Con la tappa di San Teodoro, in Sardegna, Swim the Island ha inaugurato la stagione 2025 dell’ormai storico e super collaudato circuito di nuoto in acque libere. Tra immagini spettacolari, video emozionanti e testimonianze di amore e passione per questo sport, sembra proprio che anche quest’anno sia iniziato con il piede giusto.
Per darci una conferma dal campo, lo abbiamo chiesto a Chiara Beraudo (che ringraziamo), atleta e super appassionata di nuoto e di acque libere, che a San Teodoro c’era e che ci ha aiutato a portarci a casa cinque belle cose da questa esperienza. Pronti?
Inizio
È stato l’inizio, vero e proprio, sia del circuito Swim the Island 2025 che della stagione di nuoto in acqua libere. È stato l’inizio che ci si aspettava, ma forse non ci si abitua mai alle belle cose, per questi ci si stupisce sempre.
L’organizzazione, la gente, la location: tutto ha contribuito a rendere questo inizio piacevole ed emozionante, un insieme di sensazioni che rendono San Teodoro la prima di tre tappe imperdibili. Con un inizio così, la continuazione (Sirmione, 21 e 22 giugno) e la chiusura (Bergeggi, 4 e 5 ottobre) potranno solo confermare e chiudere in bellezza.

Natura
“Ti piace vincere facile?”, recitava una famosa pubblicità di qualche tempo fa. Un adagio che però ci torna utile in questa situazione così spudoratamente bella da tendere quasi alla perfezione.
In ognuna delle nuotate a San Teodoro, la natura ha dato il meglio di sé, mostrando un’acqua cristallina, un paesaggio incontaminato e puro, un clima piacevole ed accogliente. Nuotare vedendo una razza sul fondo del mare? Per chi ha fatto la Sunset ora è un bellissimo ricordo.
Passione
Un aggettivo che è forse inflazionato, ma che parla alla perfezione del sentimento che accomuna organizzatori e atleti di questo circuito così fortunato e amato.
La passione per il nuoto, per il mare, per il contatto diretto con l’acqua in posti così diversi tra loro ma così uniti da un filo rosso di emozioni sportive e personali che diventano reali momento in cui ci si immerge in acqua. A San Teodoro si è visto tutto questo e forse anche qualcosa di più.
Family
Per fare grandi cose sono necessari grandi compagni di viaggio. Se poi quei compagni di viaggio diventano prima facce conosciute, poi amici e infine famiglia, allora sappiamo di essere sulla strada giusta.
Anche a distanza di un anno, la gente di Swim the Island si riconosce, si saluta, si abbraccia. A volte basta uno sguardo da lontano, un sorriso prima di infilare gli occhialini, una pacca sulla spalla per salutarsi. Non importa che provenga dal volto amorevole di tuo marito o dal viso simpatico del signore che allestisce la spiaggia con amore: tutto fa famiglia.

Inclusione
Se non è stata la parola dell’anno, inclusione è certamente un manifesto della volontà dei nostri tempi (finalmente, aggiungerei).
Eventi come Swim the Island, aperti a tutti, dai pro fino agli amatori, servono ad ognuno di noi per stabilire un contatto con se stessi, migliorarsi e sfidarsi, e per connettersi con gli altri, dai più allenati ai meno fortunati. Chi è stato a San Teodoro e leggerà queste parole lo sa benissimo: inclusione è la parola di questa prima tappa del 2025 di Swim the Island.
Foto: Chiara Beraudo