Il Re, il Greg-ario e il Duca biondo
Se con la prima giornata di campionati assoluti si pensava a qualche effetto speciale, bene l’unico effetto speciale in queste pagine sono io: l’intruso. Prima giornata di assoluti che solo il Re di Riccione ha illuminato. Perché? Lo vediamo dopo. Occorrerebbe molto spazio per i miss-it, ma non è il caso.
Partirei dal più evidente problema dei campionati. È stata lanciata in coda ai commenti della prima giornata dal duo MecaSacchi, unico tema che ho avuto modo di sentire ma che prevedendo come sarebbe andata lo stavo rimuginando dalla sessione di qualifiche come incipit di questo report: che cosa c’è di più terribile dell’aspettativa?
Mantenerla al minimo “e non rimarrai mai deluso!” è un mantra difficile da trasmettere. Cosa volevo o potevo aspettarmi da questi assoluti: è troppo presto per dirlo, ma certamente niente di speciale.
Pensavo che nostre certezze olimpiche (nel senso qualificato del termine), Pellegrini e Paltrinieri, sarebbero potute andare a caccia di sensazioni per rispondere ai vari campanelli che sono risuonati oltralpe, oltreoceano e anche oltre, è proprio l’oltre che sarebbe da esplorare.
Se sul nostro forum si erano lanciati in previsioni sul tempo finale di Greg, io avrei una diversa interpretazione. Chi la legge come prova per un cambio di strategia, lui dice che l’ha nuotata male. Non si sa. Di certo Greg è uomo da grandi appuntamenti, non da sfide inutili, ma volente o nolente oggi lui ha fatto il Greg-ario. Da nuotatore ciclistico ha fatto quel che gli riesce meglio: ritmo per un totale di 14’42.93, Gabriele Detti ha fatto quel che riesce meglio, adattarsi sul ritmo. Ok strappo iniziale, la crisi, bla bla bla, ma il 14’46.48 di Detti è molto significativo anche e soprattutto nell’economia quotidiana del duo.
Partiti dall’imperatore del mezzofondo, passiamo al Re. Simone Sabbioni ha scaldato l’atmosfera delle finali sparando subito il nuovo record italiano che con 53.34 lucida di altri 3 centesimi quanto già gli apparteneva e mette il biglietto per Rio in tasca. Al momento sembra l’unico con la mentalità giusta. Serenità, convinzione, calma, testa vuota… non lo sappiamo ma “basta che funzioni” e lui lo fa. Io sono fan: Americano, voto 10, dispersi gli altri.
Per quanto riguarda il discorso junior dopo una qualifica da 55.79 che metteva Bietti (CC Aniene) in pole position per l’azzurro si è adagiato e Lorenzo Mora (GS VvFf MO), anche se ritengo paghi più di altri la vasca lunga, vince la finale B con la miglior prestazione junior in 55.75. Anche Glessi con 55.90 va sotto al tempo limite previsto ma (forse) sarà più utile altrove.
Il dorso femminile “delle grandi” non va, vince senza entusiasmare la contessina Zofkova con un 1’00.91 che non serve neanche per Londra. Nel reparto junior unica a entrare nella finale A Sara Franceschi che migliora quanto stabilito ma pela il t.l. di 1’02.30, ma è Tania Quaglieri (Sea Sub Mo) che vince la finale B stabilendo con 1’01.99 il nuovo record italiano di categoria.
Buone sensazioni per Andrea Toniato che però liscia di un pelo Londra. Promette bene se riuscirà a confermarsi nei 100. Male Scozzoli, tutti gli altri sono già a rischio Martinenghi. Il lungo Nicolò da 28.04 e 28.09 in finale non sbaglia. Occhio che arriva!
Alice Mizzau paga il discorso che abbiamo fatto all’inizio. Il 4’07.26 mostra la corda a pressione ed aspettative. Centra l’europeo, dove stimolata da avversarie più incisive potrà giocare meglio le sue carte, ma sul territorio nazionale è troppo sola e senza l’autorità mentale per fare certe cose da sola.
