Si sono conclusi i Campionati Europei per il nuoto in acque libere a Belgrado, azzurri protagonisti con la vittoria nel medagliere – 3 ori, 4 argenti e 2 bronzi – e della classifica per Nazioni con 214 punti davanti a Germania e Ungheria (161 e 159 punti).
Il bilancio del coordinatore tecnico Stefano Rubaudo (da Federnuoto):
Bilancio molto positivo. I risultati sono arrivati in quasi tutte le gare. Abbiamo conquistato medaglie importanti, ricevuto conferme e risposte soddisfacenti. Siamo venuti qui con una Nazionale che ha mescolato giovani e grandi e che nasce, oltre che dal lavoro del centro federale, dalla collaborazione della Federazione con gli altri tecnici e le altre società.
Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Vincenzo Caso vengono da altre realtà e hanno fatto grandissime prestazioni. Ci sono stati momenti indicativi molto importanti: la 10 chilometri di Gregorio Paltrinieri è la conferma di un grande campione; le prove di Caso e Filadelli, 18 e 20 anni, che sono due neofiti in gare internazionali di quel livello, che sono riusciti a rimanere aggrappati e nuotare a quei ritmi con Betlehem e Rasovszky, i francesi, tutti atleti qualificati per le Olimpiadi, sono anche prove di coraggio perché si parte forte ma non sa mai cosa può succedere dopo tre chilometri. Sempre lucidi, sempre in gara, e ciò vuol dire che l’attitudine al fondo è ottima.
Dario Verani ha dimostrato che tecnicamente oggi è difficile trovare un nuotatore al mondo che lo possa battere in una gara così lunga, per come l’ha costruita negli anni e per come la sa interpretare. Così come Matteo Furlan che ha oltre trent’anni e comunque è un altro grande interprete della 25 chilometri ed anche lui fa parte dei progetti della Federazione e della sinergia con le società che mettono i loro atleti nelle migliori condizioni per allenarsi. Poi c’è Barbara Pozzobon che è cresciuta molto, fino a diventare tra le più forti al mondo: all’inizio era in grandi di fare bene la 25 ma aveva qualche difficoltà a fare le altre gare e oggi prende una medaglia nella 10 davanti a molte nuotatrici qualificate per i Giochi Olimpici e vince la 25 restando attaccata ai maschi. Si tratta di un mega lavoro.
Una Nazionale che ci lascia ben sperare per il futuro. Questo europeo è stato un banco di prova per tutta la squadra. Stiamo andando nella giusta direzione si per gli obiettivi a breve termine che per quelli a lungo termine.
Nella giornata inaugurale, la 10 km Olimpica porta in dote subito tre medaglie, una per metallo: Gregorio Paltrinieri torna sul trono d’Europa con una gara tatticamente perfetta, mentre al femminile Barbara Pozzobon è argento per un soffio dalle tedesca Beck, bronzo per Giulia Gabbrielleschi.
La 5 km del secondo giorno registra un argento per Ginevra Taddeucci sempre alle spalle di Leonie Beck e il bronzo di Marcello Guidi, mentre nell’ultima gara individuale della 25 km è dominio azzurro con la vittoria di Dario Verani e Barbara Pozzobon, a cui si aggiunge l’argento di Matteo Furlan.
Si chiude la rassegna con la prova di squadra della 4×1500 m: Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Andrea Filadelli e Marcello Guidi chiudono alle spalle dell’Ungheria e precedono la Francia.
10 km maschi
🥈 Marc-Antoine Olivier FRA +21.4
🥉 David Betlehem HUN +21.6
5 Dario Verani ITA +22.0
10 km femmine
🥈 Barbara Pozzobon ITA +0.1
🥉 Giulia Gabbrielleschi ITA +3.7
5 km maschi
🥈 Marc-Antoine Olivier FRA +0.4
🥉 Marcello Guidi ITA +2.5
9 Vincenzo Caso ITA +17.0
5 km femmine
🥈 Ginevra Taddeucci ITA +1.2
🥉 Bettina Fabian HUN +3.4
25 km maschi
🥈 Matteo Furlan ITA +5.7
🥉 Axel Reymond FRA +9.6
25 km femmine
🥈 Lea Boy GER +3:01.9
🥉 Candela Sanchez Lora SPA +3:37.5
4×1500 m mista
🥈 Italia +20.9
Gabbrielleschi, Taddeucci, Filadelli, Guidi
🥉 Francia +44.0