di Alessandro Foglio
Spesso, quando si parla di mondo master, si tende a semplificare riconducendolo solo al movimento del nuoto, che è sicuramente quello più conosciuto e con il maggior numero di tesserati. Ma non è l’unico, perché in Italia esistono anche altre realtà come la pallanuoto, i tuffi e il sincro che sgomitano per trovare spazi e anno dopo anno ci stanno comunque riuscendo. Ci siamo fatti raccontare il mondo master a tutto tondo da Roberto Migliori, nuovo responsabile del movimento master della Fin, oltre che ex atleta e consigliere regionale master del Lazio.
Ci tengo innanzitutto a precisare che Andrea Prayer, nominato responsabile nazionale e internazione del nuoto di fondo, è ancora parte fondamentale nella commissione master in Italia. Avrebbe avuto delle difficoltà a seguire entrambi i settori e ha proposto la mia persona, forse anche perché sono in commissione dal 2001. Quindi si può dire sì che io sia il responsabile del movimento master in Italia, ma preferisco considerarmi un coordinatore, collaborando al meglio con Giovanni Bozzolo, Claudio Tomasi e Augusta Sardellitto, mentre ha preferito ritirarsi Franco Lo Cascio che seguiva il mondo del nuoto di fondo. Prayer rimarrà dunque una sorta di anello di congiunzione tra noi e la Federazione.
Precisato questo punto passiamo subito al nuoto master in Italia. Negli ultimi anni è stato in crescita costante, pensate sia giunto alla sua massima espansione o potrà crescere ancora?
Si è stabilizzato, sia per quanto riguarda i tesseramenti, sia per la presenza di gare in circuito e questo aspetto è stato volutamente pilotato da noi con il “blocco” delle manifestazioni. In totale il circuito Supermaster avrà intorno alle 145 manifestazioni, compresi i Regionali, in un arco temporale che va da fine ottobre e metà giugno, quando ci saranno i Campionati Italiani. Avere troppa carne al fuoco diventava controproducente, e per quanto riguarda le manifestazioni vorremmo rimanere su questi numeri.
Per quanto riguarda invece le gare in mare, nello specifico i Campionati Italiani, con tre sedi diverse in due anni, avete già in mente qualcosa di preciso per la prossima edizione?
Non ancora, anche perché dobbiamo coordinarci al meglio con il settore Nuoto di Fondo, per scegliere sede e periodo migliore. Quest’anno a Castel Gandolfo è andata molto bene e cercheremo, integrandoci con la realtà del circuito di Fondo, di fare bene anche il prossimo anno.
Il mondo master non è solo però nuoto. Come stanno le altre discipline quali pallanuoto, sincro, tuffi?
Hanno avuto una crescita naturale, basti pensare che ai Campionati Italiani erano presenti ben 34 squadre di pallanuoto e che nella difficile trasferta di Kazan erano comunque in 4 ( tre maschili e una femminile). Anche tuffi e sincronizzato sono in crescita, a quanto mi dice Augusta Sardellitto che è la responsabile di queste discipline. Dovremo poi decidere le sedi migliori per i Campionati Italiani di queste attività, non dimenticando che quest’anno ci sono le Olimpiadi e molti spazi saranno giustamente lasciati alle varie nazionali.
L’anno scorso di questi tempi fu un periodo molto caldo per quanto riguarda il doping. Come pensate di affrontarlo d’ora in avanti?
Noi non abbiamo potere sulla scelta di come e quando fare i controlli. Noi “subiamo” questa scelta, ma positivamente perché è fondamentale mantenere un livello tra agonistico e goliardico. Ben vengano le grandi prestazioni, ma dobbiamo ricordare che questo mondo è in gran parte costituito da non ex agonisti e lo spirito deve essere quello del divertimento.
Un mondo master che negli ultimi anni ha ricevuto molte attenzione da parte dei media, siti internet in particolare. Pensa che abbia influito in maniera positiva all’aumento dell’interesse per questa attività?
Sì, ma soprattutto sono importanti per cercare di creare la giusta mentalità nel mondo master. Il nuoto è da sempre consigliato perché fa bene alla salute fin da bambini, ma è molto importante anche dopo, a livello post agonistico e in età avanzata. I media ci aiutano molto e questo mi soddisfa, anche se si potrebbe fare qualcosa di più, per esempio non se ne parla per nulla in televisione.
Mi preme sottolineare infine quanto lavoriamo sulla casistica e sui numeri, soprattutto in estate, e non solo sulle idee. Ascoltiamo sempre gli umori sul mondo master e con gli anni abbiamo capito quanto certe lamentele arrivino di comodo, per favorire la propria società per esempio. E la scelta di portare le fasce del campionato nazionale a squadre a 25 è un segnale importante per stimolare l’interesse del movimento incentivando le società a far gareggiare tutti i propri atleti.
Dopo le parole di Claudio Tomasi della settimana scorsa, anche Roberto Migliori ci ha detto la sua sui master e sulla stagione che verrà. Ormai è tutto pronto, il via è vicino e soprattutto buon divertimento!