese con 24”23 sulla rivale con 24”38.
Più veloce la seconda serie. La sorella maggiore delle Campbell, Cate, vince in 24”22 sulla Sjoestroem in 24”31 e l’altra australiana Bronte Campbell, campionessa in carica dei 100 proprio ieri. Per lei 24”32 con l’ultimo tempo utile per la qualifica fissato in 24”52 (Van Landeghem).
Semifinali 50 do uomini
Nella prima serie tutti in linea fino al tocco della piastra, dove arriva per primo Matt Grevers in 24”59 davanti al campione di 100 e 200 Larkin (24”65). Terzo l’eterno Tanckok e quarto Morozov.
Simone Sabbioni cerca l’impresa di entrare in finale. Non facile, ma il giovane azzurro ci prova. Parte bene ma stecca con un arrivo un po’ troppo corto nuotando in 25”05 migliorando comunque il crono mattutino. A vincere la serie è Camille Lacourt che piazza un ottimo 24”27 che lo candida alla vittoria nella finale di domani. “25 secondi, sono contento” – afferma Simone – ” due decimi in meno rispetto al mattino va bene. Domani staffetta, si spara tutto li. Mi sto divertendo tantissimo, mi gasa l’ambiente“
800 sl donne
C’è poco da dire in questa finale, si sa che sarà un monologo di Katie Ledecky. L’americana va alla caccia di un altro record del mondo e soprattutto alla ricerca del quarto oro dopo 200, 400 e 1500. La giovane statunitense parte a tutta come suo solito, vedendo la linea del suo record mondiale metro dopo metro scivolarle alle spalle. Passa in 4’03”22 e torna poco più lenta, vincendo con il nuovo WR di 8’07”39. La Ledecky è la prima atleta nella storia dei mondiali a vincere le quattro prove dello stile libero! Secondo posto per Lauren Boyle in 8’17”65 (record Oceania) e terzo per Jaz Carlin in 8’18”15.
Mistaffetta 4×100 sl
L’ultima finale di giornata è la debuttante staffetta 4×100 stile mista. L’Italia parte con il terzo tempo del mattino ma USA e Russia mettono dentro calibri pesanti. Marco Orsi apre in 48”70 lanciando Fillippo Magnini che nelle onde di Adrian tocca in 48”19. La lotta alla medaglia è complicata, con USA e Russia in testa tallonate dal Canada. La Pellegrini non riesce a stare dietro alle più veloci avversarie pur nuotando in 54”26, così come Erika Ferraioli non può molto fermando il crono sul 54”11 e ottenendo un buon quinto posto finale. Davanti la spuntano gli Stati Uniti, dopo un finale di lotta con l’Olanda, rientrata grazie alle donne (Kromowidjojo e Heemskerk). Nuovo WR per Lochte, Adrian, Manuel e Franklin di 3’23”05, mentre gli olandesi chiudono in 3’23”10 e il Canada in 3’23”59. ” E’ stato bello, sapevamo che c’erano nazionali più forti, è comunque un quinto posto mondiale, siamo stati bravi” racconta Filippo Magnini. “E’ una staffetta molto divertente ed equilibrata” aggiunge Federica Pellegrini.
Domani atto finale di questi campionati a Kazan con le staffette 4×100 mista, i 400 misti uomini e donne e i 1500 con la speranza azzurra Gregorio Paltrinieri!