di ALESSANDRO FOGLIO:
Da Tokyo a Doha. La World Cup si sposta in Qatar per la settima e penultima tappa di questo 2015. Dopo le apparizioni post mondiali di Kazan a Mosca e Parigi-Chartres si rivedono gli italiani, con una spedizione azzurra formata da stile liberisti: gli sprinter Magnini, Dotto, Leonardi e Santucci e le ragazze Mizzau, Carli, Musso, Ponselè, e Masini Luccetti capitanate da Federica Pellegrini al debutto stagionale. Si rivedono i big europei come Agnel e Guy, mentre confermano i loro ormai scontati successi nel ranking finale di Coppa del Mondo Katinka Hosszu e Cameron Van der Burgh.
La prima giornata si apre con la finale dei 100 stile libero uomini: nessun italiano è riuscito a qualificarsi, con Luca Leonardi che è risultato il migliore, decimo in 50”33. Solo 17° Filippo Magnini in 50”60, mentre Luca Dotto ha chiuso 19° in 50”71 e Michele Santucci 20° in 50”75. Torna al successo dopo la tappa di Mosca Chad Le Clos grazie al crono di 48”96. Alle sue spalle il bronzo mondiale Federico Grabich con 49”39, terzo Jeremy Stravius in 49”42. Si rivede Yannick Agnel, quinto con 49”65. In campo femminile vanno in scena i 200 stile. Federica Pellegrini sfida Katinka Hosszu, con la magiara che domina e trova il quarto successo annuale nella distanza in Coppa del Mondo con un ottimo 1’56”60. Federica è seconda in 1’58”06 mentre terza tocca la francese Coralie Balmy in 1’58”92. Quinta piazza per Alice Mizzau (2’00”23) e ottava per Chiara Masini Luccetti (2’01”32). Fuori dalle prime otto Erica Musso undicesima in 2’01”99.
Si passa alla rana e il copione è lo stesso di Tokyo. Nei 50 al maschile Cameron Van der Burgh vince ancora (imbattuto in WC quest’anno) con 26”96 davanti al compagno Giulio Zorzi secondo in 27”96. Le donne se la giocavano invece nei 100 e la statunitense Molly Hannis conferma quanto di buono fatto in Giappone: se la settimana scorsa il duello con Alia Atkinson era saltato a causa della mancata qualificazione di quest’ultima, oggi la giamaicana è in finale ma l’1’07”83 non le basta per la vittoria che va proprio all’americana in 1’06”94.
Dopo la rana è il turno della farfalla: nei 100 donne sorpresa con il successo di Felicia Lee in 58”83 su Zsuzsanna Jakabos che tocca alle sue spalle con 58”98. In campo maschile ci si gira a pancia in su per i 100 dorso, conquistati da uno strepitoso Mitch Larkin che dopo aver “volato” nei 200 a Tokyo si migliora ancora nella mezza distanza rispetto al tempo che gli ha permesso di laurearsi campione del mondo. Per lui 52”26 rispetto al 52”40 di Kazan. Dietro di lui David Plummer in 53”18.
Spettacolo garantito nei 50 dorso donne con una a fianco dell’altra Hosszu, Seebohm e Coughlin. Ha la meglio l’australiana che tocca prima in 27”85 davanti alla statunitense (28”23) e all’ungherese (28”40). Si ritorna al delfino grazie ai 200 maschili, e Chad Le Clos non può mancare all’appello. Il campione olimpico della distanza vince in 1’55”80 davanti a Viktor Bromer con 1’56”30 e a Christopher Wright con 1’57”03.
Il programma prevede poi i 200 misti femminili, che sono affare di Katinka Hosszu da ormai tutta la stagione di World Cup. L’Iron Lady non stecca nemmeno questa volta e vince in 2’10”22 peggiorando leggermente rispetto all’uscita di Tokyo. Ancora seconda Caitlin Leverenz in 2’11”08. Tocca ai mezzo fondisti, con i 400 stile uomini: in mattinata rimane fuori dalla finale Yannick Agnel, lontano dai suoi miglior tempi, ma si rivede il vice campione mondiale James Guy. Il britannico vince la finale in 3’46”76 ( tempo più veloce sulla distanza in questo 2015 di WC) davanti a Velimir Stjepanovic con 3’48”70.
Tornano in acqua le ragazze, con la prova più veloce, ovvero i 50 stile libero. Mancano ancora le sorelle Campbell e a prendersi la scena è la francese Anna Santamans che mette la mano davanti a tutte in 24”95. Seconda Melanie Wright (25”05), terza Natalie Coughlin (25”40). I 200 rana maschili erano alla caccia di una conferma: nelle sei tappe precedenti c’era sempre stata una medaglia d’oro diversa. E anche questa volta il tabù non si spezza data la vittoria di Daniel Gyurta che torna e conquista il gradino più alto del podio con il tempo di 2’10”33. Secondo il russo Oleg Kostin con 2’11”44 e terzo Cameron Van der Burgh con 2’12”14.
Non manca lo spettacolo quando in acqua entrano Emily Seebohm e Katinka Hosszu: le due si incontrano per l’ennesima volta nei 200 dorso e il risultato è sempre lo stesso, con l’australiana che ne esce vincente in 2’07”19 davanti alla magiara (2’08”73). Cala il tris invece Chad Le Clos che domina anche i 50 farfalla vinti con il tempo di 23”43 davanti all’americano Gilles Smith (23”58). Quarto posto per il diciassettene USA Michael Andrew con 23”95 dopo aver nuotato in batteria 23”72. Un atleta che si conferma poliedrico, dopo l’ottavo posto conquistato poco prima nei 50 rana e il terzo dei 50 dorso di Tokyo. Domani sarà in acqua anche nei 50 stile.
Il programma si chiude con la serie più veloce degli 800 stile donne e quella dei 400 misti uomini. Nella distanza dominata al mondo da Katie Ledecky vince la neozelandese e vice campionessa mondiale Lauren Boyle grazie al crono di 8’24”76 davanti a Jaz Carlin seconda in 8’27”25. Quarto posto per Diletta Carli in 8’36”75 e nono per Aurora Ponselè in 8’50”29. Nessuna novità poi nei 400 misti, vinti come del resto per le altre sei tappe, da David Verraszto che si impone in 4’16”17.