di ARENA BLOG:

Una forma di rana primitiva è stato il primo movimento in acqua eseguito dall’essere umano per avanzare.

Questo fa pensare a qualcosa di semplice, ma non è così: il fatto che sia intuitiva non significa che praticarla come si deve non sia frutto di un grande impegno sotto il profilo tecnico.

Nuotare a rana genera infatti un enorme dispendio energetico (circa 500kcal per le donne e 700kcal per l’uomo ogni ora) ed è importante affinare al massimo la tecnica in modo che la nuotata diventi il più economica possibile.

Ecco una serie di esercizi che, se eseguiti con regolarità, ti aiuteranno a migliorare questo stile:

1. Gambe stile: muovi le braccia a rana e le gambe a stile tenendo la testa a filo dell’acqua.

2. Gambe delfino: muovi le braccia a rana e le gambe a delfino eseguendo una forte spinta verso il basso con il tronco e cercando così buona profondità con la testa.

3. Un braccio solo: nuota a rana muovendo un solo braccio e lasciando l’altro steso davanti alla testa.

4. Farfallina con pullbuoy: indossa il pullbuoy tenendo le braccia stese in avanti e la testa sopra il filo dell’acqua in modo che la bocca resti sempre fuori. Avanza eseguendo con le mani – a polsi fermi – un movimento oscillatorio simile al battito di ali di una farfalla.

5. Pugni chiusi: nuota a rana tenendo i pugni chiusi

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