La finale B porta in testa alla lista una sempre più stupefacente Giorgia Romei (A.Doria). Il 4’11.57 della solidissima junior genovese, che vale anche il 5° tempo di giornata, vale molto di più nella categoria.
Transitando nei 1500 sl in cui non abbiamo preso in considerazione gli junior candidati alla maglia azzurra, possiamo affermare con sicurezza, che il livello espresso per un decennio è finito da quando sono usciti i fantastici Cip e Ciop dalla categoria.
Stesso discorso che potrebbe essere finalizzato su Londra i 200 farfalla dove Pirozzi 2’08.98 e Polieri 2’09.16 fanno il minimo sindacale che ricalca quanto già nuotato a Milano. Ilaria Cusinato è terza in 2’10.98. Cadetta1 quindi idonea per gli euro junior che ricordiamo sono variati sia al femminile (R2-J1-J2-C1) che maschile (R1-R2-J1-J2).
Luca Dotto centra Rio con 48.40. Anche se con quel tempo nella prova regina dei 100 stile libero non si entrerà neanche in finale (prendete nota). Conferma il 48.34 del mattino mostrando continuità ma non impressiona. Il distacco affibbiato a Leonardi (bentornato) e Magnini non vuol dire nulla. Premio Alessandro Miressi, autore di 50.00 junior da finale A. Anche in previsione staffetta veloce non vedo futuro. Marco Orsi mi manca già troppo.
Chiudo piangendo le staffette veloci femminile. Se la Ferraioli lanciata fa 54.10 e si lascia sfuggire il titolo a 10 metri alla piastra, la Pellegrini con 53.30 lancia la Panziera al tricolore e la Di Pietro fa 54.34 e Aglaia Pezzato al lancio 55.04 possiamo dire che ci sono ampi margini di miglioramento. Prevedo effetti speciali della Divina sulla doppia distanza.
Photo credit Fabio Cetti
Podi Maschi Day 1
100 dorso
1. Simone Sabbioni (Esercito/Swim Pro SS9) 53”34 RI / RIC
2. Christopher Ciccarese (Fiamme Oro Roma/CC Aniene) 54”36
3. Michele Malerba (Larus Nuoto) 54”85
50 rana
1. Andrea Toniato (Fiamme Gialle/Team Veneto) 27”53
2. Fabio Scozzoli (Esercito/Imolanuoto) 27”80
3. Lorenzo Antonelli (Larus Nuoto) 27”83
1500 stile libero
1. Gregorio Paltrinieri (Fiamme Oro Roma/Coopernuoto) 14’42”91
2. Gabriele Detti (Esercito/SMGM Team Nuoto Lombardia) 14’46”48
3. Domenico Acerenza (Larus Nuoto) 15’08”55
100 stile libero
1. Luca Dotto (Forestale/Larus Nuoto) 48”40
2. Luca Leonardi (Fiamme Oro Roma/Azzurra 91) 49”04
3. Filippo Magnini (CC Aniene) 49”31
Podi Femmine Day 1
100 dorso
1. Carlotta Zofkova (Forestale/Imolanuoto) 1’00”91
2. Elena Gemo (Forestale/CC Aniene) 1’01”05
3. Margherita Panziera (CC Aniene) 1’01”12
400 stile libero
1. Alice Mizzau (Fiamme Gialle/Team Veneto) 4’07”26
2. Diletta Carli (Fiamme Oro Roma/Tirrenica Nuoto) 4’08”10
3. Martina De Memme (Esercito/Nuoto Livorno) 4’09”86
200 farfalla
1. Stefania Pirozzi (Fiamme Oro Roma/CC Napoli) 2’08”98
2. Alessia Polieri (Fiamme Gialle/Imolanuoto) 2’09”16
3. Ilaria Cusinato (Team Veneto) 2’10”98
4×100 stile libero
1. CC Aniene 3’41”59
M. Durante 56”62, R. Ceracchi 55”91, F. Pellegrini 53”30, M. Panziera 55”76
2. CS Esercito 3’41”73
3. GS Forestale 3’44”84