Scrivere di una gara di nuoto di fondo senza aver visto nulla, se non qualche foto volante diventa davvero difficile. Ci si basa sui risultati finali, e non è mai abbastanza, perché si perdono tutti quei dettagli che fanno del nuoto di fondo una lotta di determinazione per arrivare fino alla fine cercando di toccare prima degli altri.
Ieri sono iniziati i Campionati italiani di nuoto di fondo sul lago di Bracciano, validi come trials per i Mondiali di Budapest di luglio, in cui il nuoto in acque libere verrà disputato sul Lago Balaton.
Avrei dovuto esserci anch’io a Bracciano. Ormai con il nuoto di fondo è amore consolidato e non c’è come sentire il suono d’inizio di una gara di fondo, vedere braccia mulinanti e testoline emergere all’orizzonte per respirare un po’ di libertà e pazzia.
Purtroppo ciò che ho fatto ieri, per poter informarmi su quanto avveniva nel lago di Bracciano e poter scrivere questo articolo, era quello di scrutare ogni 5 minuti il cellulare per vedere se ricevevo aggiornamenti via whatsapp da qualche amico o genitore, oppure continuare ad aggiornare la pagina web del sito di Federnuoto.
Ringrazio infinitamente chi mi ha mandato il video dell’inizio della gara degli uomini, una 5 km con 60 partenti per meno di un’ora di nuoto continuo. Alla fine chi l’ha spuntata, con il tempo di 54’14″5, è il mio caro amico Mario Sanzullo, per cui non potrei essere più felice. Il napoletano, 24 enne, atleta delle Fiamme Oro Napoli e del Circolo Canottieri, allievo di Emanuele Sacchi, ha toccato davanti al compagno di squadra Andrea Manzi (54’16″1), sempre in crescita, e al veneto Matteo Furlan della Marina Militare, che rimane una costante conferma (54’18″8).
Ho lavorato molto quest’anno e i frutti si iniziano a vedere; la prima delle tre gare è andata, venerdì la 10 km e domenica la 25 km, poi testa bassa e si continua la preparazione per Budapest
commenta Sanzullo.
Nel pomeriggio erano protagoniste le donne con la 10 km.
Mancando l’argento olimpico Rachele Bruni e anche Arianna Bridi, impegnate in un collegiale di altura a Merano, la gara, con una quarantina di partenti, era sicuramente aperta a più esiti. Fa davvero piacere vedere sul gradino del podio un’altra cara amica, Giulia Gabbrielleschi, al suo primo titolo tricolore con il tempo di 2h03’54″4. Alle sue spalle una ritrovata Martina Grimaldi e Alice Franco.
Felicissima la toscana, di Pistoia, che via messaggio, dopo due ore di gara riesce anche a scherzare:
gli ultimi metri, quando proprio non ce la facevo più ho pensato che se avessi mollato, avrei dovuto fare i conti con i calci nel sedere che mi avrebbe dato Massi (Massimiliano Lombardi, il suo coach, a casa in convalescenza, NdR). A lui ma anche a mia mamma e a mio fratello, che sono sempre presenti, dedico questo risultato.
Il cittì Massimo Giuliani guarda a Budapest con ottimismo:
La selezione della squadra per le gare iridate sul Lago Balaton la faremo solo al termine della manifestazione. Si guarderanno tutte le gare (5, 10, 25 km, NdR) nel loro complesso, per come sono state gestite. Vogliamo portare una squadra molto motivata, forte, giovane ma solida, senza però eccedere nei numeri.
Per quanto riguarda i protagonisti delle gare di ieri, Giuliani ha idee chiare.
Mario Sanzullo si vede che sta lavorando bene, ha fatto un bel salto di qualità. Lo vedo serio e motivato, e stiamo proprio aspettando il momento in cui si affermi a livello internazionale. Andrea Manzi è un “prodotto” della nazionale giovanile, è sempre in costante crescita, ed è davvero un valido atleta. Matteo Furlan è una conferma che ha ancora tanto da dare.
Tra le donne sono molto contento per la Gabbrielleschi. Ci piace molto sia tatticamente per come gestisce la gara sia tecnicamente per come imposta la bracciata. Ha un carattere molto determinato, caparbio, è umile ma non si pone limiti. È giovane, e pensiamo che avrà molto da farci vedere così come Barbara Pozzobon (arrivata 4°, NdR) che sta proponendo un’evoluzione impressionante.
Mancavano volti noti come la vice campionessa olimpica Rachele Bruni e Arianna Bridi, eppure non sono mancati i risultati delle veterane che ancora non si sentono sazie di conferme.
Ottime le prestazioni di Alice Franco e Martina Grimaldi – spiega Giuliani – La prima ha imposto il ritmo per buona parte della gara e ciò mi da un buon segnale per la 25 km. Martina è stata vera protagonista nella parte centrale di questa cinque chilometri. E’ un ritorno in grande stile.
L’appuntamento con gli Italiani di fondo di Bracciano è per venerdì con la 10 km maschile e la 5 km femminile.
(Foto: newsgo.it)